di
Dennis Kawaharada
Traduzione: Daniele Cossu
Introduzione
Prima dell'invenzione della bussola, del sestante e dell'orologio
o - più recentemente - del sistema di navigazione satellitare
GPS, i polinesiani navigavano in oceano aperto senza strumenti,
attraverso l'attenta osservazione dei segni della natura.
Il navigatore Nainoa Thompson della Polynesian Voyaging
Society, dopo averne appreso le tecniche da Mau Piailug,
un maestro navigatore di Satawal in Micronesia, ci spiega
come una "bussola stellare" può essere utilizzata per dare
la direzione senza l'ausilio di altri strumenti.
"La bussola stellare è lo schema mentale di base per la
navigazione. Noi abitanti delle Hawai'i diamo il nome
alle case delle stelle: i luoghi dell'oceano da cui esse
provengono, e quelli ove tornano ad immergersi. Se sai
identificare le stelle, e se ricordi da dove salgono e
scendono, saprai trovare la giusta direzione. La bussola
stellare serve anche per leggere il percorso di volo degli
uccelli e la direzione delle onde. Serve a ogni cosa.
E' una costruzione mentale che aiuta a memorizzare ciò
che è necessario sapere.
"Come facciamo a conoscere la direzione da prendere? Facciamo
il miglior uso possibile degli indizi di cui disponiamo.
Ci serviamo del sole quando è basso all'orizzonte. Mau dà
un nome diverso a seconda di quanto il sole sia largo, e
per i diversi "colori" del suo percorso sull'acqua. Quando
il sole è basso, il percorso è stretto. Quando il sole è
alto si fa sempre più largo. Quando il sole arriva troppo
in alto non puoi sapere dove sia sorto. Dovrai passare ad
altri indizi.
"L'alba è la parte più importante della giornata. All'alba
inizi col guardare alla forma dell'oceano: il carattere
del mare. Memorizzi da dove arriva il vento. Il vento fa
rigonfiare l'acqua. Determini la direzione dei rigonfiamenti,
e quando il sole si fa troppo alto, dirigi la navigazione
in base a quelli. Al tramonto ripetiamo le stesse osservazioni.
Il sole scende, e tu guardi alla forma delle onde. Il vento
è cambiato? Il pattern dei rigonfiamenti è cambiato? Di
notte usiamo le stelle. Ne conosciamo circa 220 per nome.
Di esse sappiamo quando salgono e quando scendono.
"Quando tornai dal mio primo viaggio come studente navigatore
da Tahiti alle Hawaii, la notte prima che partisse per tornare
a casa Mau mi chiamò nella sua stanza e mi disse: "Sono
molto fiero del mio studente. Hai fatto bene per te e per
la tua gente". Era molto contento di tornare a casa. Disse:
"Tutto ciò che hai bisogno di vedere è nell'oceano. Ma ti
ci vorranno venti anni e più per vederlo". Mi disse questo
dopo che avevo appena navigato settemila miglia.
"Quando è nuvoloso e non puoi usare il sole o le stelle,
tutto ciò che puoi fare è affidarti alle onde dell'oceano.
Ecco perché mi disse: "Se sai leggere l'oceano, non ti perderai
mai". Uno dei problemi è che quando il cielo diventa nero
di notte, sotto grosse nuvole, non puoi vedere i rigonfiamenti
dell'acqua. Non riesci neanche a vedere la prua della canoa.
Ed è proprio qui che si vede l'esperienza di quelli come
Mau. Può trovarsi sotto il bordo della canoa, stando sdraiato,
e sentire semplicemente i diversi pattern dei rigonfiamenti
muoversi sotto di essa e conoscere la direzione della canoa.
Io non ci riesco. Penso che lo abbia imparato quando da
bambino andava per mare con il nonno.
"La Croce del Sud viaggia attraverso il cielo in un arco
ogni notte sempre più basso. Quando ti trovi alla latitudine
delle Hawai'i, la distanza fra la stella superiore (Gacrux)
e quella inferiore (Acrux) è la stessa che dalla stella
inferiore all'orizzonte. Ciò avviene soltanto alla latitudine
delle Hawai'i. Se ti trovi a Nuky Hiva, a 9° S, la distanza
tra la stella inferiore della Croce del Sud e l'orizzonte
è circa nove volte la distanza fra le due stelle"
Il sole
Il sole è la guida principale per il navigatore senza strumenti.
