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Astronomia

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CASSINI-HUYGENS
Verso una nuova esplorazione di Saturno e Titano
di Corrado Ruscica - (luglio 2004)
AGGIORNAMENTI - (gennaio 2005)


Saturn's Atmospheric Changes Saturno, con i suoi meravigliosi anelli e le sue lune, è stato da sempre un pianeta affascinante. Un po’ più piccolo di Giove, Saturno si è formato circa quattro miliardi di anni fa ed è composto principalmente di gas. E’ anche l’unico pianeta conosciuto del Sistema Solare che ha una densità inferiore all’acqua e questo vuol dire che se fosse posto su un oceano abbastanza grande da contenerlo potrebbe galleggiare. Saturno è dotato di una enorme magnetosfera e di una atmosfera estremamente dinamica caratterizzata da venti che hanno velocità dell’ordine di 2000 Km/h in prossimità dell’equatore.
 
 
Fotografia di Saturno (Credit: NASA)

 

Titan by Voyager  2 Delle sue 31 lune attualmente note, Titano è quella più grande. Questa luna, che supera in dimensioni Mercurio e la nostra Luna, è di particolare interesse per gli astronomi perché è l’unico satellite dotato di atmosfera propria. 
 
 
 
Fotografia di Titano ripresa dal Voyager 2 (Credit: NASA)

 

View of Saturn's rings Ciò che rende comunque unico Saturno dal resto dei pianeti del Sistema Solare è la presenza degli anelli. Formati da miliardi di particelle di ghiaccio e polveri di ogni dimensione, essi orbitano attorno al pianeta a varie velocità. Le centinaia di anelli si ritiene siano i resti di comete di impatto, di asteroidi o di lune che sono venuti a frammentarsi attratti dalla gravità del pianeta. Gli anelli si estendono in maniera tale che potrebbero coprire la distanza tra la Terra e la Luna.

Particolare del sistema degli anelli (Credit: NASA)

 

Per secoli gli anelli hanno incuriosito gli astronomi ed in particolare Galileo Galilei. Il primo ad utilizzare il telescopio per esplorare le meraviglie del cielo, Egli non riuscì a comprendere perché Saturno si mostrava diverso a varie epoche, fenomeno che oggi noi sappiamo essere dovuto all’inclinazione del piano degli anelli rispetto alla linea di vista. Infatti, quando il piano degli anelli è orientato verso l’osservatore essi risultano invisibili e sembrano riapparire alcuni mesi dopo quando cambia l’angolo d’inclinazione del piano.

La sonda Cassini-Huygens, costata circa 3 miliardi di dollari, lanciata il 15 Ottobre 1997 dal Kennedy Space Center ha raggiunto Saturno nel mese di Luglio 2004. La missione è caratterizzata da due elementi: la sonda Cassini che starà in orbita attorno a Saturno e alle sue lune per un periodo di circa quattro anni, e la sonda Huygens che esplorerà l’atmosfera di Titano fino a scendere sulla sua superficie. La missione Cassini-Huygens è una collaborazione internazionale tra tre agenzie spaziali. Diciassette nazioni hanno contribuito alla costruzione della sonda ed in particolare la Cassini è stata realizzata al Jet Propulsion Laboratory della NASA e la Huygens è stata realizzata dall’Agenzia Spaziale Europea (ESA). L’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) ha realizzato invece l’antenna ad alto guadagno della Cassini e il suo sistema di comunicazione dati. Alla missione lavorano oltre 250 scienziati di tutti i paesi. 
 


Rappresentazione artistica della sonda Cassini-Huygens
all’arrivo su Saturno (Credit: ESA)

La missione

 
Data l’enorme distanza tra la Terra e Saturno risulta di fondamentale importanza la raccolta dei dati da analizzare. In tal senso, Cassini e Huygens sono dotati di strumenti e di fotocamere in grado di realizzare varie riprese in condizioni di luce visibile e all’infrarosso.
 
Dopo sette anni di viaggio interplanetario, la Cassini-Huygens è arrivata su Saturno nel mese di Luglio 2004. La sonda ha iniziato un tour di quattro anni che la vedrà impegnata per più di 70 orbite attorno al pianeta degli anelli. La sonda Cassini fotograferà Saturno, i suoi anelli e le sue decine di lune. Tra le varie esplorazioni, la sonda misurerà l’intensità della magnetosfera e studierà la composizione chimica dell’atmsofera di gas del pianeta.
 
I dati saranno inviati a Terra mediante l’antenna ad elevato guadagno, costruita dall’Agenzia Spaziale Italiana, e saranno raccolti da una delle parabole di 70 m del Deep Space Network. Cassini invierà diversi gigabytes di dati ogni giorno che saranno successivamente analizzati da oltre 250 scienzati di tutto il mondo.
 
La sonda Cassini, grazie alla sua sensibile fotocamera, sarà in grado di fare per la prima volta una mappa di Titano che nessuna delle tre missioni NASA, passate vicine al satellite, sono state in grado di eseguire a causa della sua atmosfera spessa e opaca.
Hubble Observes Surface of Titan
Il prossimo Dicembre 2004, Cassini espellerà la sonda Huygens che 20 giorni dopo atterrerà su Titano penetrando la sua atmosfera. Gli strumenti a bordo di Huygens misureranno la composizione chimica dell’atmosfera e delle sue nubi. I dati registrati saranno inviati prima via radio alla sonda Cassini che li rinvierà quindi a Terra.
 
Infine, dopo circa due ore da quando Huygens sarà entrata nell’atmosfera di Titano, la sonda atterrerà in prossimità dell’equatore. Se la sonda sopravviverà all’impatto, cercherà di comunicare con Cassini anche per qualche minuto, diventando la prima sonda costruita dall’uomo ad aver atterrato su un corpo celeste così distante.          
 
 
 
La superficie di Titano fotografata dall’Hubble Space Telescope (Credit: NASA-HST)
 
 

Le prime immagini
 
Qui di seguito alcune delle prime immagini trasmesse a Terra dalla sonda Cassini-Huygens qualche ora dopo essere entrata in orbita su Saturno il 1° Luglio 2004.
 
 
 

Due delle prime immagini “grezze” ravvicinate di Cassini relative al sistema degli anelli. Si può notare la struttura alquanto regolare degli anelli, come se si trattasse di un’onda di densità dovuta forse all’interazione gravitazionale con le lune, ed i sorprendenti dettagli della struttura stessa mai osservati prima (Credit: NASA-JPL)

Per approfondimenti e aggiornamenti:

Titano, è un nuovo mondo straordinario

Così è nato il successo italiano su Titano e Saturno

14 gennaio 2005 - HUYGENS CE L'HA FATTA! Cronaca di un giorno nella storia dell'esplorazione spaziale

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