I prodotti della fotosintesi

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La gliceraldeide3-fosfato (G3P), lo zucchero a tre atomi di carbonio prodotto dal ciclo di Calvin, può sembrare una ricompensa insignificante, sia per l'intera attività enzimatica della cellula sia per lo sforzo intellettuale richiesto per comprendere la foto sintesi. Tuttavia, questa molecola e quelle derivate da essa forniscono: (1) la fonte d'energia di praticamente tutti i sistemi viventi e (2) lo scheletro carbonioso fondamentale grazie a cui può essere sintetizzata la grande varietà delle molecole organiche. Mediante la sintesi di G3P il carbonio viene fissato, cioè passa dal mondo inorganico a quello organico.

Le molecole di G3P possono confluire verso differenti vie metaboliche, a seconda dell' attività e delle esigenze della cellula. Spesso servono per fabbricare glucosio o fruttosio, seguendo una sequenza che, in molti passaggi, è l'esatto contrario della sequenza glicolitica descritta nel capitolo precedente.

Le cellule vegetali usano questi zuccheri a sei atomi di carbonio per fabbricare amido e cellulosa per le proprie esigenze e saccarosio da inviare alle altre parti della pianta; le cellule animali, invece, li accumulano sotto forma di glicogeno. Tutte le cellule utilizzano zuccheri, quali la gliceraldeide 3-fosfato e il glucosio, come sostanze di partenza per la produzione di altri carboidrati, di grassi e altri lipidi e, con l'aggiunta di azoto, di amminoacidi e di basi azotate.

Infine, come abbiamo visto nel capitolo precedente, l'ossidazione del carbonio fissato nella fotosintesi dà origine alle molecole di ATP, la fonte di energia utilizzata da tutti gli organismi eterotrofi e autotrofi.