Il raggio
verde è un fenomeno atmosferico e consiste nella
visione di un debole fascio luminoso, verde intenso, che
si forma sulla sommità del disco solare al tramontare
o al sorgere; raramente, esso può sfumare nel blu/indaco.
La durata, osservata dalla latitudine media italiana,
può essere istantanea o, al più, di 2-3
secondi; ciò dipende dalla velocità del
tramonto durante l'anno (la velocità varia anche
per le diverse latitudini, es. ai Poli il Raggio può
durare anche molti minuti). Ad esempio Sir. K.Birkeland
riuscì ad osservare dei raggi dalla durata di alcuni
minuti durante alcune ricerche dall'Isola di Novalia Zemlja
(C.S.I.) e dalla Norvegia durante l'autunno 1988 e la
primavera 1900. L'ammiraglio Byrd, al ritorno da una spedizione
a Little America (lat. 78°N) riportò di aver
osservato un raggio dalla durata straordinaria di 35 minuti.
Questo straordinario fenomeno appartiene alla famiglia
delle fotometeore ed in particolare al sottoinsieme dei
"green flash". Fanno parte di questa famiglia
anche il green segment (formazione di un arco verde molto
sottile sulla sommità del Sole quando il suo disco
è visibile sopra l'orizzonte per una frazione pari
al 30%-40% dello stesso) ed il green rim (il bordo superiore
sfilacciato che si distacca dal disco solare quando questo
è ancora al di sopra dell'orizzonte, in tal casi
il bordo verde si può allargare da 10 primi fino
a 2 gradi!). Si può considerare "Raggio Verde"
solo quel particolare green flash che si forma quando
il disco solare è completamente occultato dall'orizzonte.
Nella letteratura scientifica la prima osservazione descritta
fu pubblicata nel 1852 da P.G. Maggi "Sopra alcune
apparenze del Sole presso l'orizzonte", Atti delle
Adunanze dell'I.R. Istituto Veneto Sci. Lett. Arti. Alla
fine degli anni '50 ci furono le prime fotografie italiane
della Specola Vaticana.
Attualmente la bibliografia più completa su tale
fenomeno è stata stilata dall'astronomo americano
Andrew T. Young e si può visionare su
http://mintaka.sdsu.edu/GF.
The
green flash is an atmospheric phenomenon which can be
seen as a faint green light beam visible on the top of
the Sun's disk at dawn or at sunset. Seldom the green
can fade into blue.
Estimated from the Italian west coast, it can last a very
second up to two-three. Its duration is due to the velocity
of the sunset during the year; it also changes with the
changing of the latitudes. For example: the light beam
can last many minutes in the Poles.
Sir Kristian Birkeland observed long beams from Swalbard
(Norge) and from Novalia Zemalja (C.S.I.) during his researches
about aurora borealis in Autumn 1899 and in Spring 1900.
During a voyage to Little America (lat. 78° north)
the Admiral Byrd observed the duration of a ray up to
35 minutes, which went beyond any forecast.
The first observation described in scientific literature
was "Sopra alcune apparenze del Sole presso l'orizzonte",
by P.G. Maggi in 1852 (Atti delle Adunanze dell'I.R. Istituto
Veneto Sci. Lett. Arti).
In Italy at the end of '50s the green flash was taken
with high profile photos by "Specola Vaticana"
Observatory for the first time. Nowadays the astronomer
Andrew T. Young explains a good study on his Web site:
http://mintaka.sdsu.edu/GF
.
I principali fattori che determinano la visione del fenomeno
sono:
La rifrazione atmosferica: variazione della direzione
di propagazione dei raggi luminosi se attraversano l'atmosfera
terrestre obliquamente; il fenomeno varia col tempo e con
il luogo d'osservazione. La rifrazione è proporzionale
all'aumento della densità dell'aria, quindi, quando
il Sole si avvicina all'orizzonte, la deformazione del suo
disco aumenta progressivamente.
la dispersione: separazione delle componenti spettrali
di una radiazione elettromagnetica (in particolare della
luce visibile); il fenomeno è legato alla variazione
della velocità di propagazione della radiazione in
funzione della frequenza.
