Le
costellazioni non sono sempre esistite così come
noi le conosciamo oggi. Alcune soltanto ci sono pervenute
nelle loro forme originali. Il termine latino "constellatio"
(raggruppamento di stelle) nasce solo nel 1265, mentre fino
a quel momento veniva semplicemente usato il nome di "astra"
o "sidera" (=stelle).
Oggi il reperimento degli astri e dei vari oggetti celesti
si fa comodamente con sistemi di coordinate o, meglio ancora,
con dei moderni computer, per cui il riconoscimento delle
costellazioni può talvolta sembrare quasi superfluo
agli astronomi stessi. Tuttavia risulta se non altro interessante
per un primo approccio al cielo e per familiarizzare con
quella che può a buon diritto essere considerata
"la parte superiore del nostro habitat".
E' comunque indubbiamente utile, almeno in chiave storica,
ripercorrere le varie tappe che hanno portato al cielo attuale.
Furono probabilmente i Caldei che, 500 anni prima della
nostra era, cominciarono a dividere il cielo in asterismi,
una sorta di "protocostellazioni", che altro non
erano che zone di cielo arbitrariamente tracciate tenendo
conto della loro altezza. Portavano i nomi degli Dei del
cielo, della Terra e delle acque.
La prima carta del cielo conosciuta (200 a. C.) è
il planisfero di Geruvigo che menziona 45 figure chiaramente
ispirate a quelle Caldee. Ipparco, primo grande "catalogatore"
della storia, tra il 162 e il 127 a. C., menziona ben 1080
stelle ancora ripartite sulle stesse 45 costellazioni. Tycho
Brahe, ne aggiungerà una sola nel suo catalogo, edito
nel 1602, un anno dopo la sua morte. L'anno successivo Johann
Bayer pubblica la sua celebre "Uranometria" che
contiene una lista di 1706 stelle ripartite stavolta in
60 costellazioni.
Successivamente Johannes Hewel (detto Hevelius) nel 1690
e Nicholas Louis de La Caille nel 1752 estenderanno pian
piano questo tipo di descrizione a tutto il cielo australe
che era ancora privo di nomenclatura. Le nuove costellazioni
ebbero così dei nomi direttamente ispirati a questa
terre inesplorate: Camaleonte, Pesce Volante, Tucano, Fenice,
Uccello del Paradiso, ecc.; o ancora derivarono i nomi di
strumenti scientifici e di navigazione, così utili
nel periodo delle esplorazioni: Telescopio, Microscopio,
Ottante, Bussola, Compasso
Tutti nomi che sussistono
ancora oggi.
L' Unione Astronomica Internazionale (I.A.U.) nel congresso
di Roma del 1922 decise di metter ordine nel cielo e definì
finalmente i confini delle costellazioni, ufficializzandone
88 e definendone i confini utilizzando archi di meridiani
e paralleli. Per questa opera di ordinamento ci si basò
su due opere molto importanti: "Uranometria Nova"
(di Argelader edita nel 1843) per il cielo boreale, e "Uranometria
Argentina" (di Gould, 1879) per quello australe. Da
questo momento alcune costellazioni cessarono veramente
di esistere, mentre altre "nacquero" dalla fusione
di asterismi preesistenti o, al contrario, da divisioni
di altri.
Qui di seguito facciamo un elenco e un'illustrazione delle
costellazioni "estinte", cioè non più
esistenti.
Le costellazione
sono riportate in ordine cronologico di "nascita".
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Emisfero
boreale
VENDEMMIATORE
(Provindemiator):
costellazione antica la cui traccia è rimasta nella
stella Vindemiatrix (e della
Vergine) e che rappresenterebbe Ampelo, figlio di un satiro
e di una ninfa, amico d'infanzia e primo amore di Dioniso
sui monti Ismari in Tracia.
Mitologia
della costellazione
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Emisfero
boreale
I CAPRETTI (Haedi):
La costellazione dell'Auriga era immaginata dagli antichi
come un guidatore di cocchio con in braccio una capra (la
stella Capella) e due capretti [stelle "Haedi",
z (zeta) ed h
(eta)].