Due volte al giorno, all'alba e al tramonto, fornisce un
punto direzionale al viaggiatore, dato che sorge a est e
tramonta ad ovest. L'esatta direzione cambia nel corso dell'anno.
Poiché la Terra, inclinata di 23,5°, orbita attorno al sole,
il sole appare muoversi nel cielo contro lo sfondo delle
stelle lungo un percorso curvilineo chiamato l'eclittica,
attraverso una serie di 12 costellazioni chiamate lo zodiaco.
Agli equinozi di primavera e d'autunno (21 marzo e 23 settembre)
il sole appare trovarsi sull'equatore celeste: sorge a est
e tramonta a ovest.
Durante l'estate, il sole è a nord dell'equatore celeste:
sorge più a nord del punto est e tramonta più a nord del
punto ovest; al solstizio d'estate (21 giugno) il sole sorge
23,5° più a nord del punto est ('Aina Ko'olau, o Est-Sud-Est
(ESE)) e tramonta 23,5° più a nord del punto ovest ('Aina
Ho'olua, o Ovest-Nord-Ovest (ONO)).
Durante l'inverno, il sole è a sud dell'equatore celeste:
sorge più a sud del punto est e tramonta più a sud del punto
ovest; al solstizio d'inverno (22 dicembre) il sole sorge
23,5° più a sud del punto est ('Aina Malanai, o ESE) e tramonta
23,5° più a sud del punto ovest ('Aina Kona, o OSO).
Per mantenere
la rotta, il navigatore allinea il sorgere o il tramontare
del sole con dei segni sui bordi della canoa. Ci sono
8 segni per lato, ciascuno accoppiato con un singolo punto
sulla poppa della canoa, in modo da dare l'orientamento
in due direzioni. In tutto vi sono perciò 32 indicatori
che corrispondono alle 32 case direzionali della
bussola stellare hawaiiana.
Le
stelle
Come il sole, gran parte delle stelle sorgono in particolari
direzioni sull'orizzonte est, viaggiano attraverso il
cielo e tramontano in particolari direzioni sull'orizzonte
ovest. La casa direzionale nella quale una stella sorge
sulla bussola stellare ha lo stesso nome della casa in
cui tramonta. Ad esempio, una stella che sorge in 'Aina
del quadrante Ko'olau (ENE), tramonta in 'Aina del quadrante
Ho'olua (ONO). Il punto direzionale nel quale una stella
tramonta si trova alla stessa distanza angolare (declinazione)
e nella stessa direzione (ad esempio nord, o sud) dal
punto ovest di quella in cui la casa è sorta da est. Ad
esempio, all'equatore, Hokulei (Capella) sorge a 46° N
ad est in Manu Ko'olau (NE) e tramonta a 46° N ad ovest
in Manu Ho'olua (NO).
Il navigatore
mantiene la rotta orientando la canoa in base ai punti
di alba e tramonto. Ad esempio, quando il navigatore con
un vento favorevole vuole andare verso Manu Malanai (SE),
punta la prua verso la stella. Se in quel momento non
c'è nessuna stella che sorge o tramonta nel punto verso
il quale si dirige, il navigatore può orientare la canoa
servendosi di una stella che sta sorgendo o tramontando
in un qualunque altro punto dell'orizzonte, fin quando
conosce la sua direzione. Mantiene la stella sull'indicatore
che condurrà la canoa nella direzione desiderata.
Poiché il
vento può spingere la canoa a destra o a sinistra rispetto
alla direzione apparente, il navigatore corregge il timone
per questo spostamento laterale, chiamato deriva. E siccome
con il passare della notte le stelle sorgono e tramontano,
muovendosi di circa un grado sulla sfera celeste ogni
quattro minuti, il navigatore si serve di quante più stelle
possibile traendone indizi per mantenere la direzione.
Se la stella è sopra l'orizzonte, il navigatore immagina
una linea che la congiunge al punto in cui la stella sorge
o tramonta. Gli angoli corrispondenti cambiano a seconda
della latitudine. Soltanto all'equatore le stelle appaiono
sorgere perpendicolarmente rispetto all'orizzonte. In Hawai'i,
a 20°N, le stelle sorgono e tramontano con un angolo di
20°, procedendo verso Sud. A Tahiti, a 17°S, procedono invece
verso Nord. In altre parole, l'angolo con il quale le stelle
sorgono e tramontano è pari alla latitudine dell'osservatore.
