Nel
denso buio del cielo
verso plaghe remote,
dove il nostro occhio, e la mente
e il cuore non arrivano,
ti sospendi, radiosa,
nelle chiome infiammate di sole,
per farti ammirare, e il tuo splendore
m'inquieta.
Cupa una certezza
s'aggrappa alla tua scia:
nessuno che stanotte
stringerà tra le ciglia
il tuo chiarore
abbastanza vivrà per rivederti.
Ripasserai, ignara,
su quel ch'io non vedrò,
farfalla di luce danzante
sui gorghi infiniti del tempo.
Segnalata
da Gianluca M.
http://www.bellatrixobservatory.org/poesia.html