Mitologia della costellazione
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Emisfero
boreale TESTA
DI MEDUSA:
fa parte di Perseo, ma qualche antico la considerava una costellazione
a sè stante a causa della nota variabilità della
stella Algol, detta "Il demone che saluta".
(Immagine da Poeticon astronomicon di Hyginus del 1482).
Una
rappresentazione della Testa di Medusa insieme ad altre
costellazioni perdute in una carta stampata nel 1804, appartenente
all’Atlas Célèste di John Flamsteed
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Emisfero boreale
IL PRESEPIO (Praesepe):
Piccola costellazione nel Cancro così denominata
da Ipparco (I° secolo a.C.): due stelle del Presepio
furono dette "Aselli" (= Asinelli) da Plinio.
Mitologia
della costellazione
Emisfero
boreale
LE PLEIADI E LE IADI:
questi celebri ammassi aperti oggi sono considerati asterismi,
ma anticamente erano vere e proprie costellazioni. Il mito
le racconta come sorelle ( erano chiamate Atlantidi, figlie
di Atlante e di due madri diverse: Pleione ed Etra).
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Delle Pleiadi (qui raffigurate) sono visibili a occhio
nudo 7 stelle che hanno nome: Atlante e Pleione, (i genitori),
Maia, Elettra, Taigéte, Astèrope, Mèrope,
Alcione, Celèno.
LE Iadi, un ammasso molto meno vistoso che ora forma
il muso del Toro, con la stella Aldebaran a fare da occhio,
erano le figlie di Atlante ed Etra: si ricordano Eudora,
Korònide, Faio, Kleéa e Fesùla.
Omero le chiamava "piovose",
perchè in quei lontani tempi
la loro levata e tramonto coincidevano con l'inizio delle
piogge.
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Emisfero
boreale
ANTINOO:
Questa costellazione si trovava a sud dell'Aquila. Per alcuni
incarnava il pastore Ganimede rapito da Zeus trasformato in
aquila per condurlo sull'Olimpo. Per altri rappresentava Antinoo,
giovane schiavo greco divenuto il favorito dell'imperatore
Adriano che la introdusse nel 130 d.C.Tycho Brahe la elencò
come costellazione indipendente nel 1603, ma era già
stata rappresentata nel 1551 da Gerardus Mercator sul suo
mappamondo celeste. Hevelius lo rappresenterà con un
arco e una freccia, poi sarà definitivamente inglobato
nell'Aquila da J. Bode. Non apparendo nell'opera di Agelander,
non fu mantenuta dall'IAU nella sua lista.
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Emisfero boreale LA
ROSA:
Appare per la prima
volta in un planisfero del 1536.Qui rappresentata in una tavola
pubblicata nel 1540 nell'Astronomicum Caesareum di Petrus
Apianus (1495-1552) : astronomo, cartografo, ideatore di strumenti
e professore di matematica presso l'Università di Ingolstadt.
L' Astronomicum Caesareum anche se ne esistono solo poco più
di cento copie, è in tutte le più importanti
biblioteche del mondo ed è citatissimo. Ha inoltre
influenzato nel '500 moltissimi affreschi che rappresentano
il cielo, ad esempio Teglio e Caprarola.
Una copia è a Milano alla Braidense.
La Rosa, secondo B. Brown, inglese della prima metà
del '900 e storico della cartografia celeste, potrebbe rappresentare
Cor Caroli (i Canes Venatici disegnati nella mappa non coincidono
infatti con le stelle dell'attuale costellazione).
(dal sito www.atlascoelestis.com) |
ARCO E
FRECCE:
Furono aggiunte nel 1690 da Hevelius alla figura di Antinoo.