I percorsi delle stelle conducono a Sud nell'emisfero settentrionale
e a Nord in quello meridionale.
Come il navigatore passa da nord a sud dell'equatore, i
punti di alba e tramonto cominceranno a spostarsi verso
nord per le stelle a nord dei punti est e ovest, e a sud
per le stelle a sud dei punti est e ovest. Lo spostamento
sarà più piccolo per le stelle vicine all'equatore celeste,
e più grande per le stelle verso i poli celesti nord e sud.
Tale spostamento è dovuta al cambiamento dell'angolo della
superficie curva della terra dal quale l'osservatore vede
il cielo).
Quando il navigatore si muove verso i poli, gli angoli ai
quali le stelle sorgono e tramontano si inclineranno sempre
di più verso l'orizzonte, fino a che, ai poli, le stelle
non sorgeranno o tramonteranno, ma si muoveranno attorno
all'osservatore sempre alla stessa altezza. Al polo nord,
solo la metà settentrionale della sfera celeste è visibile.
Al polo sud soltanto la metà meridionale.
Durante un viaggio, le stelle possono essere disponibili
per la navigazione soltanto per il 20% circa del tempo:
la luce del giorno e la copertura nuvolosa di notte le nascondono
al navigatore per l'80% del tempo.
Puntatori Nord e Sud
Coppie di stelle che attraversano il meridiano nello stesso
momento sono orientate a nord e a sud. Il meridiano è quella
linea immaginaria che va da nord a sud passando per lo zenith,
ed è perpendicolare all'orizzonte. Le stelle si muovono
nel cielo da est a ovest e passano per il meridiano nel
punto centrale del loro viaggio da un orizzonte all'altro.
Coppie al meridiano, o puntatori, nel cielo nord puntano
verso nord; coppie nel cielo meridionale puntano verso sud.
Ad esempio, le stelle superiore e inferiore della Croce
del Sud, una coppia al meridiano, puntano a sud quando la
croce è diritta.
Puntatori del meridiano al polo nord celeste
Alpheratz (00h 8.4m) + Polo'ula / Caph (00h 9.2m)
Alpha Trianguli (01h 53.1 m) + Segin (01h 54.4m)
Theta Aurigae (05h 59.7m) + Menkalinan (05h 59.5m)
Puana / Procyon (07h 39.3m) + Nanamua / Castor (07h 34.6
m) & Nanahope / Pollux (07h 45.3 m)
Hikulua / Merak (11h 1.8 m) + Hikukahi / Dubhe (11h 3.7m)
Cor Caroli (12h 56m) + Hikulima / Alioth (12h 54m)
Ed Asich (15h 24.9m) + Pherkad (15h 20.7m)
Gienah (20h 46.2m) + Pira'etea / Deneb (20h 41.4m)
Markab (23h 2.8m) + Scheat (23h 3.8m)
Puntatori del meridiano al polo sud celeste Mirzim
(06h 27.7m) + Ke Ali'i o Kona i ka Lewa / Canopus (06h 23.9m)
Suhail (09h 08m) + Star in the False Cross (09h 11m)
Divisori della Croce: Mu Velorum (10h 46.8m) + Unnamed star
cluster (10h 46.3m)
Hanaiakamalama / Croce del Sud: Kaulia / Gacrux (12h 31.2m)
+ Ka Mole Honua / Acrux (12h 26.6m)
Menkent (14h 6.7m) + Mailemua / Beta Centauri (14h 3.8m)
Alpha Lupi (14h 41.9m) + Mailehope / Alpha Centauri (14h
39.6m)
Stelle superiori in Kamakau / Scorpio: Dschubba (16h 0.3m)
+ Pi Scorpii (15h 58.8m)
Stelle centrali in Kamakau / Scorpio: Epsilon Scorpii (16h
50.2m) + Mu2 Scorpii (16h 52.3m) + Zeta Scorpii (16h 54.6m)
Stelle inferiori in Kamakau: Kamaka / Shaula (17h 33.6m)
+ Sargas (17h 37.3m)
La Luna
Come il sole, la luna viaggia lungo il percorso dell'eclittica.