La scintillazione: lo scintillio consiste in una
variazione di luminosità apparente di un astro, ciò
è dovuto all'insieme delle turbolenze e delle fluttuazioni
rapide delle celle d'aria, che appartengono al cilindro
di atmosfera interposto tra l'osservatore e l'astro. Le
turbolenze sono la principale causa delle irregolarità
visibili nella prima foto di queste pagine. Le scintillazione
non determina nè un'amplificazione angolare del raggio
verde, nè una diminuzione dell'intensità cromatica.
L'assorbimento selettivo: Alcune particelle, come
l'ossigeno, l'ozono, il vapore acqueo, e la polvere riescono
ad assorbire il rosso favorendo il passaggio dei colori
verde e blu con un effetto è modesto.
Le bande di Chappuis di ozono riescono ad assorbire il colore
arancione migliorando la visibilità dal verde.
La diffusione: la radiazione luminosa visibile, con
corte lunghezze d'onda, decresce d'intensità con
l'aumento della diffusione, quindi le lunghezze d'onda più
corte vengono penalizzate ed il loro flusso si riduce. Essa
non concorre direttamente alla formazione del raggio verde,
se non in quella parte del sistema ottico comparabile per
misura alla zona di Fresnel (per la luce visibile corrisponde
a circa un millimetro visto dalla distanza di 2 metri).
Altri fattori sono le turbolenze causate dai movimenti
casuali dell'atmosfera e dalle correnti a getto, e le forti
inversioni termiche e bariche prossime all'orizzonte.
L'insieme di questi fenomeni introduce un complesso di colorazioni
spurie che diminuiscono la definizione del disco solare
e rendono del tutto inaffidabile la percezione dei colori
reali. Se a questi fattori aggiungessimo un'ottima trasparenza
potremmo ottenere le condizioni ideali per la formazione
del raggio verde; si deduce che una sera buona per il raggio
verde non lo è ugualmente né per la fotografia
planetaria né per il cielo profondo (quest'ultimo
in misura minore per la trasparenza).
La causa fisiologica primaria è dovuta alla sensibilità
nel rosso dei coni nella retina, la quale determina una
visione più chiara del disco solare tale farlo apparire
più verde di come lo sia in realtà. Per approfondimenti
si può visionare una ricerca di Andrew T. Young sul
suo sito (vedi sopra). Esiste tuttavia un ulteriore fattore
che determina il fenomeno, esso non è fisico, ma
consiste in un processo cognitivo: il fenomeno non si verifica,
quindi la pupilla non lo vede, ma il nervo ottico lo ricrea
soggettivamente ed inganna l'osservatore che lo vede solo
perché è suggestionato dal desiderio di vederlo.
The
main causes which determine the sight of the phenomenon
are:
Atmospheric refraction: it is the variation of the
direction of propagation of the light rays which cross the
atmosphere of the Earth. It happens when the phase front
of the Sun light hits the surfaces of the different air
thickness. The phenomenon changes according to the time
and the place you are watching from. The phenomenon proportionally
goes with the rise of air thickness, therefore when the
Sun approaches the horizon the deformation of its disk increases
step by step.
Dispersion: the spectrum of the electromagnetic radiation
(light-wave) is scattered by distinguished atmospheric refraction
according to different wave-length (colour). The phenomenon
follows the changing of the spreading speed of the radiation
through the atmosphere of the Earth according to its wavelength
and this is the reason why the violet rays are pushed down
more than the red ones. The observer can look at the upper
side of Our Star coloured in violet and the lower one shining
red.
Scintillation: the sparkling makes the Sun apparently
change its brilliance. This phenomenon is due to all turbulences
and all fast fluctuations of the air-cells which belong
to the column of the atmosphere between the observer and
the Sun.
Indeed the turbulences are responsible for the irregularities
in flashes, such as the one at the top of the Web page.