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Emisfero australe
TRIANGOLO E SCIMITARRA:
li inserisce nel suo emisferoaustrale Petrus Apianus nel
1540: si noti come la Coppa sia disegnata simile ad un secchio,
mentre il Corvo ha i lineamenti di un avvoltoio
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Emisfero boreale:
DELTA O DELTOTON:
fra la Testa di Medusa, la testa dell’Ariete e il posteriore
di Andromeda. Introdotto da Petrus Apianus nel 1540, fu poi
detto Triandolo Boreale.
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Emisfero australe
TRIANGOLO ANTARTICO:
introdotto da Plancius e raffigurato nel 1589: è
rappresentato con il suo vertice meridionale nel Camaleonte
e le altre 2 stelle nella costellazione della Carena.
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Emisfero australe
CORDICELLA DEI PESCI AUSTRALE (Linum austrinus) e
Emisfero boreale
CORDICELLA DEI PESCI BOREALE (Linum Boreum)
Introdotte da Thomas Hood nel 1590. Troviamo le denominazioni
in Hevelius, Blaeu. |
J.
Hevelius, Uranographia, Danzica 1690
Il Bode riunì
in un'unica cordicella le due precedenti:
CORDICELLA DEI PESCI (Linum Piscium) |
Emisfero australe
POLOPHILAX (Guardiano del Polo):
Come Artofilace Guardiano dell'orsa, (Bootes), era una figura
umana posta vicino al Polo Sud. |

Emisfero australe
FENICOTTERO
(Phoenicopterus):
Fu creata da Bayer nel 1603.
Bayer chiamò
la costellazione "Grus", ma in realtà disegnò
un Fenicottero.
Invece Hevelius disegnò una gru.La costellazione
è ancora in uso.
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Emisfero australe
APE:
Si trovava nei pressi della Croce del Sud, in un atlante
di Bayer del 1603. Fu successivamente rinominata da Lacaille
"Mosca australe", divenuta poi semplicemente "Mosca".Aveva
un'omologa nell'emisfero nord, la "Mosca boreale",
inizialmente pure chiamata Ape e poi estinta. |

Emisfero
boreale
IL FASCIO DI
SPIGHE:
introdotto da Bayer nel 1603 all'incirca al posto della
Chioma di Berenice: disegnato in basso a sinistra nella
tavola del Boote.
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Ideate dall'astronomo
tedesco Isaac Habrecht II nel 1621 e riprese da Jakob Bartsch,
genero di Keplero nel 1624:

Emisfero boreale
IL FIUME GIORDANO
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Emisfero boreale
E I FIUMI TIGRI ED EUFRATE, i tre fiumi che avevano origine
dal Paradiso terrestre: si snodavano tra le costellazioni
dall' Orsa Maggiore dividendosi in due rami serpeggianti fino
al sud della Lira e del Cigno.
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Emisfero australe
IL GALLETTO:
in ricordo del
gallo che cantò 3 volte in occasione del tradimento
di Pietro verso Gesù durante la notte dei Getsemani.
A sud-est di Monoceros, nei pressi di Argo
Navis, Canis Major, Puppis.
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da Harmonia Macrocosmica
di Andreas Cellarius |

Emisfero
boreale
CANCRO MINORE (Cancer Minor):
Piccola costellazione introdotta da Petrus Plancius e riprodotta
nelle carte disegnate da Andreas Cellarius verso la metà
del XVII° secolo. Secondo un'altra fonte essa fu aggiunta
nel XVII° secolo dal nobiluomo astronomo polacco Stanislaus
Lubienitzki (1623-1675), si trovava nella parte ovest della
costellazione del Cancro.
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Emisfero
australe
FRECCIA AUSTRALE (Sagitta Australis):
Fu inventata
da Petrus Plancius e collocata fra Sagittario e Scorpione,
con la punta verso la coda di quest'ultimo; raffigurata
nelle tavole di Andreas Cellarius (Amsterdam, 1661).
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1627:
CRISTIANIZZAZIONE
DELLE COSTELLAZIONI ( approfondimento)
Emisfero
boreale
CROCE DI SANT'ELENA:
Figura creata da Schiller nel 1627. Si trasformerà
nell'attuale Cigno in epoca rinascimentale. Prima
si chiamava Avis.
