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Fantascienza

Lassù
Un racconto di Donald Allen Wollheim
recensione di Paolo Morini


Donald Allen Wollheim nacque a New York il 1° ottobre 1914.
Iniziò molto presto a scrivere fantascienza e il suo primo racconto, “The Man from Ariel” fu pubblicato nel 1934, quando non aveva ancora compiuto venti anni.

Nel 1938 fu co-fondatore del gruppo di appassionati di fantascienza “The Futurians”.

Dal 1941 diresse le riviste “Cosmic Stories” e “Stirring Science Stories”, prodotte entrambe con un budget minimo.

Dal dopoguerra lavorò presso diversi editori fino a che, nel 1972, fondò la sua casa editrice, la “Donald Allen Wollheim Books”, dalla quale incoraggiò molti scrittori a esplorare soggetti poco convenzionali per la fantascienza.
Nel 1985 lasciò la direzione della casa editrice per motivi di salute, continuando a compilare l’antologia annuale “World’s Best Science Fiction” fino al 1990, anno della sua morte.    
 
“Lassù” fu pubblicato nel 1942 e la voce narrante è quella di un giovane scampato al naufragio della sua nave da carico (causato da un siluro tedesco), che dopo questa brutta esperienza va a trascorrere un periodo di convalescenza presso la fattoria dello zio Ephraim. 
Lo zio Ephraim è decisamente un eccentrico, una specie di macchietta cinematografica: lo troviamo intento a rimettere in sesto un bombardiere della Luftwaffe, atterrato nel suo podere dopo aver bombardato New York.
-         E l’equipaggio ?
-         Gli ho sparato, nessuno può calpestare senza autorizzazione la mia terra!
-         E non ha protestato nessuno per il fatto che ti sei tenuto l’aereo?
-         Qualcuno sì, ma non gli è servito a niente! Lo sceriffo ha tentato di convincermi a consegnare l’aereo al governo. Col cavolo … […] Inoltre ho intenzione di usare personalmente quell’aereo


Il nipote, che sa che lo zio non ha mai pilotato un aereo, gli chiede dove vuole andare, e Ephraim gli comunica che vuole volare fino in cielo, per vedere cosa succede lassù.
Il nipote gli contesta che non si va in cielo in questo modo, che a 30 km di quota non c’è più aria per sostenere un aereo, e inizia un ragionamento scientifico, basato sulle scoperte dell’astronomia, per dimostrargli che è una idea del tutto assurda.
Ma Ephraim è convinto del contrario, anzi, gli astronomi sono un branco di ciarlatani, che insegnano un sacco di bugie.
Lo scopo?
Infinocchiare il pubblico con balordaggini per farsi mantenere dai babbei!
Ogni volta che la gente si chiede a cosa serva sovvenzionare gli osservatori, le sanguisughe si riuniscono e saltano fuori con un nuovo pianeta, oppure allungano l’universo di qualche miliardo di km, o inventano la quarta o la sesta dimensione, per gabbare la brava gente …
E lo zio Ephraim cita a sostegno le ricerche di un certo Charles Fort*, che porta un sacco di prove che gli astronomi ignorano perché non riescono a smentirle.
Il nipote, confuso da questo profluvio di considerazioni parascientifiche, rinuncia a proseguire la discussione.
La sera lo zio si presenta in pesanti abiti da aviatore, si avvia verso l’aereo e prima di partire indica la Stella Polare:
-         Ho sempre pensato che quella stella là, così importante, non è abbastanza limpida e visibile, e ho intenzione di rimediare, in un modo o in un altro.
Con l’aiuto del nipote, Ephraim avvia i motori e, da provetto pilota – nonostante fosse la prima volta che si metteva ai comandi – fa decollare l’aereo e sparisce nell’oscurità, in direzione nord.
Il nipote rimane in attesa del ritorno dello zio, o di sue notizie, ma per giorni e giorni non se ne sa più nulla, fino a che una sera guardando verso la Stella Polare …
 
 
*Charles Hoy Fort (1874-1932) è un personaggio realmente esistito, che esercitò un notevole influsso sugli scrittori di fantascienza, anche se personalmente non ne scrisse mai una sola riga: quello che fece fu di raccogliere sistematicamente tutti i fatti inspiegabili di cui aveva notizia.
I risultati di anni e anni di ricerche furono raccolti in quattro libri “The Book of Damned” (1919), “New Lands” (1923), “Lo!” (1931) e “Wild Talents” (1932).
L’influsso maggiore lo produsse “The Book of Damned”, che riportava alcune delle conclusioni di Fort, fra le quali quella secondo la quale siamo proprietà di esseri extra-umani.
Una Associazione Fortiana fondata nel 1931 esisteva ancora nel 1957, quando si scagliò contro gli scienziati sostenendo che la loro affermazione di aver messo in orbita un satellite era falsa …      

 

 

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