The scintillation does not determines an angular amplification
of the green flash, not even it reduces the chromatic bright
of the Sun.
The atmospheric selective absorbition: the spectrum
of the electromagnetic radiation loses its energy when the
light wave hits atmospheric particles which change the energy
into heat.
Some particles, such as oxygen, ozone, humidity and dust
absorbe a little in the red, favouring a bit passage of
the green and the blue. However the selective absorbition
is a small effect because the wave-length region absorbed
is too narrow to effect the colour of green flashes appreciably.
There is a slightly effect from the Chappuis bands of ozone
in the orange part of the spectrum, but it is small in determining
he colour of green fleshes.
Scattering: the light wave radiation, exactly the short
wave-length, can appear less bright according to scattering
increasing due to more and more dense atmosphere strati.
Therefore the shortest wave lengths, the violet and the
blue colour, are reduced and that favours green colour.
Diffraction: diffraction plays no part at all in
green flashes. It occurs only when some part of the optical
system is comparable in size to the first Fresnel zone (for
visible light this is about a millimetre at a distance of
2 meters). However when the phase front of the Sun light
travels near the Earth's surface the light waves are deviated
so the Sun disk changes its shape.
Other reasons are the turbulences, due to the random
atmospheric motions and the high jet-streams, and the strong
temperature inversions and pressure ones next to the horizon
line.
The primarily physiological mechanism is: the bleaching
of the red-sensitive cones in retina, that makes the low
Sun appear greener than it normally would. This is dealt
with in detail in a paper publisher by Andrew T. Young (see
his Web pages).
There could be also a further condition which makes it be
watched, that's not a physical reason, but it is a cognitive
mechanism: the phenomenon doesn't happen, so the observer's
eyes do not see it, but subjectively the mind recreates
it and deceives itself, thinking to watch it only because
it wants to see it.
Uno studio
statistico empirico
Personalmente
abbiamo portato a termine una serie d'osservazioni visuali
e strumentali del fenomeno, nel tentativo di poterlo prevedere
con un margine d'errore minimo e di poter anche predeterminare
il giusto tempo fotografico di esposizione. Le osservazioni
si sono basate su un campione di circa 600 tramonti scelti
in modo casuale fra quelli con cielo limpido. Abbiamo osservato
500 tramonti dal Gennaio 1997 fino ad Ottobre 2000 luogo
sulla costa del litorale tra Civitavecchia (RM) e Tarquinia
(VT) usando un binocolo 20 X 60 ed un telescopio tipo Newton
della Vixen (D: 100mm f/6), usato prevalentemente a 24X
e 48X. Successivamente da Ottobre 2002 a Ottobre 2004 abbiamo
osservato 100 tramonti con un binocolo Zeiss 7 X 50 e con
un Maksutov da 5-inch dai seguenti siti: 30 da Roma, 10
da Sorrento (NA), 40 da Caserta e 10 da Pisa. Durante le
osservazioni sono state esaminate attentamente ed annotate
le condizioni meteorologiche presenti, i colori dell'atmosfera
e del disco solare, le sue deformazioni e le increspature
dell'orizzonte marino.
Tale studio ha portato a considerazioni statistiche empiriche
limitate al solo comprensorio di osservazione. Tali stime
vanno considerate esatte nella misura in cui il campione
rilevato rappresenti l'insieme dei possibili tramonti osservabili
dai siti presi in esame.
Le stime statistiche dicono che tutti i raggi verdi osservabili
sono anticipati dalla formazione di un arco verde, non vale
il viceversa. Ogni anno si possono vedere circa 45-50 raggi
verdi anche per due giorni consecutivi e più del
doppio di archi verdi, concentrati maggiormente nei mesi
di Maggio, Giugno, Settembre ed Ottobre (circa il 60%-70%
dell'intensità annuale). La possibilità di
vedere il fenomeno giornalmente è del 12,3%-13,7%,
si deve considerare inoltre che nell'80% dei casi è
visibile solamente tramite telescopio o binocolo. La possibilità
giornaliera di osservare il raggio verde ad occhio nudo
scende quindi al 2,6%.
