L'UAI - Unione Astrofili Italiani
si fa promotrice di una campagna di sensibilizzazione per limitare l'inarrestabile
diffusione dell'astrologia e di altre pseudoscienze. L'UAI si mobilita
per la salvaguardia degli spazi informativi sui mass media a favore
di una maggiore attenzione per la divulgazione scientifica e per chiedere
di porre argine alla esagerata ed ingiustificabile diffusione di Oroscopi
ed esibizioni di presunte arti magiche ormai diffuse in qualsiasi ambito,
dagli spettacoli di varietà fino agli spazi dedicati all'informazione
giornalistica.
Come di consueto, all'inizio del nuovo anno assistiamo all'indecente
spettacolo di una serie infinita di previsioni astrologiche; ancor più
grave, nonostante i codici di autoregolamentazione, il martellamento
di pronostici quest'anno è approdato persino nei Telegiornali
e nei Giornali Radio.
Nell'era della comunicazione mediatica, tra le guerre e il terrorismo,
le catastrofi ambientali, la politica, l'arte e la cultura, è
aberrante creare confusione negli spettatori, mescolando notizie ed
informazioni di carattere oggettivo con argomenti che non hanno alcun
valore dal punto di vista della verità e della verificabilità.
Riteniamo gravemente diseducativo proporre al pubblico una forma di
esibizione che premia così esplicitamente la diffusione di falsità.
I meteorologi devono saper fare le previsioni del tempo, gli artisti
devono sapersi esibire nel proprio campo - cantando, recitando o ballando:
l'astrologo è l'unico che continua ad essere pagato con il nostro
denaro (che sia il canone RAI o attraverso l'acquisto dei prodotti che
sponsorizzano tali esibizioni) pur senza dover dimostrare a nessuno
la validità del proprio operato. E' sufficiente essere dei bravi
affabulatori ed avere un approccio seduttivo nei confronti del pubblico,
senza dover rispondere di quel che si afferma. Nessun importante evento
del 2003 è stato predetto nelle trasmissioni televisive di un
anno fa, eppure quest'anno tutti i "volti noti" delle scienze
esoteriche sono stati propinati nuovamente al pubblico.
In un periodo in cui l'Uomo
sta riprendendo fiducia nella propria capacità di studiare l'Universo
in cui vive, esplorando il nostro ed altri mondi, è del tutto
anacronistico concedere uno spazio così abnorme a retaggi di
credenze che non hanno più ragion d'essere ai giorni nostri.
La speranza di un futuro migliore dovrebbe essere finalmente affidata
alla nostra capacità di costruire e mantenere un mondo accogliente
e sicuro, e non alle "palle di cristallo" ed alle oscure terzine
di veggenti di un lontano passato.
Ma soprattutto bisogna mettere in guardia l'opinione pubblica dal razzismo
e dalla discriminazione latente insito nell'uso improprio dell'astrologia.
Non sono rari i casi di utilizzo di previsioni astrologiche per analisi
sugli andamenti finanziari delle aziende o per la valutazione della
personalità come criterio per le assunzioni: forse alcuni lettori
di oroscopi non si rendono conto di aver perso il lavoro solo perché
appartenevano ad un segno astrologico anziché ad un altro più
propizio. Un fatto di inaudita gravità!
La sconsiderata promozione dell'astrologia incoraggia la diffusione
di questa ed altre pratiche antiscientifiche, spesso pericolose ed inaccettabili
anche sotto il profilo legale, come dimostrano i tanti casi di circonvenzione
d'incapace, truffa, truffa aggravata, esercizio abusivo della professione
medica, abuso della credulità popolare. Come è possibile
limitare il ricorso a santoni e guaritori da parte di soggetti facilmente
suggestionabili se gli stessi telegiornali avallano come "informazione"
le arti magiche ed astrologiche?
A fronte delle grandi difficoltà di inserimento di chi opera
nell'informazione scientifica, è ancora più inaccettabile
la proliferazione di interventi da parte di dubbi personaggi che si
presentano come maghi, astrologi o veggenti, capaci di farsi pubblicità
e ottenere autorevolezza ed un tornaconto personale grazie all'intervento
in un telegiornale.
Gli astrofili negli ultimi anni hanno visto una crescita esponenziale
dell'interesse del pubblico grazie ad una incessante opera di divulgazione.
Per chi come noi mette a disposizione la propria competenza, quasi sempre
a titolo gratuito, per avvicinare la gente alla conoscenza di quell'impagabile
spettacolo naturale che è la volta celeste, è uno scempio
assistere ogni anno all'indebito utilizzo dei corpi celesti per uno
"spettacolo" così irrispettoso dell'intelligenza degli
spettatori.
L'UAI chiede pertanto:
- la sospensione della diffusione
di oroscopi e previsioni astrologiche all'interno degli spazi destinati
all'informazione (telegiornali e giornali radio).
- che venga chiaramente precisato
- nelle trasmissioni televisive e radiofoniche di intrattenimento
e sulle rubriche della carta stampata - che l'astrologia non offre
certezze e non ha fondamenti scientifici.
La pagina web http://scis.uai.it/astrologia.htm
ospiterà notizie ed aggiornamenti sulla presente iniziativa.
Per contattare la redazione
astrologianograzie@uai.it
Per aderire all'iniziativa
Inviata la lettera alla Commissione Europea
Inviata la lettera al Presidente della Repubblica e alle massime cariche dello Stato - Sua risposta