Due astronomi, il danese
Peters e il tedesco Wittelsberg, viaggiano per mare fino in Sicilia,
ad Acireale, per costruire una nuova meridiana nel duomo di questa
città. Essi iniziano i lavori necessari per la costruzione
dello strumento che richiede siano eseguite misurazioni scientificamente
rigorose.
Una scena significativa tra le tante: l'astronomo
Peters, coadiuvato da Barbagallo, sacrestano e capomastro, inizia
le prime misurazioni. Guardano ambedue il cielo stellato; una meteora
si accende e poi si spegne. Sembra che Barbadigallo veda veramente
le stelle per la prima volta...
Peters: E
adesso scegliamo una stella... (dopo
aver piazzato il theodolite, punta l'oculare sull'astro prescelto)...ecco
qua, ecco, ecco lì la mia stella...
In questo paese, in aprile, si riconoscono 3 costellazioni: il Bifolco
con la stella Arturo, la Chioma di Berenice con la stella Beta,
e poi il Leone, l'Orsa maggiore, la Lince, i Gemelli, e più
in alto, a destra, i Levrieri.
Barbadigallo:
Che meraviglia, mister! lei sa i nomi di tutte le stelle del cielo!
Peters:
Non
di tutte,
ma di quella che fa al nostro scopo, quella sì.
In
mezzo a un milione di altre, nel perfetto equilibrio delle leggi
che regolano l'Universo.
Si
dirigono alla cupola della chiesa; Peters con un cannocchiale scruta
le stelle; Barbadigallo seduto guarda il cielo, ormai rapito nella
contemplazione.
Barbadigallo:
Che meraviglia! Come si chiama
quella piccola piccola lassù in direzione dell'Etna?
Peters:
Adesso
cercheremo di stabilire il nostro punto a Sud. Il lavoro che non
si comprende rende schiavi!
....
Vengono spostate tegole sul tetto
dell'edificio, e, con mezzi ancora artigianali, utilizzando fili
tesi da un punto all'altro dello spazio, l'astronomo Peters cerca
il punto esatto in cui dovrà essere disegnata e costruita
la meridiana. Wittelsberg non è più con lui, ha
deciso di non prendere parte alla costruzione, trovando poi la
morte in un naufragio. Peters si trova a fare i conti con l'omertà
e la curiosità degli abitanti del paese. La costruzione
della meridiana procede molto lentamente a causa di sospetti e
segreti che avvolgono non solo l' ambiente ecclesiastico, ma anche
le famiglie più in vista.
Una lapide sul pavimento che sembra nascondere un mistero, rigorosamente
taciuto ai fedeli, porta a una conclusione sconcertante: essa
non deve assolutamente essere toccata... si può cambiare
il percorso della meridiana (compromettendone inevitabilmente
la precisione), ma la pietra deve restare al suo posto. Alla fine
il progetto sarà conclusone modo migliore, e i segreti
saranno sepolti per sempre.
Emozionante è il momento dell'inaugurazione
della meridiana, quando il primo raggio di Sole irrompe dal foro
eliotropico.
Nel film è centrale lo scontro inevitabile tra Scienza
e Religione, tra la cultura razionale dello scienzato danese e
l'attaccamento alle tradizioni dell'ambiente in cui si trova ad
operare l'astronomo.
Un discorso a parte riguarda il personaggio
di Barbadigallo, che potrebbe ricordare a molti degli astrofili
il modo con cui sono stati "rapiti" dalla passione per
l'osservazione delle stelle.
L'incontro con l'astronomo è per lui determinante, tanto
da far dire a Peters:
...le stelle
ti sono cadute nell'anima!
Una nota alla fine del film avverte che egli, a forza di arrampicarsi
sui tetti per guardare le stelle, finisce per perdere la ragione.