Sereno
- Bosco di Courton, Luglio 1918
-
Dopo tanta
nebbia
a una
a una
si svelano
le stelle.
Respiro
il fresco
che mi lascia
il colore del cielo.
Mi
riconosco
immagine
passeggera.
Presa in un giro
immortale.
Segnalata
da Gabriele Manzotti
Ultimi cori per la terra promessa
(Il taccuino del vecchio)
16.
Da quella stella all'altra
Si carcera la notte
In turbinante vuota dismisura,
Da quella solitudine di stella
A quella solitudine di stella.
17.
Rilucere inveduto d'abbagliati
Spazi ove immemorabile
Vita passano gli astri
Dal peso pazzi della solitudine.
Segnalata
da Gabriele Manzotti
Silenzio
stellato
1932
E gli alberi e la notte
non si muovono più
Se non da nidi.
Da "Sentimento del tempo"
O notte
1919
Dell'ampia
ansia dell'alba
svelata alberatura.
Dolorosi risvegli.
Foglie, sorelle foglie,
vi ascolto nel lamento.
Autunni,
moribonde dolcezze.
O gioventù,
passata è appena l'ora del distacco.
Cieli alti della gioventù,
libero slancio.
E già sono deserto.
Perso in questa curva malinconia.
Ma la notte sperde le lontananze.
Oceanici silenzi,
astrali nidi d'illusione,
o notte.
da
"Il sentimento del tempo"
La
notte bella
- Devetachi, il 24 agosto 1916
-
Quale
canto s'è levato stanotte
che intesse
di cristallina eco del cuore
le stelle
Quale
festa sorgiva
di cuore a nozze
Sono
stato
uno stagno di buio
Ora
mordo
come un bambino la mammella
lo spazio
Ora
sono ubriaco
d'universo
da L'allegria - Il porto
sepolto
Quale grido
( 1934 )
Nelle
sere destate,
spargendoti sorpresa,
lenta luna, fantasma quotidiano
del triste, estremo sole,
quale grido ridesti?
Luna allusiva, vai turbando incauta
nel bel sonno, la terra,
che allassente sè volta con
delirio
sotto la tua carezza malinconica,
e piange, essendo madre,
che di lui e di sè non resti un giorno
neanche un mantello labile di luna.
Da
Con parole mie, di e con Umberto Broccoli
Forte dei Marmi 30 marzo 2003