Pioneer 10
fu lanciato il 2 marzo 1972 da un razzo Atlas/Centaur/TE364-4.
Il lancio vide per la prima volta l'utilizzo di un veicolo
di lancio a tre stadi.
Il terzo stadio era necessario per lanciare Pioneer 10
alla velocità di 51810 km/h richiesta per il volo
verso Giove. Questa velocità ne fece l'oggetto
più veloce costruito dall'uomo a lasciare la Terra,
sufficiente per raggiungere la Luna in 11 ore e incrociare
l'orbita di Marte, alla distanza di circa 80 milioni di
km di distanza, soltanto 12 settimane dopo.
Pioneer 10 in costruzione
Il 15 luglio 1972, Pioneer 10 è entrato nella Cintura
degli Asteroidi. Gli oggetti della cintura si spostano
a grande velocità e la loro grandezza varia dal
granello di polvere alla roccia grande come l'Alaska.
Dopo aver attraversato senza inconvenienti la Cintura
degli asteroidi, Pioneer 10 si è diretto verso
Giove.
L'accelerazione
dovuta alla massa di Giove ha aumentato la sua velocità
fino a oltre 11 km al secondo. Ha sorvolato le nubi gioviane
il 3 dicembre del 1973.
Durante il passaggio vicino a Giove Pioneer 10 ha ottenuto
le prime immagini ravvicinate del pianeta , ha scoperto
la presenza di intense fasce di radiazioni, localizzato
il suo campo magnetico e scoperto che Giove è stato
un pianeta liquido. Dopo il suo incontro con Giove, Pioneer
10 ha esplorato le regioni esterne del Sistema solare,
studiando le particelle energetiche provenienti dal Sole
(il vento solare) e i raggi cosmici che raggiungono il
ramo della Via Lattea dove ci troviamo.
E'
il primo oggetto creato dall'uomo a lasciare il Sistema
Solare il 13 giugno 1983, quando ha oltrepassto l'orbita
di Nettuno (che era il pianeta più distante dal
Sole in quel momento, a causa dell'eccentricità
dell'orbita di Plutone).
Il
31 marzo 1997, quando formalmente la missione era finita,
Pioneer 10 era a 10 miliardi di km dalla Terra. A questa
distanza, un segnale radio che viaggiasse alla velocità
della luce impiegherebbe 9 ore e 43 minuti per raggiungerci.
Originariamente
progettata per una missione di 21 mesi, la sonda è
risultata attiva per più di 30 anni.
Non verranno fatti ulteriori sforzi per cercare di localizzare
la sonda, perché si ritiene che la sua fonte di energia
sia danneggiata. "Dopo 32 anni di servizio - ha commentato
il responsabile della missione, Larry Lasher, nel centro
Nasa di Amer Research - è stata una performance più
che onorevole per uno strumento inizialmente progettato
per durare appena 21 mesi".
Il
Pioneer 10 sta seguendo la direzione verso la stella Aldebaran,
nella costellazione del Toro. Impiegherà più
di 2 milioni di anni per raggiungerla.
Pioneer
10 (e anche Pioneer 11) portavano un messaggio grafico inciso
su una placca in oro anodizzato di cm 15 X 23, incastrata
(come si vede nella foto) nella struttura delle sonde, ideata
dallo scienziato Carl Sagan.
Un
messaggio per chi?
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