E' importante, tuttavia, non sottovalutare l'incidenza del
processo cognitivo sull'osservatore: ciò dipende
dall'esperienza e dalla emotività delle singole persone.
Considerando che mediamente la sua incidenza possa essere
del 20% su un campione opportunamente rappresentativo di
osservatori esperti (come ad esempio un gruppo eterogeneo
di astrofili), si potrebbe dedurre che da 45-50 raggi verdi
osservabili dalla costa centrale italiana annualmente solo
36-40 siano fisicamente validi, quindi dalla "possibilità
di vedere giornalmente il fenomeno" (2,6%) si passa
alla "possibilità della sua effettiva manifestazione
giornaliera" (2%).
Ci si può rendere conto dell'inganno cognitivo solo
se si osserva il fenomeno collegialmente. Un singolo individuo
non ne è consapevole perché è autoingannato,
per questo motivo le osservazioni non sono mai state condotte
in solitudine.
An
outlook on statistical figure
We
have carried out a series of visual and instrumental observations
on the phenomenon, trying to be able to foresee it with
a very low miscalculation in order to understand which could
be the true value of exposure before the snapshot. We have
based our observations on a sample of 600 sunsets which
we have been randomly chosen during clear skies ones. We
have observed 500 sunsets from the sea-coast next to Rome
from January 1997 to October 2000 using a 20 X 60 binocular
and a 4-inch f/6 Newtonian (used at 24X and at 48X). From
October 2002 to October 2004 we have sampled 30 sunsets
in Rome, 10 in Sorrento (Naples), 40 ones from the "Royal
Palace" in Caserta and 20 in Pisa; we have used a binocular
Zeiss 7X50 and a 5-inches Maksutov. We have carefully observed
local weather conditions, atmospheric colours, deformation
of the Sun disk and its colours.
While watching far from the sea (in Roma and in Caserta),
we have seen the green flash only two times and many times
only the green rim, viceversa while watching from the sea-cost,
the green ray was very frequent. According to the statistical
estimates, we can affirm that a thin green rim precedes
all flashes.
Every year we can see 45-50 rays on average; they are concentrated
in the following months: May, June, September, October (with
a ratio of about 70% of the annual intensity).
The chance to see the phenomenon daily is 12.3%-13,7% (up
to 25.8% all through the above mentioned mentioned months,
and less than 5.5% during the others).
We have to consider we can see the 80% of these flashes
only using the telescope. So the daily chance to observe
the green flash without instruments decreases to 2,6%.
However, as I said, it is important not to underestimate
the incidence of the cognitive process.
We can roughly estimate the incidence on a representative
sample to be about 20%.
You could deduce that, even if, we can watch on average
45-50 green rays from the Italian central coast yearly only
36 - 40 are a real phenomenon, so "the probability
to watch the phenomenon daily" (2,6%) becomes "the
probability that it happens daily" (2%). You are able
to understand the cognitive trick only if you observe in
a team. If you are watching alone you are not aware because,
may be, you are tricked by your mind and by its cognitive
mechanism.
Previsione
del raggio verde:
Il
fenomeno si può prevedere con circa 20-40 minuti
d'anticipo con la probabilità di successo del 66%
(2 volte su 3) osservando attentamente i seguenti fattori
meteorologici:
- ci deve essere vento sostenuto, come una forte
Tramontana;
- un moto ondoso, lontano dalla costa, può
amplificare angolarmente il raggio, ma uno eccessivo, o
solamente sotto costa, lo può soffocare;
- le velature lo rendono improbabile, ma non impossibile;
- alta pressione sull'orizzonte e cielo limpido almeno
10° sopra il Sole; si è verificato anche con
piccole formazioni di cirrostrati 3°/4° sopra di
esso;
- si deve essere appena insediato un anticiclone,
se è presente da più di 2-3 giorni la visione
del raggio è improbabile;
La possibilità di riuscita nella previsione sale
al 90% osservando i seguenti fenomeni, circa 5-10 minuti
prima del tramonto:
- se il Sole è molto deformato e tremolante,
ma luminoso e bianco, il fenomeno è accentuato e
visibile ad occhio nudo e si potrebbe vedere il raggio verde
sfumare con una tonalità blu;
- la presenza del piedistallo sotto il disco solare
vuol dire che le condizioni sono ottimali, ma non certe;
- se il Sole è molto schiacciato, ma rosso,
è visibile con il telescopio solo l'arco verde.
