La UAI invia la Lettera aperta al Presidente della Repubblica e alle
massime cariche istituzionali dello Stato

Signor Presidente,

L'UAI, Unione Astrofili Italiani, associazione nazionale che raccoglie gran parte degli appassionati osservatori del cielo stellato, desidera farLa partecipe dell'iniziativa appena intrapresa: una lettera aperta con la quale si auspica un impegno da parte degli operatori dell'informazione e dello spettacolo nel porre un freno al superficiale uso del mezzo televisivo, in riferimento all'eccessiva occupazione di spazi, talora anche tra quelli riservati all'informazione, con argomenti inconsistenti, diseducativi e potenzialmente dannosi come le previsioni astrologiche e le pratiche magiche e divinatorie ispirate all'esoterismo e all'occultismo.
La lettera aperta, divulgata a partire dal 7 gennaio scorso, ha riscosso interesse tra gli organi di informazione ed un ampio consenso di numerose associazioni e di cittadini che hanno a cuore il rispetto per la cultura scientifica.
Ci permettiamo quindi di sottoporre alla Sua attenzione questo documento, confidando nella Sua comprensione e approvazione.
Il presente documento è trasmesso anche alle altre cariche istituzionali dello Stato, agli enti ed organi preposti alla programmazione ed alla vigilanza sulle telecomunicazioni, alle forze politiche, fiduciosi in un rinnovato impegno a sostegno della divulgazione scientifica e della qualità dell'informazione radiotelevisiva.

Voglia gradire, signor Presidente, i più rispettosi ossequi.

Dr. Emilio Sassone Corsi
Presidente Unione Astrofili Italiani

email: presidente@uai.it
home page: www.uai.it <www.uai.it>

inviata il 17 gennaio 2004

Al Presidente della Repubblica

e p.c.

Al Presidente del Consiglio
Al Presidente del Senato
Al Presidente della Camera
Al Ministro e ai Sottosegretaridelle Telecomunicazioni

Ai membri della Commissione Parlamentare per l'indirizzo
generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi

Ai partiti italiani

Testo della lettera aperta

Risposta della Presidenza della Repubblica