Julius Schiller,
dopo alcuni tentativi precedenti, (tra cui quello del Frate
Anton Maria de
Rheyta con il suo Sudario
di Cristo ) tentò lìoperazione
di cristianizzare le costellazioni. Presentò nel
1627 nel Coelum stellatum christianorum, una serie di belle
mappe: i dodici segni zodiacali erano diventati gli apostoli
e le altre costellazioni, erano state ribattezzate con nomi
che si riferivano ai personaggi o alla storia biblica: per
esempio la Corona Australe era stata rinominata Diadema
di Salomone, Boote era San Silvestro,
la Chioma di Berenice ricordava il Flagello di
Cristo, il Drago i Santi Innocenti, l'Orsa
Minore era ora San Michele, Cassiopea
si riferiva a Santa Maria Maddalena, la Nave
Argo nell'Arca di Noè, il gigante Orione
era San Giuseppe, Perseo era ora San Paolo
ed Eridano ricordava il Passaggio del Mar Rosso.
Ma questa iniziativa non fu accolta con favore nemmeno negli
ambienti ecclesiastici, e anche gli affreschi dei palazzi
romani continuarono ad essere affrescati con le immagini
mitologiche classiche.
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Emisfero boreale
GIGLIO (Lilium):
E' il nome che l'astronomo francese Royer dette alla Mosca
Boreale, per celebrare le armate francesi
che appunto erano simboleggiate da questo fiore.
Uno slancio patriottico che non ebbe successo.
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Emisfero australe
SUDARIO DI CRISTO:
Creata dal monaco Anton Maria de Rheyta nel 1643, fu rimpiazzato
dal Sestante di Hevelius pochi anni dopo.
Sulla costellazione
e sulla figura del Frate una
pagina di Camille Flammarion
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Emisfero australe
CUORE DI CARLO (Cor Caroli Regis
Martyris):
creata nel 1673 da Scarborough in onore di Carlo I°;
egli
battezzò la stella più brillante dei Cani
da Caccia "Cor Caroli" (Il Cuore di Carlo), in
onore all'audacia del suo Re, Carlo II d'Inghilterra. E'
la stella a della costellazione
dei Cani da caccia, ancora in uso.
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Emisfero australe
QUERCIA DI CARLO"Robur Carolinum":
Edmond Halley, che fu allievo di Hevelius, nel 1677 chiamò
Quercia di Carlo una regione centrata sull'attuale Eta Carinae,
vicino alla "Nave di Argo". Tale quercia era divenuta
celebre in Inghilterra perché il Re vi aveva trovato
rifugio durante una ritirata tattica in una battaglia. |

Emisfero boreale
IL POMO IMPERIALE (Pomum Imperiale)
(1688)
Questa costellazione fu
creata dallastronomo tedesco Gottfried Kirch nel 1688
sopra la mano destra di
Antinoo e comprese alcune stelle denominate con lettere tali
da formare il nome di LEOPULD in onore dell'imperatore
Leopoldo I.
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Emisfero australe
SCETTRO DI BRANDEBURGO (Sceptrum Brandenburgicum):
Nella stessa area
di cielo, tra Eridano e la Lepre, l'astronomo prussiano
Kirsch disegnò nel 1688 questa costellazione per
celebrare la reale famiglia dei Brandeburgo. Oggi le stelle
dello Scettro di Brandeburgo appartengono a Eridano..
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Emisfero boreale
SPADE INCROCIATE DELL'ELETTORE DI SASSONIA (Gladii Electorales
Saxonici):
costellazione introdotta da Gottfried Kirch nel 1684 e collocata
fra Arturo (a Bootis),
la Testa del Serpente e la b
della Bilancia, proprio a ridosso dell'ammasso M 5 da lui
scoperto. Simboleggiava le spade incrociate dell'elettore
di Sassonia ed era composta da 9 stelline che Kirch indicò
con le lettere
I, o, h, a, n formanti quindi il nome Iohan e indicanti
una spada e G, e, o, r, g formanti il nome Georg
e indicanti l'altra spada; la "o" era una sola
stella comune alle 2 spade e dunque collocata proprio nel
punto del loro incrocio. Venne ben presto dimenticata!
