Cognizioni
Codice
da Vinci
La stella a cinque
punte
Dan Brown
Anche l'indice sinistro di Saunìère era
insanguinato; a quanto pareva, era stato tuffato nella
ferita per creare l'aspetto più sconvolgente del
suo macabro letto di morte: servendosi del proprio sangue
come inchiostro e usando come carta il proprio addome
nudo, Saunière aveva disegnato sulla propria carne
un semplice simbolo, cinque linee rette che si incrociavano
in modo da formare una stella a cinque punte.
"Il pentacolo."
La stella di sangue, con al centro l'ombelico di Saunière,
dava al suo corpo una sorta di aria vampiresca o negromantica.
La foto che gli era stata mostrata era già abbastanza
raccapricciante, ma adesso, osservando con ì propri
occhi la scena, Langdon provava una crescente inquietudine.
"E se l'è fatto da sé."
"Signor Langdon?" chiese Fache, fissandolo.
"È un pentacolo" rispose lo studioso.
La sua voce suonava più bassa del voluto, in quello
spazio immenso. "Uno dei più antichi simboli
al mondo. Già in uso quattromila anni prima di
Cristo."
"E che cosa significa?"
Langdon aveva sempre qualche esitazione a rispondere a
quella domanda. Spiegare a qualcuno il "significato"
di un simbolo era come spiegargli ciò che doveva
provare ascoltando un brano musicale: era una sensazione
che mutava da persona a persona. Un cappuccio bianco con
i buchi per gli occhi, negli Stati Uniti faceva pensare
al Ku Klux Klan ed evocava immagini di odio e di razzismo,
ma in Spagna richiamava immagini di fede religiosa.
"I simboli hanno significati diversi a seconda della
loro collocazione" disse Langdon. "Principalmente,
il pentacolo è un simbolo religioso pagano."
Fache annuì. "Adorazione del diavolo."
"No" lo corresse Langdon, pentendosi di non
avere scelto termini più chiari.
Oggigiomo, il termine "pagano" era diventato
quasi sinonimo di "adoratore del diavolo" ma
si trattava di un grosso equivoco. La parola derivava
dal latino paganus, che significava "abitante della
campagna". I "pagani" erano i contadini
del culto della natura. Di fatto, così forte era
l'avversione della Chiesa verso coloro che abitavano nelle
viìke rurali, che anche il termine innocuo per
definire un abitante di un villaggio -"villano"
- aveva finito per assumere un carattere negativo.
"Il pentacolo" spiegò Langdon "è
un simbolo precristiano legato al culto della natura.
Gli antichi vedevano il mondo diviso in due metà,
maschile e femminile. I loro dèi e le loro dee
cercavano di mantenere un equilibrio dei poteri, yin e
yang. Quando il principio maschile e quello femminile
erano in equilibrio, nel mondo regnava l'armonia. Quando
erano squilibrati, vi regnava il caos." Langdon indicò
lo stomaco di Saunière. "Questo pentacolo
rappresenta la metà femminile di tutte le cose,
un concetto religioso che gli storici delle religioni
chiamano il "femminino sacro" o la "dea
divina". Saunière sapeva queste cose meglio
di chiunque altro."
"Saunière si è tracciato sullo stomaco
un simbolo divino femminile?"
Langdon dovette ammettere che la cosa era strana. "Nelle
sue interpretazioni più specifiche, il pentacolo
simboleggia Venere, la dea della bellezza femminile
e dell'amore sessuale."
Fache lanciò un'occhiata all'uomo nudo ed emise
un brontolio.
"Le religioni antiche erano basate sull'ordine divino
della natura. La dea Venere e il pianeta Venere
erano una cosa sola ed erano identici. La dea aveva un
posto nel cielo notturno ed era nota con vari nomi: Venere,
la Stella dell'Est, Ishtar, Astarte. Tutti possenti concetti
femminili legati alla Natura e alla Madre Terra."
A quel punto, Fache pareva ancora più preoccupato,
come se in qualche modo preferisse l'idea del culto del
diavolo.
Langdon decise di non dilungarsi sulla più stupefacente
proprietà del pentacolo, l'origine "grafica"
del suo legame con Venere. Da giovane studente di astronomia,
Langdon aveva appreso con stupore che il pianeta Venere
tracciava un pentacolo perfetto sull'eclittica ogni otto
anni. Gli antichi che avevano osservato quel fenomeno
erano rimasti talmente stupefatti che Venere e il suo
pentacolo erano divenuti i simboli della perfezione, della
bellezza e degli aspetti ciclici dell'amore sessuale.
Come tributo alla magia di Venere, i greci avevano fatto
ricorso al suo ciclo di otto anni per organizzare i giochi
olimpici. Oggi poche persone sapevano che la ricorrenza,
ogni quattro anni, delle moderne Olimpiadi seguiva ancora
un mezzo ciclo di Venere. E un numero ancora minore di
persone sapeva che la stella a cinque punte stava quasi
per diventare il simbolo ufficiale delle Olimpiadi, ma
era stato scartato all'ultimo momento: le cinque punte
erano state trasformate in cinque anelli che si incrociavano,
per esprimere meglio lo spirito olimpionico dì
globalità e di armonia.
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LA STELLA A CINQUE PUNTE (e il pianeta Venere)
Se si riportano lungo le orbite di Venere e della Terra
le posizioni in cui si verificano le congiunzioni
inferiori tra i due pianeti, come nella figura qui
sotto, emerge un disegno pentagonale: una "stella a
cinque punte" sui cui vertici i pianeti si dispongono
al trascorrere di ogni periodo sinodico (1,6 anni). La posizione
di una nuova congiunzione si trova 3/5 dell'orbita oltre
quella della precedente. Dopo cinque periodi sinodici, cioè
8 anni, la congiunzione si ripete nello stesso punto. Questo
indica che la visibilità di Venere in cielo segue
cicli di 8 anni e, in particolare, questo ritmo influenza
la cadenza dei transiti.
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Segnalazione di Paolo Volpini
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