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Astronomia

Strumenti

La Meridiana
à tous les temps à tous les peuples

Scuola Media Statale "E.Fermi" - Bussoleno
(TO)
[fermibus@tin.it]

Anno Scolastico 2002/2003
Dirigente scolastico Susanna Tittonel


PROGETTO OROLOGIO SOLARE DEDICATO AL
METRO E ALLA SUA STORIA

Motivazione
L'orologio solare, più noto come meridiana, è uno strumento di facile costruzione, gradevole come "arredo" urbano, utile per la didattica. L'idea è nata durante le lezioni di Scienze nelle classi terze. I ragazzi "vedono" le unità di misura come entità naturali e raramente ne conoscono l'origine storica. Per questo motivo abbiamo pensato di "dedicare" la meridiana al "METRO" e agli scienziati che per primi lo hanno definito. Si tratta di un tentativo di avvicinare i giovani allo studio della Storia della Scienza, come caldamente raccomandato dal Ministero dell'Istruzione.
Pertanto i principali personaggi raffigurati sono:
Delambre e Méchain che, negli anni della repubblica francese- dalla decapitazione del re all'avvento di Napoleone-, hanno misurato con estrema cura l'arco di Meridiano da Barcellona a Dunkerque, passante per l'osservatorio astronomico di Parigi, stabilendo così la lunghezza del "METRO": un decimilionesimo di arco di meridiano terrestre, dall'equatore al polo (1791). La definizione di metro moderna è legata ai fenomeni atomici (1960) e alla velocità della luce nel vuoto (1983), ma è evidente l'importanza di invitare i giovani a capire e seguire l'evoluzione della scienza accanto agli avvenimenti storici. Per questo abbiamo scelto una frase di Condorcet, uomo di scienza della Rivoluzione francese (accanto a Borda, Laplace, Lagrange, Lavoisier, Monge), che sintetizza l'importanza morale della dedizione al lavoro, anche in condizioni così difficili come durante una Rivoluzione che ha cambiato in modo radicale l'organizzazione della società umana: "per tutti i tempi, per tutti gli uomini"-riferendosi alla ricerca di una misura universale.
La forma ottagonale della meridiana orizzontale consente di rappresentare 8 volti di personaggi della Scienza e dell'Umanità di particolare importanza.
Infatti oltre a Méchain e Delambre, uomini di elevata moralità e dedizione al lavoro, sono raffigurati coloro che hanno "cambiato il mondo".
Cominciando da due italiani:
Galileo Galilei e Giordano Bruno con a fronte due altri pilastri dell'Umanità: Archimede al quale Galileo fa riferimento per esporre il metodo scientifico sperimentale e Pitagora "maestro" di Bruno. Il collegamento tra la Scienza e la filosofia dell'antica Grecia e del nostro Rinascimento è particolarmente evidente.
Sul lato rivolto a Sud compare invece
J.J. Rousseau, filosofo illuminista, grande pedagogo e "padre" della Rivoluzione francese, che rappresenta il mondo nuovo che ha poi permesso lo sviluppo delle Scienze nei secoli successivi. Collegato a Rousseau troviamo sul lato Nord Noam Chomsky (alla sua sinistra Des Cartes, alla destra Kant), scienziato del M.I.T. di Boston, che ha rivoluzionato nel '900 l'approccio alla scienza del linguaggio- con la consapevolezza delle acquisizioni della genetica moderna, del metodo cartesiano, dell'eredità dell'innatismo platonico e dell'apriorismo kantiano- tanto da essere alla base dello sviluppo del linguaggio informatico. Chomsky riprende le idee di Rousseau esprimendole in modo originale e per questo lo possiamo considerare "padre" di un mondo futuro, forse quello dei nostri ragazzi.
Sotto le linee orarie appaiono i tre soli di G. Bruno ad indicare infiniti mondi. A sinistra di Rousseau è rappresentato Newton, fondatore della fisica classica, mentre alla destra troviamo alcuni fondatori della nuova fisica delle particelle legati alla scoperta della radioattività: Bohr,
Curie, Einstein e il nostro Fermi.
Il messaggio è sintetico e immediato: moralità, dedizione al lavoro, ricerca della verità, comprensione della Storia e stretto legame con la storia della Scienza e, perché no, i valori universali della Rivoluzione francese, al di là delle crudeltà della guerra, "liberté, fraternité, egalité".

Realizzazione

La meridiana è realizzata su una lastra di pietra di Luserna, fornita dalla Ditta del signor Romano di Bussoleno, tagliata a forma di ottagono regolare di 50 cm di lato (distanza lati opposti: 120cm). I volti sono stati riprodotti con tratto sottile senza ombreggiature, con vernice nera resistente alle intemperie. La frase "per tutti i tempi, per tutti gli uomini" è riprodotta sopra le linee orarie in francese: "à tous les temps, à tous les peuples". Lo stilo è di 35,5cm di lunghezza in metallo. Sono indicati i valori delle coordinate geografiche: Longitudine e Latitudine e anche le coordinate piane UTM e Gauss-Boaga. Il basamento è in blocchetti di cemento. Successivamente saranno affiancate alla Meridiana tre linee dipinte sul piano campagna, della lunghezza del campione del Metro, del campione di Tesa (1,949m) unità di misura con la quale i due astronomi hanno lavorato, e del campione di Stadio egiziano (la centesima parte: 1,575m) per ricordare Eratostene, il primo geodeta della Storia.
I lati Ovest ed Est sono lievemente più lunghi per avere l'angolo delle due diagonali di 47° (invece di 45°)- il doppio del valore dell'inclinazione dell'asse terrestre sull'eclittica e uguale all'ampiezza del cono della precessione degli equinozi. Questa scelta vuole ricordare e celebrare Castel del Monte, costruito da Federico II di Svevia nella prima metà del XIII secolo. Fortificazione destinata a essere un "Tempio" astronomico piuttosto che una fortezza militare, dichiarato patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO con questa motivazione: "Castel del Monte possiede un valore universale eccezionale per la perfezione delle sue forme, l'armonia e la fusione di elementi culturali venuti dal nord dell'Europa, dal mondo musulmano e dall'antichità classica. È un capolavoro unico dell'architettura medioevale, che riflette l'umanesimo del suo fondatore Federico II di Svevia".
Boris Bellone


 

Coordinamento: Pasqua Gandolfi
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