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Emisfero
boreale
MONTE MAENALUS:
Creata
da Hevelius nel 1690, resta una delle costellazioni dalle
origini più oscure. Potrebbe riferirsi al monte Arcadia,
che si trova nel Peloponneso. Maenalus sarebbe stato il
figlio maggiore di Licaone, re di Arcadia. Costituiva una
montagna su cui si ergeva il Bovaro (Bootes).
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Emisfero
boreale
CERBERO E IL RAMO:
Situata tra Ercole e la Lira, raffigurava per la mitologia
greca il cane con tre teste che sorvegliava l'ingresso degli
Inferi e che fu domato da Ercole in una delle celebri 12
fatiche. La costellazione, che viene attribuita a Eudosso
o a Hevelius, veniva raffigurata normalmente come tre serpenti
avvolti tra di loro e attorno a un ramo. Oggi le sue stelle
più luminose fanno parte di Ercole.
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Emisfero boreale
OCA:
Creata da Hevelius, fu poi assorbita dalla Volpetta, la
cui stella "alfa" ancora oggi si chiama "Anser"
(oca in Latino).
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1700:
LE COSTELLAZIONI DI JOHN HILL
Costellazioni e Scienze naturali
Nel 1754 il naturalista inglese John Hill (1707 - 1775), nella
sua opera Urania: or, a compleat view of the Heavens; containing
the Ancient and modern Astronomy in form of a Dictionary,
etc., indicò 13 nuove costellazioni da lui inventate,
inserendole negli spazi poveri di stelle fra le figure tradizionali
rappresentanti varie creature del regno animale, alcune anche
un po' sgradevoli...segue

Emisfero australe
QUADRATO:
Ideata da Allard,
nel 1706, si trovava vicino alla Grande Nube di Magellano |

Emisfero boreale
TRIANGOLO MINORE:
Era costituita da deboli stelline subito a sud del Triangolo
(che all'epoca era distinto come "maggiore"). La
sua paternità è da attribuirsi a Hevelius. Occasionalmente
oggi si trova in alcuni atlanti la dicitura "Triangoli"
per indicarli entrambi. |

Emisfero
boreale
RENNA (Rangifer):
Fu immaginata nel 1743 dall'astronomo francese Le Monnier
a seguito di un viaggio in Lapponia, che lo spinse a collocare
correttamente l'animale presso il Polo Nord celeste, tra
il Cefeo e la Giraffa, vicino ad un'altra costellazione
estinta, il "Custode delle messi".
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Emisfero australe
NAVE ARGO:
Si trattava di una grande costellazione del cielo australe
(più di 800 stelle visibili ad occhio nudo) di cui
esistono varie versioni mitologiche.
Per il poeta latino Manilio rappresentava la nave che Giasone
e gli argonauti costruirono per trovare il "vello d'oro".
Per gli Egiziani era invece l'imbarcazione usata da Iside
e Osiride per salvarsi dal Diluvio.
Ancora, per la tradizione Cristiana, era l'Arca di Noè.
Fu nel 1752 che La Caille decise lo smantellamento dell'enorme
asterismo in 3 costellazioni oggi ufficialmente accettate:
la Carena, la Poppa e le Vele.
ALBERO MAESTRO:
Faceva parte della stessa nave e divenne la Bussola (o Compasso).Vicino
alla Nave Argo si trovavano anche la "Quercia
di Carlo"
e "La
sagola e il solcometro".