Tuttavia, completa il suo ciclo in 29 giorni e mezzo - il
tempo che impiega a orbitare attorno alla Terra. La luna
sorge circa 48 minuti più tardi ogni notte, in un punto
diverso dell'orizzonte orientale rispetto a quello della
notte precedente. Il punto in cui sorge si muove avanti
e indietro tra i punti 'Aina Ko'olau (ENE) e 'Aina Malanai
(ESE) durante la sua orbita di 29,5 giorni. Il punto in
cui tramonta oscilla invece tra 'Aina Ho'olua (ONO) e 'Aina
Kona (OSO). Mentre cambia la sua posizione in relazione
al sole e alla Terra, passa attraverso 29 o 30 fasi.
Il Mese Lunare hawaiiano
Nel calendario tradizionale hawaiiano, il mese lunare era
determinato dai cicli di 29,5 giorni di mahina, la luna,
ed il trascorrere dei giorni era segnato dalle fasi lunari.
I 30 giorni approssimativi del ciclo lunare erano divisi
in tre periodi di dieci giorni (anahulu). La prima decade
era chiamata ho'onui, o "che diventa più grande":
1. Hilo ("evanescente"; come in puahilo, "debole, sfuggente").
2. Hoaka ("crescente"; "l'arco sopra la porta"; Handy e
Handy sostengono che il nome vuol dire "luce debole" o "che
proietta un'ombra").
3-4-5-6. Kukahi, Kulua, Kukolu, Kupau (letteralmente: Primo,
Secondo, Terzo e Ultimo Ku).
7-8-9-10. 'Olekukahi, 'Olekulua, 'Olekukolu, 'Olekupau (letteralmente:
Primo, Secondo, Terzo e Ultimo 'Oleku. 'Olekulua era il
primo quarto di luna. I nomi per i giorni 7-10 corrispondono
ai nomi per i giorni 21-24 dell'ultimo quarto. I giorni
7-10 segnano la transizione da meno di metà a più di metà
luna illuminata).
Il secondo periodo di 10 giorni era chiamato poepoe, "rotondo",
o "pieno", quando la luna appare piena e rotonda. Le notti
della luna luminosa - probabilmente Akua, Hoku e Mahe-a-lani
- erano chiamate anche "na po mahina konane"; konane vuol
dire "luce brillante della luna":
11. Huna ("nascondersi"; quando la luna nasconde i suoi
"corni" e appare più arrotondata)
12. Mohalu (spiegarsi come un fiore, fiorire)
13. Hua (frutto, uovo)
14. Akua (dio; la prima notte di plenitudine)
15. Hoku (la seconda notte di plenitudine; se la luna è
ancora fuori al sorgere del sole, è chiamata Hoku ili, "luna
lasciata indietro"; se è appena tramontata prima del sorgere
del sole, è chiamata Hoku palemo, "luna affondata")
16. Mahe-a-lani (la terza notte di plenitudine; "mahea"
vuol dire "nebbiosa, come la luce lunare")
17. Kulua (E.S. Craighill Handy, con Mary Kawena Pukui,
dà a questo giorno il nome di "Kulu," che potrebbe significare
"cadere, gocciare" oppure "passare come il tempo")
18-19-20. La'aukukahi; La'aukulua; La'aukupau (letteralmente,
Prima, Seconda e Ultima La'auku; in questa sequenza i corni
appuntiti della luna compaiono di nuovo)
La terza decade era chiamata 'emi, "che diminuisce", "calante".
La luna comincia a perdere la propria luce. All'ultimo quarto
la luna sorfe attorno a mezzanotte e tramonta attorno a
mezzogiorno. Muku, la luna nuova, è invisibile tra la Terra
e il Sole.
21-22-23. 'Olekukahi; 'Olekulua; 'Olekupau (letteralmente:
prima, seconda e ultima 'Oleku; 'Olekulua era l'ultimo quarto.
I nomi dei giorni 21-23 corrispondono ai nomi dei 7-10 giorni
della luna al primo quarto, e segnano la transizione da
più di metà a meno di metà di luna illuminata)
24-25-26. Kaloakukahi; Kaloakulua; Kaloapau (letteralmente:
Prima, Seconda e Ultima Kaloaku)
27. Kane
28. Lono
29. Mauli (fantasma, spirito; Malo: "che sparisce"; Kepelino:
"ultimo respiro")
30. Muku ("che si restringe", "che si chiude". La luna nuova,
la fine del ciclo lunare. La luna è davanti al sole).
