Motivazione
L'orologio solare, più noto come meridiana, è
uno strumento di facile costruzione, gradevole come "arredo"
urbano, utile per la didattica. L'idea è nata durante
le lezioni di Scienze nelle classi terze. I ragazzi "vedono"
le unità di misura come entità naturali
e raramente ne conoscono l'origine storica. Per questo
motivo abbiamo pensato di "dedicare" la meridiana
al "METRO"
e agli scienziati che per primi lo hanno definito. Si
tratta di un tentativo di avvicinare i giovani allo studio
della Storia della Scienza, come caldamente raccomandato
dal Ministero dell'Istruzione.
Pertanto i principali personaggi raffigurati sono:
Delambre e Méchain che, negli anni della repubblica
francese- dalla decapitazione del re all'avvento di Napoleone-,
hanno misurato con estrema cura l'arco di Meridiano da
Barcellona a Dunkerque, passante per l'osservatorio astronomico
di Parigi, stabilendo così la lunghezza del "METRO":
un decimilionesimo di arco di meridiano terrestre, dall'equatore
al polo (1791). La definizione di metro moderna è
legata ai fenomeni atomici (1960) e alla velocità
della luce nel vuoto (1983), ma è evidente l'importanza
di invitare i giovani a capire e seguire l'evoluzione
della scienza accanto agli avvenimenti storici. Per questo
abbiamo scelto una frase di Condorcet, uomo di
scienza della Rivoluzione francese (accanto a Borda, Laplace,
Lagrange, Lavoisier, Monge), che sintetizza l'importanza
morale della dedizione al lavoro, anche in condizioni
così difficili come durante una Rivoluzione che
ha cambiato in modo radicale l'organizzazione della società
umana: "per tutti i tempi, per tutti gli uomini"-riferendosi
alla ricerca di una misura universale.
La forma ottagonale della meridiana orizzontale consente
di rappresentare 8 volti di personaggi della Scienza e
dell'Umanità di particolare importanza.
Infatti oltre a Méchain e Delambre, uomini di elevata
moralità e dedizione al lavoro, sono raffigurati
coloro che hanno "cambiato il mondo".
Cominciando da due italiani:
Galileo Galilei
e Giordano
Bruno
con a fronte due altri pilastri dell'Umanità: Archimede
al quale Galileo fa riferimento per esporre il metodo
scientifico sperimentale e Pitagora "maestro"
di Bruno. Il collegamento tra la Scienza e la filosofia
dell'antica Grecia e del nostro Rinascimento è
particolarmente evidente.
Sul lato rivolto a Sud compare invece J.J.
Rousseau,
filosofo illuminista, grande pedagogo e "padre"
della Rivoluzione francese, che rappresenta il mondo nuovo
che ha poi permesso lo sviluppo delle Scienze nei secoli
successivi. Collegato a Rousseau troviamo sul lato Nord
Noam
Chomsky
(alla sua sinistra Des Cartes, alla destra Kant),
scienziato del M.I.T. di Boston, che ha rivoluzionato
nel '900 l'approccio alla scienza del linguaggio- con
la consapevolezza delle acquisizioni della genetica moderna,
del metodo cartesiano, dell'eredità dell'innatismo
platonico e dell'apriorismo kantiano- tanto da essere
alla base dello sviluppo del linguaggio informatico. Chomsky
riprende le idee di Rousseau esprimendole in modo originale
e per questo lo possiamo considerare "padre"
di un mondo futuro, forse quello dei nostri ragazzi.
Sotto le linee orarie appaiono i tre soli di G.
Bruno ad indicare infiniti mondi. A sinistra di Rousseau
è rappresentato Newton, fondatore della
fisica classica, mentre alla destra troviamo alcuni fondatori
della nuova fisica delle particelle legati alla scoperta
della radioattività: Bohr,
Curie,
Einstein e il nostro
Fermi.
Il messaggio è sintetico e immediato: moralità,
dedizione al lavoro, ricerca della verità, comprensione
della Storia e stretto legame con la storia della Scienza
e, perché no, i valori universali della Rivoluzione
francese, al di là delle crudeltà della
guerra, "liberté, fraternité, egalité".
Realizzazione
La
meridiana è realizzata su una lastra di pietra
di Luserna, fornita dalla Ditta del signor Romano di Bussoleno,
tagliata a forma di ottagono regolare di 50 cm di lato
(distanza lati opposti: 120cm). I volti sono stati riprodotti
con tratto sottile senza ombreggiature, con vernice nera
resistente alle intemperie. La frase "per tutti i
tempi, per tutti gli uomini" è riprodotta
sopra le linee orarie in francese: "à tous
les temps, à tous les peuples". Lo stilo è
di 35,5cm di lunghezza in metallo. Sono indicati i valori
delle coordinate geografiche: Longitudine e Latitudine
e anche le coordinate piane UTM e Gauss-Boaga. Il basamento
è in blocchetti di cemento. Successivamente saranno
affiancate alla Meridiana tre linee dipinte sul piano
campagna, della lunghezza del campione del Metro, del
campione di Tesa (1,949m) unità di misura con la
quale i due astronomi hanno lavorato, e del campione di
Stadio egiziano (la centesima parte: 1,575m) per ricordare
Eratostene, il primo geodeta della Storia.
I lati Ovest ed Est sono lievemente più lunghi
per avere l'angolo delle due diagonali di 47° (invece
di 45°)- il doppio del valore dell'inclinazione dell'asse
terrestre sull'eclittica e uguale all'ampiezza del cono
della precessione degli equinozi. Questa scelta vuole
ricordare e celebrare Castel del Monte, costruito
da Federico II di Svevia nella prima metà del XIII
secolo. Fortificazione destinata a essere un "Tempio"
astronomico piuttosto che una fortezza militare, dichiarato
patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO con questa
motivazione: "Castel del Monte possiede un valore
universale eccezionale per la perfezione delle sue forme,
l'armonia e la fusione di elementi culturali venuti dal
nord dell'Europa, dal mondo musulmano e dall'antichità
classica. È un capolavoro unico dell'architettura
medioevale, che riflette l'umanesimo del suo fondatore
Federico II di Svevia".
Boris Bellone