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In una stampa del XVIII° secolo sono comparse anche lo
Stendardo della Nave, fra Albero e Vele,
Idra e Cane minore e nella stessa area del cielo in un disegno
di Sir James Thornhill (1725), sull’Albero è
disegnata la Coffa per la vedetta. |

Emisfero boreale
CUSTODE
DELLE MESSI:
Data di nascita: 1775. Rappresentava un contadino intento
a custodire il grano: infatti questa costellazione era anche
conosciuta come "Campo di Grano". Venne anche
chiamata "Le Messier", in onore al cacciatore
di comete, il cui nome in francese vuol dire appunto "custode
delle messi". Ciò tuttavia non le valse la fortuna
di passare alla storia, visto che velocemente scomparve
dagli atlanti.
Si trovava tra Giraffa, Cefeo e Cassiopea.
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Emisfero
boreale
TORDO SOLITARIO:
Fu inventata dall'astronomo francese Pierre Charles Le Monnier
nel 1776. In origine questo nome faceva riferimento a un
uccello chiamato "Il Solitario", più conosciuto
col nome di "Dodo". Una cattiva interpretazione
(o un errore di traduzione) l'avrebbe trasformato in tordo.
Fu poi inglobata in parte dall'Idra e in parte dalla Bilancia,
nei cui pressi si trovava.
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Emisfero boreale
TORO DI PONIATOWSKI:
Fu creata nel 1777 da Martin Poczobut, abate polacco
direttore dell'osservatorio reale di Vilna, per celebrare
il Re di Polonia Stanislao Poniatowski. Consisteva in alcune
stelle oggi appartenenti all'Ofiuco, in particolare da un
gruppetto che pare formare una lettera "V", come
le Iadi nella costellazione zodiacale del Toro. Era conosciuta
anche come "Toro Reale", mentre alcune delle sue
stelle prima ancora avevano fatto parte di un'altra costellazione
estinta, il "Fiume Tigri".
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Emisfero boreale
LEONE PALATINO
(Leo Palatinus):
Fu creata dall'astronomo tedesco Koenig nel 1785 e raffigura
un singolare leone con una corona in testa. Apparve in "Carolo
Theodoro et Elisabetha Augusta. Domus Comitium Palatinorum
Rheni Solisbacensis Feliciter Regnantibus, Universae Serenissimae
Domus Palatinae Sumis Honoribus Leo Palatinus Observationibus
Coelestibus Definitus. In nova Costellatione Coelo Inlatus,
et Favente Rev.mo et Excell.mo D. L. B. de Oberndorf Conf.
et Status Ministro, Ord. Melit. Equite et demissime Oblatus.
Die 4 Novembris 1785 a Carolo Joseph Koenig Astronomo Aulico".
Situata appena a Sud dell'equatore in una zona compresa
tra Antinoo e Acquario. La linea che passa tra le lettere
e l'immagine del leone è quella dell'equatore celeste.
Le iniziali CTEA stanno per Charles Theodore Elector e sua
moglie Elisabetta Augusta |
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Emisfero boreale
ONORI DI FEDERICO:
Fu creata nel 1787 dall'astronomo tedesco Johann Ellert Bode
per celebrare la gloria di Federico il Grande di Prussia,
morto nel 1786. Si trovava tra le costellazioni moderne di
Lucertola, Cassiopea e Andromeda ed era raffigurata con un
bastone reale, una corona e un ramoscello d'alloro. Oggi le
sue stelle appartengono ad Andromeda e Cassiopea.
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Emisfero australe
SOLCOMETRO e SAGOLA (Lochium
funis)
Nate sempre nel 1787 per ricordare strumenti usati per misurare
le distanze percorse in mare. |
Emisfero boreale
ARPA DI GIORGIO:
l'Arpa di Giorgio , creata nel 1781 da Maximillian Hell,
un gesuita astronomo tedesco che aveva utilizzato alcune
stelle situate sotto le
zampe del Toro.
Hell l'aveva chiamata Salterio Giorgiano (Psalterium Georgianum)
in onore di re Giorgio III d'Inghilterra, che aveva protetto
William Herschel, lo scopritore del pianeta Urano. Fu Bode
a cambiarne il nome in Arpa di Giorgio: omaggio reso al
re Giorgio
III d'Inghilterra dall'abate Maximilian Hell nel 1871. "Vibrava"
a nord di Eridano, cui poi è stata accorpata.