Determinare i punti in cui la luna sorge e tramonta ogni
notte, in relazione a un altro corpo celeste permette di
usare la luna per la navigazione, di giorno o di notte.
La linea di separazione fra luce e ombra nella superficie
lunare è allineata approssimativamente da nord a sud, poiché
la luna si trova a est o ovest dal sole mentre si muovono
nel cielo.
Hoku hele / "Le stelle viaggianti" (i pianeti)
I pianeti ("gli erranti") appaiono con il tempo muoversi
fra le stelle fisse. Da qui, i loro nomi Hawaiiani hoku
hele, "le stelle viaggianti", o hoku 'ae'a, "le stelle erranti".
I punti in cui sorgono e tramontano possono essere determinati
dalle stelle vicine. Possono essere utilizzati per la navigazione
una volta che siano state determinate le loro posizioni.
I nomi hawaiiani dei pianeti visibili sono:
Mercurio: Ukaliali'i ("seguace del capo", il Sole)
Venere: Hokuloa ("stella lunga"), Hokuao ("stella del mattino"),
Hokuahiahi ("stella della sera"), Hokuali'i ("stella come
un capo"), Hokuali'iwahine ("stella come un capo femmina")
Marte: Hoku'ula ("stella rossa"), Holoholopina'au, 'Aukelenuiaiku
("Grande nuotatore viaggiante, figlio di Iku")
Saturno: Makulu ("goccia di nebbia")
Giove: Aohoku ("luce stellare"), 'Iao ("Alba"), Ikaika ("Forte,"
"Potente")
Rigonfiamenti dell'oceano
Durante la parte centrale della giornata o nelle notti nuvolose,
quando i corpi celesti non sono disponibili sull'orizzonte
come indizi per la navigazione, il navigatore usa il vento
e i rigonfiamenti per mantenere la rotta. Comunque, la direzione
del vento e dei rigonfiamenti non può essere determinata
in modo indipendente: occorre riferirsi sempre a corpi celesti,
come il sorgere e il tramontare del sole.
I rigonfiamenti sono onde che hanno viaggiato al di là dei
sistemi di venti o delle tempeste che le hanno generate,
oppure sono onde che persistono dopo che la tempesta che
le ha generate si è dissolta.
I rigonfiamenti sono più regolari e stabili nella direzione,
rispetto alle onde. Le onde, contrapposte ai rigonfiamenti,
sono generate da venti locali e contemporanei. A volte i
rigonfiamenti possono essere sentiti, più che visti, poiché
si appiattiscono attraversando grandi distanze.
Nel Pacifico, gli alisei di nordest generano un rigonfiamento
dalla stessa direzione; gli alisei di sudovest generano
un rigonfiamento da SO, e così via. Tempeste nel Sud Pacifico
durante l'estate hawaiiana generano un rigonfiamento da
Sud; tempeste nel Nord Pacifico durante l'inverno hawaiiano
generano un rigonfiamento da Nord.
I rigonfiamenti si muovono in linea retta da una casa della
bussola stellare alla casa che porta lo stesso nome dal
lato opposto dell'orizzonte, a 180°. Così, un rigonfiamento
dalla direzione di Manu Ko'olau (NE) passerà sotto la canoa
e si dirigerà verso Manu Kona (SE); un rigonfiamento 'Aina
Malanai (ESE) passerà sotto la canoa dirigendosi verso 'Aina
Ho'olua (ONO).
Il navigatore può orientare la canoa verso questi rigonfiamenti.
Ad esempio, se la canoa è diretta verso SE Manu con un rigonfiamento
proveniente da quel punto, la persona al timone manterrà
la canoa diretta esattamente verso il rigonfiamento, che
alza perciò la prua, passa sotto, ed alza la poppa. Se invece
la canoa sta viaggiando verso SO, un rigonfiamento da SE
farà rollare la canoa lateralmente, alzando prima il bordo
a dritta e poi quello a sinistra passando sotto la canoa.
