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Astronomia

Personaggi

Andrea Corsali e la Croce del Sud

Fra Valdarno e Valdelsa, arrampicato
su lieve poggio, sorge Monteboro
e dal trecento, o prima, il fabbricato
nasconde in seno, pare, un gran tesoro.
Già allora era dimora de' Corsali
fra cui più illustre si ricorda Andrea,
che, lasciata Toscana, mise l'ali
per mari e terre, a farsene un'idea.
Acuto osservatore, raccontava
ai Medici dei suoi lunghi viaggi
nell'Indie e nell'Etiopia, e ne narrava
segreti e usanze in eruditi saggi.
Nomò Croce del Sud e quelle "nubi"
dette poi per errore "magellane".

(questo perchè nessuno lo derubi
e la sua osservazione renda inane).
Alla ricerca andò del prete Gianni,
là dove sempre il gran calore avvampa,
nell'Africa in cui poi passò degli anni
e ci portò i caratteri di stampa,
nè mai più ritornò; ma a Monteboro
Andrea noi lo dobbiamo ricordare,
che forse aveva dei capelli d'oro
e gli occhi azzurri del color del mare.
Che fanciullo giocò fra queste mura,
fantasticando su remote lande;
e ben presto salpò senza paura
per dar risposta a innumeri domande.

Questo l'omaggio della Signora Grazi Bracci ad Andrea Corsali, un personaggio incontrato per caso, entrato silenziosamente in una storia di famiglia, che gentilmente, ma con fermezza e determinazione ha chiesto ed ottenuto di essere ricordato ed amato, nonostante siano trascorsi i secoli. Come la stessa autrice scrive nei versi a chiusura del libro:

...Pur conoscendo quanto vano sia
vi amai egualmente con ostinazione
perchè in cuor mio conservo l'utopia
che il tempo sia soltanto un'illusione.

L'autrice del volumetto Per Andrea Corsali, facendo ricerche di "piccola storia" sulla casa in cui vive, la trova contrassegnata negli archivi come Chasa di Bastiano Corsali, e ricorda l'esistenza di una via con questo nome nella città di Firenze.
Ricostruendo la genealogia della famiglia incontra Andrea, il titolare della via fiorentina, e tanto la incuriosisce questo nome da proseguire e approfondire le ricerche.

Questa la storia che affiora dai pochi documenti: la famiglia Corsali ha la sua origine a Monteboro, nei dintorni di Empoli. Dopo alcune generazioni si trasferisce a Firenze e qui come accertato dal Prof. Spallanzani, nasce Andrea, il futuro viaggiatore, il 29 giugno 1487. Ci sono ragioni di pensare che i Corsali fossero imparentati (ma mancano le certezze), con i Medici, dato il particolare trattamente che ebbero da parte dei signori di Firenze.

Andrea Corsali fu un viaggiatore singolare per i suoi tempi: non affrontò i pericoli del mare per affari o missioni politiche, non fu nè mercante nè avventuriero, ma munito di strumenti per rilevazioni astronomiche e geografiche compì accurate osservazioni e importanti scoperte, riportò notizie originali,: fece rilevare l'errore di Tolomeo sulla longitudine fra la costa africana e quella dell 'India, per primo fece notare l'esistenza della Nuova Guinea, distinse Sumatra da Ceylon e dette un'esatta descrizione degli usi e costumi dei popoli che incontravav sul suo cammino. Fonti storiche (tra cui una lettera del padre di Andrea a Lorenzo de' Medici, in cui si dice:" ....à fatto uno breve a' Re di Portogallo, ...Andrea mio figliolo, vostro fedelissimo servidore, lo passi al Prete Ianni perchè porta di là la stampa delle lettere chaldee...") testimoniano che egli portò in Africa i caratteri di stampa. La sua fama nel campo dell'astronomia deriva dal fatto che dette per primo una descrizione della Croce del Sud e delle cosiddette nubi magellaniche, attribuite poi ad Antonio Pigafetta, sopravvissuto alla sfortunata spedizione di Ferdinando Magellano. Pigafetta in realtà le notò solo 4 anni più tardi.

Il suo nome e il suo stemma furono incisi in S. Croce nel 1898, insieme a quello d'altri navigatori toscani, e Firenze gli ha con riconoscenza intitolato una strada.
I Medici furono i suoi mecenati, compreso Leone X che gli affidò una lettera per il re David d'Etiopia.
In un suo saggio il Prof. R. Lefevre riferisce che nella raccolta di epistole papali di Pietro Bembo, segretario di Leone X (de' Medici, fratello di un destinatario di una lettera del Corsali), ne compare una del 6 ottobre 1514 diretta al misterioso re David "regi Abissinorum" e che doveva essere recapitata per mano del Corsali "Proficiscenti ad te Andreae Corsali civi florentino mandavimus ut tibi nostris verbis plurimam salutem diceret...". E al re etiopico il Papa raccomanda il Corsali come uomo e cittadino molto onesto e industre e a lui particolarmente gradito "Andream ipsum honestum sane virum et industrium hominem et civem et mihi valde gratum, commendo tibi maiorem in modum". E infatti fu a loro che Corsali inviò relazioni particolareggiate sui viaggi compiuti.
Ci rimangono di lui due lettere spedite dall 'India in patria e subito pubblicate nel 1516 , ristampate poi da Giovanni Ramusio nella monumentale raccolta "Navigationi et viaggi" nel 1550. La prima lettera è diretta a Giuliano de' Medici, figlio di Lorenzo il Magnifico e fratello di Leone X, e l'autore descrive il lungo viaggio compiuto al seguito di un'ambasciata portoghese, partendo da Lisbona, circumnavigando l'Africa, attraversando l'Oceano Indiano fino alle terre dell'India.
Di queste esiste copia manoscritta da un anonimo scrivano al Doge di Venezia, alla National Library of Australia. La seconda relazione è indirizzata a Lorenzo de' Medici duca d'Urbino e vi si racconta anche dei pericoli di un viaggio verso il Mar Rosso e il Golfo Persico. Non tornò dall'ultimo dei suoi viaggi, nè se ne sa la sorte.

Ora nell'atrio della Mitchell Library of New South Wales a Sydney, campeggia anche un monumento: una scultura in vetro, acciaio e fibre ottiche di Jon Hawley che riproduce il disegno della Croce del Sud

Andrea Corsali è noto in Italia soltanto a pochi storici e geografi, ricordato e onorato in altri paesi del mondo, come la Cina, l'America e l'Australia. In quest'ultima nazione è tenuto in grande considerazione: questo giovane paese ha adottato Corsali come padre fondatore e lo considera quasi l'iniziatore della sua storia, dato che egli aveva intuito per primo, anche se non l'aveva scoperto, la presenza di un continente sotto la Nuova Guinea,

Inoltre, avendo testimoniato con una sua lettera dell'esistenza della Costellazione Croce del Sud, che appare in molte bandiere di nazioni dell'emisfero australe, come la già citata Australia, Nuova Zelanda, Nuova Guinea, Papuasia, Samoa e Brasile, costituisce un simbolo forte di appartenenza per popoli giovani, che cercano di costruirsi un'identità storica e culturale.
La Biblioteca Nazionale Australiana possiede e ha digitalizzato la copia del manoscritto relativo alla descrizione della costellazione, e lo ha messo a disposizione degli studiosi.

Di Andrea Corsali troviamo cenni anche in Girolamo Cardano, De Subtilitate

Coordinamento: Pasqua Gandolfi
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