IL PRESEPIO (Presepe)
Piccola costellazione nel Cancro così denominata da Ipparco
(I° secolo a.C.): due stelle del Presepio furono dette "Aselli"
(= Asinelli) da Plinio.
Il Cancro è
una costellazione assai considerevole, non tanto per l'estensione,
quanto per gli oggetti interessanti che vi si possono individuare.
Fra le due stelle centrale (ossia gli Asinelli) è visibile
un astro leggermente sfocato, una "stella nebulosa", nota
fin dall'antichità come la "Greppia" o "Mangiatoia";
a tale mangiatoia, secondo la fantasia degli antichi, si andavano
a rifocillare gli asini: si tratta in realtà dell'ammasso
aperto M 44, detto anche "Alveare", tipico raggruppamento
di stelle distante sui 550 anni-luce, fra i primi ad essere risolto
in stelle da Galilei col suo primitivo cannocchiale.
Nell'antichità il Cancro era un indicatore meteorologico
e Plinio il Vecchio sosteneva che, allorché il Presepio si
offuscava e i due asini sembravano avvicinarsi, il tempo si sarebbe
mantenuto al bello; viceversa, la buona visibilità dell'insieme
avrebbe minacciato burrasca; nella meteorologia popolare invece
si usa dire che, se l'ammasso del Presepio è invisibile quando
il cielo sembra sereno, vuol dire che pioverà entro le 24
ore; è evidente che le piccole particelle di ghiaccio che
si formano nell'alta atmosfera sul fronte di un sistema temporalesco
in arrivo oscurano la delicata luce del Presepio prima che giungano
altre nuvole ad oscurare anche le stelle più brillanti.
Pietro Torre