Una
rappresentazione dell'Arpa di Giorgio insieme ad altre costellazioni
perdute in una carta stampata nel 1804, appartenente all’Atlas
Célèste di John Flamsteed
Il Salterio di Giorgio da
Ephemerides Astronomicae Vindobonensis
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Emisfero boreale
SCETTRO
e MANO DELLA GIUSTIZIA:
Pare che Kirsch abbia cercato di rispondere al tentativo dell'astronomo
francese Royer di adulare la potenza del Re Sole, inventando
la non longeva costellazione dello Scettro e Mano della Giustizia,
posizionata nei pressi dell'odierna Lucertola
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Emisfero
australe
GRANDE TELESCOPIO di HERSCHEL:
Creandola nel 1781 l'astronomo austriaco Hell volle
rendere omaggio al grande astronomo inglese Sir William
Herschel. Era costituita da stelle oggi appartenenti
a Gemelli e Auriga.
Per commemorare la
scoperta del pianeta Urano, Hell aveva creato nel 1789
due costellazioni: la prima, situata tra i Gemelli e
Auriga, rappresentava il telescopio lungo 6 metri di
Herschel; e l'altra, stretta tra Orione e il Toro, raffigurava
il suo riflettore di 2 metri.
Bode le ridusse a una sola, raffigurando il telescopio
con il quale Herschel aveva scoperto Urano nel punto
dove Hell aveva posto il Grande telescopio, e lo chiamò
il Telescopio di Herschel.
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Emisfero boreale
QUADRANTE MURALE:
Questa costellazione fu creata nel 1795 dal francese Lalande
per celebrare uno dei suoi più utili strumenti di
lavoro. Comprendeva parte delle stelle oggi appartenenti
al Bovaro (Bootes).Anche se la costellazione non esiste
più, il suo nome rivive con lo sciame delle "Quadrantidi",
visibili all'inizio di Gennaio, che hanno il loro radiante
proprio in quella parte di cielo un tempo chiamata così.
Nel Quadrante Murale, Lalande aveva volutocommemorare uno
strumento montato a parete che egli usava per misurare la
posizione delle stelle.
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Emisfero boreale
TARTARUGA:
L'origine di questa costellazione è incerta; probabilmente
fu l'astronomo inglese Smyth a proporla nel 18° secolo.
Era costituita da deboli stelle comprese tra la coda della
Balena e il nastro che lega i Pesci tra loro.
Da non confondersi
con la rappresentazione come Testuggine della costellazione
della Lira che si riferisce allo strumento come costruito
dal dio Ermes con un guscio di tartaruga |

Emisfero australe
LA LIVELLA:
La costellazione del Triangulum Australe è stata chiamata
da J. E. Bode anche Libella ossia la Livella, il tipico strumento
dei carpentieri. Bode seguì Lacaille unendo un filo
a piombo al triangolo. Questo nome è stato attribuito
erroneamente da alcuni alla Squadra (Norma et Regula), ma
le indicazioni nelle mappe storiche sembrano smentire ciò.
Infatti nella XXa tavola dellUranographia del Bode (1801),
qui riportata leggiamo: Triangul. Australe seu Libella
(Triangolo Australe o Livella) mentre più in alto (come
vediamo nella mappa a più largo campo sotto a sinistra),
sono ben distinte Regula (Riga) e Norma
(Squadra).
Una conferma ulteriore viene anche da un particolare di unaltra
mappa raffigurato sotto, a destra, dove si legge il
Livello. |
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Emisfero australe
STUDIO DEL TIPOGRAFO:
Fu creata da Johann Bode nel 1800 per celebrare il 350°
anniversario dell'invenzione della stampa da parte di Gutemberg.
Si trovava a est della stella Sirio; farà una sola
riapparizione nel Planisfero di Padre Angelo Secchi del
1878, dopodiché non si hanno più menzioni. |

Emisfero australe
PALLONE AEROSTATICO:
La costellazione era situata sotto il Capricorno, ed è
dovuta a Lalande che la creò nel 1798. Bode la riprese
nel 1805.In
onore dei fratelli Montgolfier, pionieri dei palloni aerostatici;
fu posta a sud dell'Acquario e del Capricorno.