Tali condizioni variano nel periodo in cui il Sole tramonta
dietro il Monte Argentario (Giugno, Luglio), perché
vengono meno le influenze dell'orizzonte marino. Tuttavia
se da Civitavecchia si vedono le antenne dei ripetitori
sul Monte Argentario (a circa 80KM) ad occhio nudo ed il
Sole tramonta dietro le isole dell'Arcipelago Toscano (estate)
il raggio verde è certo. In tali casi l'accensione
del raggio è più veloce ed i colori sono più
contrastati.
Su tutto il campione dei raggi verdi osservati solamente
quattro non hanno verificato le ipotesi di previsione, quindi
li abbiamo considerati statisticamente trascurabili.
Esiste anche un semplice, ma efficace software per PC ideato
da B. E. Schaefer (NASA - Goddard Space Flight Center) utile
per la previsione da ogni parte della Terra. Inserendo nell'algoritmo
dati come l'elevazione e la latitudine del sito d'osservazione,
l'estinzione atmosferica ed altri dettagli, si può
conoscere la durata del fenomeno, la sua magnitudine visuale
ed il colore stimato del flash: rosso, arancione, giallo,
verde o blu.
To
foresee the visibility
Many
people believe in "serendipity", but I think if
they are able to observe the following conditions carefully,
they will reduce the randomness. An half hour before the
sunset we can forecast the ray with a chance of 66%. You
are able to do this if the following meteorological phenomena
are present:
a) there must be a north and cold wind, which cames from
inland;
b) the wave motions, far from the coast, can determine an
angular amplification of the ray, but a very strong wave
or only one too close to the coast can delete it;
c) the "veli" make it unlikely but not impossible;
d) there must be high pressure above the horizon and the
sky must be clear for at least 10 degrees above the Sun
disk. We have watched green flashes two times even if few
cirrostrati were 3-4 degrees above the Sun;
e) the presence of a new offspring anticyclone, but if it
has been present for more than 3 days, the observation is
unlikely;
f) the sky close to the horizon must be white-blue.
Looking through the following phenomena about 5minutes before
the sunset, the likelihood of successful forecast increases
up to 90%;
g) if the Sun disk is heavy misshaped and flickering, but
also bright and white, the phenomenon is more evident and
it is visible with naked eyes.
We can watch the flash shading into violet-blue;
h) if we observe a pedestal under the Sun, it means that
the conditions of visibility are optimum;
i) if the Sun disk is heavy crushed, but it is red, only
the green rim is visible using the telescope.
All these conditions change when the Sun sets behind the
Archipelago Toscana's islands (second half of June, July),
because during these periods the sunset takes place on the
earthy horizon, therefore the influence of the sea runs
out, all through these cases the phenomenon happens at the
higher altitude above the sea level so the atmospheric refraction
and the air density decrease. Furthermore the thermic and
baric incidences are less strong. This is due to higher
diffraction above the outline of the islands, where the
speed of the ray is faster and the green is much brighter.
Among all the green flashes recorded during the sample survey
carried out the period, only four had not been conformed
with the hypothesis of the forecast, thus they are negligible.
Fotografia:
La
condizione necessaria per la fotografia è l'ottima
trasparenza dell'aria.
