Evoluzione
Le stelle, diversamente da quanto pensavano gli antichi, non sono corpi immutabili nel tempo. Il continuo avvenire delle reazioni nucleari alloro interno ne modifica la composizione chimica e produce, come effetto, un mutamento delle loro caratteristiche, tanto da poter parlare di “evoluzione stellare”. II parametro fisico che più di ogni altro agisce nel determinare su quali scale temporali e con quali modalità evolverà una stella è la massa. In generale, possiamo affermare che più una stella è massiccia più rapida è la sua evoluzione (poiché essa tende a consumare più velocemente il proprio combustibile nucleare) e più violenta è la sua fine. È opportuno quindi analizzare l'evoluzione stellare considerando, almeno per le fasi finali, due classi di stelle: quelle la cui massa è inferiore a 4-5 volte la massa del Sole e quelle per le quali è maggiore di questo valore.
La vita di una stella trascorre interamente sotto l'influsso di due forze: quella di gravità, che tende a contraria facendola collassare per effetto del proprio peso, e quella che deriva dalle reazioni nucleari che avvengono nel suo centro, che viceversa tende a espandere la stella verso l'esterno. Nella fase di formazione prevale la forza di gravità e la stella, sempre più densa e compressa, si scalda fino a raggiungere una temperatura di circa 10-20 milioni di gradi, sufficiente a innescare le reazioni nucleari di trasformazione di idrogeno in elio. Per un lungo periodo di tempo, a quel punto, le due forze si equilibrano, e la stella rimane stabile. Quando, infine, il combustibile nucleare nel nucleo comincia a scarseggiare, l'astro diventa instabile e attraversa fasi complesse della propria evoluzione, vedendo prevalere ora la gravità ora l'espansione.