E un maestro disse: Parlaci dell'Insegnamento.
E lui disse:
Nessuno
può insegnarvi nulla, se non ciò che in dormiveglia
giace nell'alba della vostra coscienza.
Il maestro che cammina all'ombra del tempio, tra discepoli, non
dà la sua scienza, ma il suo amore e la sua fede.
E se egli è saggio non vi invita ad entrare nella casa
della sua scienza, ma vi conduce alla soglia della vostra mente.
L'astronomo può dirvi ciò che sa degli spazi, ma
non può darvi la propria conoscenza.
Il musico può darvi la melodia che è nell'aria,
ma non può darvi il suono fissato nell'orecchio, né
l'eco della voce.
E il matematico potrà descrivervi ragioni di pesi e misure,
ma colà non vi potrà guidare.
Giacché la visione di un uomo non impresta le sue ali a
un altro uomo.
E come Dio vi conosce da soli, così tra voi ognuno deve
essere solo a conoscere Dio, e da solo comprenderà la terra.
E un astronomo disse: Maestro Parlaci del Tempo.
E lui rispose:
Vorreste misurare il tempo, l'incommensurabile e l'immenso.
Vorreste regolare il vostro comportamento e dirigere il corso
del vostro spirito secondo le ore e le stagioni.
Del tempo vorreste fare un fiume per sostate presso la sua riva
e guardarlo fluire.Ma l'eterno che è in voi sa che la vita
è senza tempo.
E sa che l'oggi non è che il ricordo di ieri, e il domani
il sogno di oggi.E ciò che in voi è canto e contemplazione
dimora quieto entro i confini di quel primo attimo in cui le stelle
furono disseminate nello spazio.Chi di voi non sente che la sua
forza d'amore è sconfinata?
E chi non sente che questo autentico amore, benché sconfinato,
è racchiuso nel centro del proprio essere, e non passa
da pensiero d'amore a pensiero d'amore, né da atto d'amore
ad atto d'amore?E non è forse il tempo, così come
l'amore, indiviso e immoto?
Ma se col pensiero volete misurare il tempo in stagioni, fate
che ogni stagione racchiuda tutte le altre
E che il presente abbracci il passato con il ricordo, e il futuro
con l'attesa.
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