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Pon mente al mar, Cratone, or che
'n ciascuna
riva sua dorme l'onda e tace il vento,
e Notte in ciel di cento gemme e cento
ricca spiega la veste azzurra e bruna.
Rimira ignuda e senza nube alcuna
nuotando per lo mobile elemento,
misto e confuso l'un con l'altro argento,
tra le ninfe del ciel danzar la Luna.
Ve' come van per queste piagge e quelle
con scintille scherzando ardenti e chiare,
volte in pesci le stelle, i pesci in stelle.
Sì puro il vago fondo a noi traspare
che fra tanti dirai lampi e facelle:
Ecco in ciel cristallin cangiato il mare.
Segnalazione
di Luca - Lecco
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