Fu rappresentato anche da Secchi col nome italiano di "Aerostato".
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Emisfero
australe
GATTO:
Grandissimo amante dei gatti, l'astronomo francese Lalande
tentò di disegnare l'immagine del suo animale preferito
nel firmamento. Lo descrisse nella sua Bibliographie astronomique
del 1805 come "Chat" (=gatto in francese). Tale
figura sarà menzionata solo da Padre Secchi (col nome
italianizzato di "gatto") nel solito planisfero
del 1878. Si trovava tra l'Idra e la Macchina Pneumatica.
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Emisfero australe
MACCHINA ELETTRICA
Fu creata da Bode nel 1800 per celebrare l'invenzione del
generatore elettrico e si trovava tra la Fornace e lo Scultore
(costellazione ancora esistente) , che all'epoca venivano
anche chiamate rispettivamente "Apparato chimico"
e "Apparato dello Scultore". |

Emisfero
australe
IL BUSTO DI CRISTOFORO COLOMBO (Marmor Sculptile)
Apparve in A mercator Map of the Starry Heavens.(Boston,
1810) introdotta da William Croswell, astronomo americano
vissuto dal 1760 al 1834; la costellazione fu dedicata a
Cristoforo Colombo, scopritore del Nuovo Mondo, e rimpiazzava
quella del Reticolo.
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Emisfero boreale
BATTERIA DI VOLTA:
in onore di Alessandro Volta, era posta sotto la costellazione
del Cavallino. |

NORMA
NILOTICA:
strumento di misura, posto nella mano sinistra dell'Acquario
da Alexander Jamieson nel 1822.
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Emisfero
boreale
CIVETTA (Noctua):
Ha rimpiazzato per un po' di tempo la costellazione del "Tordo
Solitario". Fu introdotta nel 1822 da Jamieson e poi
in un atlante dell'astronomo americano Elijah Burritt, intorno
al 1835. Nemmeno questo nome della costellazione è
però sopravvissuto.
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Emisfero australe
SOLARIUM:
l'origine è sconosciuta. Inserita da Elijha Burritt
nel 1835 nel suo Atlas of Heavens, si trovava tra l'Orologio,
l'Hydrus, il Serpente di mare e il Dorado.
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LINEA NAUTICA
Introdotta da Eliza A. Bowen, Astronomy by Observation, New
York, 1888:fra la Nave Argo, la Macchina Pneumatica, il Gatto
e l'Officina Tipografica, attorno alla Bussola, al posto di
Lochium Funis: |
Emisfero boreale
CAMMELLO:
Si tratta di un tentativo (fallito) di trasformazione della
Giraffa in Cammello da parte dell'astronomo inglese Proctor
nel 19° secolo.
Emisfero boreale
UCCELLI:
Antica denominazione di una vasta zona di cielo raggruppante
grosso modo le moderne costellazioni del Cigno della Lira
e dell'Aquila. Anche la Lira infatti era disegnata come
un uccello, un rapace dalle ali aperte all'interno del quale
c'era lo strumento musicale; quindi queste costellazioni
erano indicate come gli Uccelli boreali, in contrapposizione
a quelli (numerosi ma poco appariscenti per splendore di
stelle) dell'emisfero australe (Pavone, Gru, Tucano, Fenice,
ecc.)
Emisfero
australe
LO SCOIATTOLO VOLANTE (Sciurus Volans)
Nome di due stelle della costellazione del Camaleonte
Claudio Ciofi e Pietro Torre in collaborazione con
Pasqua Gandolfi
Ottobre 2004 - Gennaio/Aprile 2005 - Febbraio 2008
*Socio
dell'Unione Astrofili
Senesi (Siena) e del
Circolo
Casolese Astrofili "Betelgeuse" (Casole d'Elsa
- SI)
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