I
C R A
International
Center for Relativistic
Astrophysics |
Unione
Astrofili
Italiani
|
GUIDA AL CONCORSO " UNA STELLA SUL DIPLOMA".
IMPORTANTE: il termine per la consegna
degli elaborati è stato prorograto al 31
luglio 2005 e la premiazione avverrà durante
il Congresso UAI di La Spezia
(15
- 18 settembre 2005)
Argomenti:
La fase finale dell'evoluzione stellare si presenta
al termine di una continua contrazione della parte
centrale di una stella, nella quale, in fasi successive,
si passa dalla fusione dell'idrogeno, dell'elio,
del carbonio, del neon, dell'ossigeno, del silicio
per finire a quella del ferro. Esaurito il combustibile
nucleare, la stella non può più esercitare
le enormi pressioni termiche che bilanciano la spinta
gravitazionale. Allora la struttura della stella
è caratterizzata da una instabilità
che causa il collasso gravitazionale.
Nane bianche
Quando inizia la compressione, la pressione interna
di una stella è data dalle forze caratteristiche
dello stato solido; ma ad una certa densità
la ionizzazione della materia può considerarsi
totale, si ha un sistema di nuclei fissati in un
reticolo cristallino dalle rispettive repulsioni
elettrostatiche, immerso in un gas di elettroni.
A queste densità si ha una nana bianca. Esiste
una massa critica al di sopra della quale questa
pressione non sostiene più la massa, e la
stella non è stabile: è il limite
di Chandrasekar di 1.44 masse solari.
Stelle di neutroni
Quando la pressione di Fermi, dovuta al principio
di esclusione che si applica ai fermioni (in onore
di Fermi che ne ha studiato la statistica), non
è più sufficiente a sostenere la spinta
gravitazionale, la stella si contrae ulteriormente
così da dare origine alla neutronizzazione:
gli elettroni vengono catturati dai protoni dando
così luogo ad un neutrone (più un
neutrino), tale processo si chiama beta inverso.
A queste densità elevate si hanno le stelle
di neutroni, formate prevalentemente da neutroni.
La loro pressione degenere (cioè come se
la temperatura fosse lo zero assoluto) è
dovuta ancora al principio di esclusione, ed è
maggiore di quella degli elettroni, perciò
riesce a sostenere masse fino a 3.2 masse solari.
Quando la massa supera questo limite, il collasso
è inevitabile, ed accade in un tempo abbastanza
breve, il tempo di free fall, o caduta libera, dando
luogo a:
-
buchi neri statici, attorno ai quali si crea
una regione chiamata orizzonte degli eventi. A questo
argomento sono legati anche i temi relativi alla
termodinamica dei buchi neri e al c.d. processo
di Hawking. Un corpo in orbita stretta attorno ad
un buco nero statico, o di Schwarzschild, subisce
una forte precessione del perielio, già osservata
nel caso di Mercurio che è il pianeta che
orbita più vicino alla sorgente del campo
di Schwarzschild del Sole.
- buchi neri rotanti o di Kerr, determinano
anche la precessione di Lense-Thirring nelle orbite
vicine dei corpi. Questa precessione ha una entità
molto più ridotta di quella del perielio,
ed è oggetto particolare delle misure del
Satellite Gravity Probe B della NASA, sul cui sito
si trovano molte informazioni ed esemplificazioni
in merito.Una
delle teorie sui:
- buchi neri carichi o di Kerr Newman, si
basa sull'ipotesi che questi oggetti siano i progenitori
dei gamma-ray bursts, le più grandi esplosioni
dell'Universo.
La caratteristica che li rende unici e` l'enorme
quantita` di energia emessa sotto forma di radiazione
elettromagnetica: in circa un secondo emettono la
stessa quantita' di energia emessa da tutte le stelle
visibili di tutto l'universo in un secondo. Tale
energia e` ben superiore a quella rilasciata dalle
supernovae di circa un milione di volte.
Se si disponesse di un buco nero carico, il campo
elettrico sarebbe così intenso da provocare
una scarica che potrebbe rilasciare quasi stantaneamente
l'equivalente di energia di qualche massa solare.
Fino a qualche anno fa non si conosceva la reale
distanza di questi oggetti; grazie al satellite
italo-olandese BeppoSAX nel 1997 si e` misurata
per la prima volta la distanza. Attualmente le misure
di distanza si concentrano attorno ad un valore
di circa un miliardo di anni luce, quindi l'energia
che ci arriva oggi e` stata emessa da questi oggetti
un miliardo di anni fa ed ha viaggiato fino a noi
muovendosi alla velocita` della luce. Per confronto
la stella piu` vicina a noi dopo il sole e` Proxima
centauri (circa 4 anni luce).
Una nuova rivoluzione e` attesa dalle misurazioni
che effettuera` Swift, un satellite americano, ma
con un notevole contributo italiano, il cui lancio
e` avvenuto il 17 Novembre 2004!
La relatività generale nel risolvere le equazioni
di campo per tutto l'Universo ha posto per la prima
volta all'attenzione dell'uomo la Cosmologia fisica
come scienza dotata di un suo proprio oggetto: l'Universo,
che si comporta nella sua globalità secondo
ben precise leggi. I problemi sulla curvatura dell'Universo,
determinata dalla sua stessa massa ed energia, e
l'inevitabile espansione della metrica senza far
uso di costante cosmologica ha trovato conferme
osservative prima nella legge di Hubble (1929),
e poi nella scoperta della radiazione di fondo cosmico
a microonde (1965). Oltre la fase iniziale dell'Universo
inflazionario, nella teoria dell'Universo abbiamo
due grandi ere:
- l'era della radiazione, in cui l'espansione
è alla velocità della luce, e luce
e materia si muovono insieme per l'elevata densità
dell'Universo e l'efficienza dello scattering Thomson;
la radiazione ha la sua equazione di stato che va
con la quarta potenza della temperatura; e
- l'era della materia, quando ridottasi la
densità globale la radiazione si disaccoppia
dalla materia, che resta per effetto della sua equazione
di stato l'unica componente ad influenzare l'evoluzione
del parametro di scala dell'Universo.
La materia oscura, che non interagisce significativamente
né con la materia né con la radiazione,
segue e determina la curvatura dello spazio, e le
regioni attorno a cui la materia si addensa a formare
le prime strutture a larga scala dell'Universo.
Se prevale la materia oscura calda ci si aspetta
strutture a larga scala dell'ordine di grandezza
dei super ammassi di galassie, mentre se prevale
la cd materia oscura fredda ci attendiamo protostrutture
delle dimensioni degli ammassi stellari galattici.
I dati osservativi dallo spazio e da pallone stanno
gradualmente completando il panorama teorico sull'Universo
ed i suoi parametri.
Le supernovae sembrano anche indicare un'espansione
in accelerazione, come se ci fosse anche una costante
cosmologica, energia del vuoto, in un primo momento
rifiutata da Einstein come un errore.
LINK
UTILI:
GP-B
http://einstein.stanford.edu/
Bando Concorso Una stella sul diploma
http://astrocultura.uai.it/tesi/bando_uai_icra.htm
Bibliografia
utile sulla relatività
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