L'Universo e le Distanze Astronomiche



Capitoli
  1. Il Tutto dal Nulla
  1. La Formazione delle Galassie
  1. La nostra posizione nella Galassia
  1. Il Sistema Solare
  1. Le distanze dell'Universo
  1. Il Futuro dell'Universo

Appendici
  1. Filosofia e Religione
  2. La Vita delle Stelle
  3. La Magnitudine
  4. Le Comete
  5. Le Distanze Astronomiche
I. Il Tutto dal Nulla Clicca l'immagine per ingrandire
Tutto ciò che ora è possibile osservare e misurare proviene dal nulla, ed è nato grazie al Big Bang, un’esplosione nell’embrione dell’Universo primordiale, estremamente caldo e denso.
Ma cosa c’era prima del Big Bang?
Gli astronomi ancora non sono riusciti a capire cosa possa averla generata, non è una normale esplosione, non c’era un tempo né lo spazio che sono stati creati dall’esplosione stessa.
In un tempo estremamente piccolo, si parla di frazioni di secondo, l’Universo raggiunse le dimensioni di un pompelmo con una velocità elevatissima detta inflazione e al suo interno si cominciarono a formare i primi quark e antiquark,e la temperatura era ancora più elevata di quella del sole e solo dopo un’ulteriore espansione la temperatura iniziò ad abbassarsi e fu proprio questo “raffreddamento” a permettere i processi chimici e di radiazione che hanno coinvolto le particelle elementari formatesi.
Solo all’età di un decimillesimo di secondo dai quark iniziarono a nascere protoni e neutroni e dai loro legami, gli atomi.
In questo cosiddetto BRODO primordiale anche altre particelle, gli elettroni, si scontravano con le loro antiparticelle, i positroni. Poiché lo spazio era ristretto, questi urti erano frequenti e le particelle si distruggevano a vicenda (annichilazione) e lasciavano dietro di sé energia e altre particelle elementari, i neutrini.
È spontaneo chiedersi a questo punto come possa essere nato l’Universo se le particelle pian piano si annientavano a vicenda; gli astronomi sostengono che la materia debba essere stata presente in quantità sensibilmente maggiore rispetto all’antimateria, in modo da permettere la formazione delle strutture stellari che vediamo oggi.
Quando all’interno dell’Universo si raggiunse la “bassa” temperatura di 3300°C, iniziò la formazione dei primi atomi di Idrogeno ed Elio con gli elettroni che si legano ai nuclei.
Successivamente alla formazione degli atomi, ci fu quindi il diradamento della nebbia cosmica che permise all’Universo di essere trasparente e in miliardi di anni gli atomi si sono addensati per la forza di gravità e ora, dopo circa 15 miliardi di anni (questa è la stima dell’età dell’Universo), tutto ciò che vediamo sono tante galassie raggruppate in ammassi e superammassi.

Gli effetti del Big Bang si vedono tuttora nell’espansione dell’Universo e quindi nell’allontanamento delle galassie.
Una prova che il Big Bang sia effettivamente avvenuto sta nella cosiddetta Radiazione Cosmica di Fondo scoperta nella seconda metà del XX secolo da parte di A. Penzias e R. Wilson e non è altro che l’eco del Big Bang che è giunta fino a noi nonostante sia molto più debole a causa della temperatura, scesa addirittura a –270°.
Il Big Bang

Il Big Bang