Dopo che il navigatore ha orientato la canoa su un pattern
di rigonfiamenti, si abitua al beccheggio, al rollio o al
movimento a spirale della canoa; quando il movimento cambia
il navigatore sa che la canoa non sta più andando nella
stessa direzione (supponendo che la direzione del rigonfiamento
si mantenga costante). Il movimento si fa più complesso
quando più di un rigonfiamento è in azione; un navigatore
tradizionale esperto come Mau è capace di sentire anche
quattro o cinque rigonfiamenti in contemporanea.
I rigonfiamenti possono cambiare direzione dopo un certo
lasso di tempo perché le tempeste che li generano possono
essere in movimento. In luoghi come i doldrum [aree di bassa
pressione in prossimità dell'equatore dove i venti prevalenti
sono calmi, ndt] il pattern dei rigonfiamenti può essere
confuso con le onde generate da venti locali variabili causati
da squall, raffiche di vento isolate e passeggere. Quando
i mari vengono confusi, la navigazione basata sui rigonfiamenti
oceanici è difficoltosa.
Venti
La direzione del vento può essere utile per mantenere la
rotta - chi si trova al timone semplicemente mantiene il
vento costantemente su uno degli indicatore della canoa.
Comunque, il vento può cambiare direzione durante la giornata
(è meno stabile dei rigonfiamenti), perciò la direzione
del vento va controllata frequentemente in rapporto al sorgere
e al tramontare dei corpi celesti, e agli stessi rigonfiamenti
oceanici.
Punti di riferimento terrestri (landmarks)
Nei viaggi lungocosta, un navigatore può orientarsi con
dei punti di riferimento terrestri (landmarks). Un allineamento
di due punti di riferimento (ad esempio una collina e una
montagna) gli permette di tenere un percorso rettilineo.
Due coppie di landmarks gli permettono di trovare un punto
preciso - come un'area di pesca d'altura - laddove le linee
si incrociano.
Si può anche navigare conoscendo la forma delle barriere
coralline o la topografia sottomarina che può essere vista
dalla superficie. Quando si lascia un'isola per il mare
aperto, il navigatore guarda indietro verso l'isola, allineando
due segnavia per mantenere la direzione desiderata.
Punti di riferimento marini (seamarks)
Nel viaggio del 1992 da Hawai'I a Tahiti, Mau Piailug condivise
con il navigatore Shorty Bertelmann un punto di riferimento
marino (seamark) che ricordava da viaggi precedenti lungo
la stessa rotta: Mau disse a Shorty di cercare un gruppo
di focene; avrebbe indicato che avevano raggiunto un punto
intorno a 9°N sulla rotta per Tahiti. Bertelmann avvistò
le focene proprio a 9°N, confermandogli che si trovava sulla
rotta giusta e rafforzando in lui la fiducia per le tradizioni
della navigazione del Pacifico.
In Micronesia, questi seamarks viventi si chiamano puntatori,
e sono "ritenuti essere associati con particolari popolazioni
locali nelle vicinanze di isole o a metà strada fra le stesse.
Comprendono eventi come: uno squalo che si muove in modo
pigro, un rumoroso uccello solitario, un pescespada che
nuota, e così via. Ciascuno di questi fenomeni ha un suo
nome ed è localizzato all'interno di un particolare percorso
delle stelle dalla sua isola associata. Nel lungo percorso
da Puluwat a Eauripik si dice esservi una fila di balene,
ciascuna situata a un giorno di navigazione direttamente
a sud di un'isola. Ciascuna balena ha una propria caratteristica
distintiva" (Università della Pennsylvania).
Grimble nota che anche i navigatori dell'isola di Gilbert
hanno una tradizione nell'uso di seamarks: "Proprio come
fanno gli europei, [i navigatori] di Gilbert usano dei seamarks
per controllare la loro posizione quotidiana. Questi segnali
in mare aperto consistono in raggruppamenti particolari
di pesci, uccelli, oppure di tronchi alla deriva, o di condizioni
delle onde e del cielo caratteristici di determinate zone
dell'oceano. Centinaia di "betia" (seamarks) si sono stratificati
nella memoria della razza come risultato di un'esperienza
accumulata nel corso di intere generazioni" (Grimble, "Tradizioni
Tungaru 48"). Tali seamarks si trovano lungo le rotte tra
le isole ed indicano al navigatore che si trova in uno specifico
punto del percorso. Ad esempio, lo "sciame delle bestie"
consisteva in uno straordinario numero di squali e indicava
che la canoa si trovava "a un giorno di navigazione sottovento
dalla terraferma".
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