Friedrich Wilhelm Herschel nacque ad Hannover nel 1738. Il
padre, un violinista e oboista nella Fanfara della Fanteria locale
diede ai 4 figli i primi rudimenti di educazione musicale prima
di inviarli alla scuola della guarnigione. Nel 1753 entrò
nella Guardia del reggimento di Hannover come violinista e oboista
come suo padre.
Già dalla giovinezza aveva mostrato interesse per la matematica
e le scienze e in particolare per l’astronomia, scienza
che lo avrebbe reso celebre più tardi nel mondo intero.
Quando scoppiò la Guerra dei Sette anni lui e il fratello
furono mandati in Inghilterra . Wilhelm mostrò subito un
grande interesse per i costumi inglesi, interesse che durò
per tutta la vita. Quando tornò in Germania la vita militare
non aveva più alcun fascino per lui e il padre lo fece
esentare dal servizio militare. Tornò quindi in Inghilterra
assieme al fratello (organista e compositore). Dopo vari impieghi
in diverse località sempre in campo musicale, cominciò
a sentirsi attratto dalla scienza, avendo constatato lo stretto
rapporto esistente tra la musica, la matematica e l’astronomia.
Nel 1771, tornò in Germania e al suo ritorno in Inghilterra
portò con sè la sorella Caroline , che aveva un
bella voce e cantò in alcuni dei suoi concerti.
Quando divenne astronomo a tempo pieno, ella divenne sua collaboratrice
e assistente e si rivelò poi una grande astronoma scoprendo
tra il 1786 e il 1797 ben 8 comete.
Il 13 marzo 1781 Herschel scoprì il pianeta che chiamò
Georgium Sidus (la stella di Giorgio) in onore di Giorgio III
che era pure appassionato di astronomia. Il pianeta più
tardi prese il nome di Urano. Quanto a Herschel, divenne presto
una “star”; nel 1782 il re gli concesse uno stipendio
di 200 sterline perchè potesse consacrarsi interamente
all’astronomia e abbandonare la sua carriera musicale. Fu
fatto cavaliere nel 1817 e fu eletto primo presidente della Royal
Astronomical Society nel 1821.
Herschel aveva confidato un giorno al poeta scozzese Thomas Campbell
che il suo sguardo era penetrato più a fondo nelle profondità
dello spazio di quanto avessero fatto gli esseri umani prima di
lui.
Il
più grande di diversi telescopi che egli aveva elaborato
era un “riflettore” gigante provvisto di un tubo di
ferro lungo 40 piedi e quasi 5 piedi di diametro. Caroline ricordò
che numerosi visitatori avevano percorso il tubo a piedi e in
particolare Re Giorgio III, il quale accompagnando l’Arcivescovo
di Canterbury, aveva detto a quest’ultimo : - Venite, Monsignore,
vi mostrerò le vie del cielo”.
Il grande e il piccolo telescopio di Herschel vennero inseriti
come costellazioni (oggi estinte) in alcune mappe celesti. La prima dalll'astronomo austriaco
Hell, la seconda da Flamsteed. (vedi
qui)
Alcune delle sue scoperte, oltre il pianeta Urano:
- nel 1787 Titania e Oberon, satelliti di Urano.
- nel 1789 Mimas e Encelado, satelliti di Saturno.
- nell’opera "On the Construction of the Heavens"
(1785) riuscì a descrivere la struttura tridimensionale
della Via Lattea. Frutto delle sue osservazioni della sfera celeste
furono tre cataloghi contenenti la descrizione di circa 2.500
nebulose, che vennero presentate come i luoghi di nascita delle
galassie.
Ad Herschel spetta infine la scoperta dei raggi infrarossi.
Gli sono stati intitolati il William Herschel Telescope (WHT),
un telescopio inglese situato nelle Isole Canarie e il telescopio
spaziale dell'Agenzia Spaziale Europea, l'Herschel Space Observatory
(HSO) lanciato il 14 maggio 2009.
Sono stati chiamati col suo nome l'asteroide 2000 Herschel e il
più grande cratere su Mimas.
La maggior parte delle composizioni di Herschel risalgono agli
anni tra il 1759 e il 1770: comprendono 24 sinfonie e una dozzina
di concerti per vari strumenti, sonate per clavicembalo e violino
o organo. Le sinfonie (tutte in 3 movimenti) furono composte tra
giugno 1760 e giugno 1764. Nel 1967 gli spartiti furono venduti
dai discendenti al British Museum.
INVITIAMO I VISITATORI A SEGNALARCI ALTRE OPERE MUSICALI ISPIRATE
ALL'ASTRONOMIA O CON RIFERIMENTI ALL'ASTRONAUTICA. LE SEGNALAZIONI
PIÙ INTERESSANTI SARANNO PUBBLICATE CON IL NOME DEL MITTENTE AL
QUALE ANDRANNO I RINGRAZIAMENTI DELLA REDAZIONE.