Per determinare il giusto tempo di esposizione ho sempre
applicato la formula:
T.esp=
[(f/) x (f/)] / [iso x b]
ma il problema più grande è stata la determinazione
di "b" [6]. Dopo alcuni rullini buttati, credo
che il valore migliore sia compreso fra "360"
e "700". Tuttavia, se si volesse fotografare il
raggio da siti lontani dal mare (es. Roma), l'esperienza
empirica dimostra che "b" scende a valori compresi
fra "100" e "400".
Esempio: usando una pellicola 50 iso e, come teleobiettivo,
un telescopio con rapporto d'apertura pari a f/12 si ottiene:
T. esp. = [12 x 12]/ [50 x 700]= 0.004 secondi;
ciò vuol dire che un tempo pari a 1/250 può
andare bene. Se "b" fosse stata 360, il tempo
sarebbe stato 1/125. Tutti i tempi intermedi sarebbero andati
bene in linea di massima, tuttavia il fotografo deve saper
prevedere, con l'esperienza, l'effettiva luminosità
del raggio per poter scegliere il tempo più preciso
possibile, perché è quasi impossibile scattare,
ricaricare, cambiare il tempo di esposizione e riscattare
durante il raggio se non si dispone di una macchina fotografica
con motore o con Winder.
Le pellicole consigliabili sono le invertibili con sensibilità
inferiore a 400 iso, credo inoltre che l'Agfa RSXII 50 e
la Fuji Velvia 50F diano i miglioro risultati.
Le focali migliori, per il formato 35 mm., sono quelle superiori
a 1000 mm., ma non tute le configurazioni ottiche vanno
bene perché non devono soffrire di aberrazione cromatica,
quindi gli obiettivi acromatici sono sconsigliati.
Considerando le esperienze pubblicate dal prof. P. Candy
nel libro "Le Meraviglie del Cielo" e le testimonianze
pervenutemi dalle zone di Tarquinia, di Cerveteri, da Roma
e da Pisa, si può ritenere che i litorali del Lazio
e della Toscana siano un luogo privilegiato per le osservazioni
del raggio verde rispetto alle altre regioni d'Italia in
cui il fenomeno sembra manifestarsi con minore intensità.
Chi non avesse la fortuna di osservare personalmente lo
straordinario cromatismo del raggio verde potrebbe tuttavia
visitare il sito finlandese
www.polarimage.fi
ed ammirare quelle che sono tra le più belle foto
mai scattate di questa fotometeora.
Photo
The
first necessary condition to shoot is an optimal clearness
of the air. We have always used the following formula to
understand the right value of exposure:
[(f/) X (f/)] /[Iso X B]= T (seconds).
The main problem has been to determine "B". We
suggest that the best value is between "360" and
"700". But, photographing the ray from a place
far from the sea, trials and errors prove that "B"
decreases to values between "100" and "400";
the more the photographer is far from the sea-cost, the
less value he will use.
Example: using a 50 ISO film, and using a telescope f/12
as a telephoto lens, we get:
(12 X 12) /[50 X 700]=0,004";
it means
that the right exposure is 1/250. If "B" was 360,
the value would be 1/125. As a general rule all intermediate
exposures would be right, nevertheless the photographer
should be able to foresee the real ray's brightness, using
his experiences, to choose the best value he can.
I advice 50 iso slide films, Fuji Velvia and Kodak Ektachrome
64 seems to be the best.
The best focal lens lengths for 35 mm camera must be longer
than the 1000 mm ones, but we don't advice the achromatic
lens because the achromatic aberration could blurr the green.
In order to observe the Green Lantern, we consider the central
sea-cost of Italy a privileged place, compared with the
other inland countries in Europe, where the phenomenon seems
to show itself at a far less frequency. Also this is in
accordance to the experiences published by Prof. Paolo Candy
(in Le meraviglie del cielo).
Whatever it is your experience rate, we advice everyone
to try to watch it, especially if you are where the sunset
takes place on the sea. We advice to visit the wonderful
Wes site www.polarimage.fi.
If you see the ray it will remain in your mind as a shining
pearl.
Good luck!
by
Marco Meniero, Andreina Ricco
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