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An den Mond (Lieder D. 193 e D. 468)
Franz Peter Schubert

(Vienna31 gennaio 1797 – 19 novembre 1828)

Liriche di Ludwig Heinrich Christoph Hölty (1748-1776)

An den Mond

Geuß, lieber Mond, geuß deine Silberflimmer
Durch dieses Buchengrün,
Wo Phantasien und Traumgestalten
Immer vor mir vorüberfliehn!

Enthülle dich, daß ich die Stätte finde,
Wo oft mein Mädchen saß,
Und oft, im Wehn des Buchbaums und der Linde,
Der goldnen Stadt vergaß.

Enthülle dich, daß ich des Strauchs mich freue,
Der Kühlung ihr gerauscht,
Und einen Kranz auf jeden Anger streue,
Wo sie den Bach belauscht.

Dann, lieber Mond, dann nimm den Schleier wieder,
Und traur um deinen Freund,
Und weine durch den Wolkenflor hernieder,
Wie [ein]1 Verlaßner weint!

An den Mond

Was schauest du so hell und klar
Durch diese Apfelbäume,
Wo einst dein Freund so selig war
Und träumte süße Träume?
Verhülle deinen Silberglanz,
Und schimmre, wie du schimmerst,
Wenn du den frühen Totenkranz
Der jungen Braut beflimmerst!

Du blickst umsonst so hell und klar
In diese Laube nieder;
Nie findest du das frohe Paar
In ihrem Schatten wieder!
Ein schwarzes, feindliches Geschick
Entriß mir meine Schöne!
Kein Seufzer zaubert sie zurück
Und keine Sehnsuchsträne!

O wandelt sie hinfort einmal
An meine Ruhestelle,
Dann mache flugs mit trübem Strahl
Des Grabes Blumen helle!
Sie setze weinend sich aufs Grab,
Wo Rosen niederhangen,
Und pflücke sich ein Blümchen ab,
Und drück' es an die Wangen.

Alla luna

Versa, cara luna, versa il tuo argento scintillante,
giu' attraverso i verdi faggi,
dove le fantasie e le forme del sogno
fluttuano sempre davanti a me!

Rivelati, possa io trovare il luogo
dove la mia amata sedeva spesso
e spesso dimenticava, nel vento dei faggi e dei tigli
la citta' dorata.

Rivelati, possa io godere dei cespugli
che le sfioravano la freschezza,
e possa porre una corona sopra quel prato
dove lei ascoltava il ruscello.

Poi, cara luna, riprenditi il tuo velo
e piangi il tuo amico
e piangi tra le nuvole
come piange un solitario!

Alla luna

Perche' appari laggiu' cosi' luminosa e chiara,
attraverso questo albero di mele,
dove il tuo amico un tempo era cosi' felice
e sognava dolci sogni?
Vela il tuo splendore argenteo
e brilla come tu brilli
quando lampeggiavi sulla corona del funerale
del tuo giovane amato!

Mi fissavi cosi' luminosa e chiara
attraverso il fogliame;
non ritroverai mai quella felice coppia
nella loro ombra!
Un destino oscuro e ostile
me lo strappo' via
nessun sospiro me lo riportera'
nessuna lacrima struggente.

O se lei fosse qui a camminare
sul luogo del mio riposo
allora subito i suoi pallidi raggi
farebbero risplendere i fiori sulla tomba
Lei siedera' piangendo sulla mia tomba
dove le rose languiscono
e prendera' un piccolo fiore
per premerlo sulla guancia.


Traduzione di Giancarlo Bassi

Segnalazione di Giuseppe Greco


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