Un capitolo
della saga dell'Impero Galattico scritto da Asimov negli anni
Cinquanta.
In una
Galassia in cui i soli esseri intelligenti sono umani il pianeta
Florina è sottoposto all'odioso regime (razzista e in tutto
simile all'apartheid) dei Signori di Sark che ne sfruttano in
esclusiva la popolazione di pelle bianchissima e la preziosa coltivazione,
unica nella Galassia, del Kyrt, una sorta di cotone "OGM"
dalle proprietà strabilianti.
Anche Trantor, pianeta capitale dell'Impero Galattico in piena
espansione, è molto interessato al Kyrt, ed è in
atto da tempo un braccio di ferro politico militare tra l'Impero
e ed i Signori di Sark.
Ma il sole di Florina è immerso da tempo in una corrente
di materia interstellare ricca di carbonio che potrebbe in breve
scatenare un processo esplosivo trasformandolo in una nova.
Di questo si accorge un "analista dello spazio" di origine
terrestre. Se la notizia si diffondesse sarebbe il panico, e l'economia
monopolistica dei Signori di Sark ne sarebbe distrutta.
- Junz
disse: << Risaliamo al principio. Sin dai primi scritti
scientifici registrati dalla civiltà galattica, già
si sapeva che le stelle attingevano la loro energia da trasformazioni
nucleari che si producono nelle loro viscere. Si sapeva pure che
in base a ciò che conosciamo delle condizioni degli interni
stellari, due tipi, e due soltanto, di trasformazioni nucleari
possono fornire l'energia necessaria. Entrambe comportano la conversione
di idrogeno in elio. La prima trasformazione è diretta:
due atomi di idrogeno e due neutroni si combinano a formare un
unico nucleo di elio. La seconda è indiretta, e passa per
vari stadi, concludendosi allorché l'idrogeno diventa elio,
ma agli stadi intermedi partecipano anche nuclei di carbonio.
Questi nuclei di carbonio non vengono usati, ma sono riformati
mano a mano che le reazioni procedono, cosicché una quantità
infinitesima di carbonio può essere usata indefinitamente,
servendo a convertire una grande quantità di idrogeno in
elio. In altre parole il carbonio funge da catalizzatore. Tutto
ciò si sapeva fin dalla preistoria, sin da quando la razza
umana era limitata ad un solo pianeta , ammesso che questa epoca
mitica sia mai esistita.>> -
Già, la Terra, il nostro pianeta è solo un mondo
qualunque tra i milioni di mondi abitati della galassia. Si trova
nel settore galattico di Sirio ed è un pianeta in gran
parte radioattivo (Asimov non dice direttamente il perché
lo fosse, ma era facile immaginarlo negli anni 50, i primi dell'Era
Atomica.) dove è pericoloso muoversi in superficie ed i
suoi pochi abitanti sono insicuri e desiderosi di andarsene, ma
alcuni, un po' stranamente, ancora pensano che sia stata la culla
dell'umanità
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