(Atto II, scena 5)
Enzo
Deh! Non tremar,
siamo in un'isola tutta deserta,
fra mare e cielo, fra cielo e mar.
Vedrem tra poco tramontar la luna.
Quando sarà corcata, all'aura bruna
noi salperem; cogli occhi al firmamento,
coi baci in fronte e colle vele al vento!
(La luna bassa si svolve dalle nuvole;
il suo disco s'asconderà dietro il vascello.)
Enzo e Laura
...La luna discende, discende
ricinta di roride bende,
siccome una sposa all'altar.
E asconde - la spenta - parvenza
nell'onde; con lenta cadenza
la luna è discesa nel mar!
(Atto III, scena 2)
Coro
La gaia canzon
fa l'eco languir,
e l'ilare suon
si muta in sospir.
Con vago miraggio
riflette la luna
l'argenteo suo raggio
sull'ampia laguna
e in quel si sublima
riverbero pio,
poetica rima
creata da Dio. |