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Spesso
si parla, da parte degli scienziati e anche da parte degli astrofili,
degli oroscopi, smentendoli e criticando, in generale, l'astrologia.
Al giorno d'oggi, con le straordinarie conoscenze di astronomia
che secoli fa non esistevano, gli oroscopi e l'astrologia in generale
sono stati fortemente messi nell'angolo, almeno dagli studiosi e
dalle persone che si interessano di astronomia.
Infatti, il poco diffuso studio dei principi che regolano l'Universo
e delle leggi di fisica, e la non conoscenza delle stelle e del
firmamento, fanno sì che la gente si lasci facilmente convincere
da questi discorsi.
Vi sono diverse argomentazioni per smontare questa falsa credenza,
purtroppo così diffusa. |
Per ora rammento solo
che:
1) le costellazioni, nella realtà, non esistono. Cioè
non sono formate da stelle che costituiscono un "tutt'uno",
ma solo noi, dalla Terra, le vediamo disposte in quella maniera,
anche se non sono nello stessa porzione di spazio; e sono, alcune
di queste stelle, molto vicine al Sistema Solare, e altre estremamente
lontane. E' come vedere, nel buio della notte e dalla nostra finestra,
un lampione acceso nella strada davanti alla casa, con accanto,
in prospettiva, una finestra illuminata di una casa distante un
chilometro, e, pure accanto al lampione, la luna che sta sorgendo
dietro la collina. Tutti e tre vicini fra loro, in "prospettiva",
ma nella realtà, lontanissimi uno dall'altro.
E allora, non essendo le stelle delle costellazioni vicine fra loro,
le costellazioni (che, ripeto, in realtà non esistono) non
possono affatto emanare degli influssi che giungono poi sulla Terra.
Ogni stella della costellazione sta per conto suo, e "ignora"
le altre compagne di quella che noi chiamiamo "costellazione".
In altre parole, le costellazioni non sono, come comunemente si
crede da parte delle persone, come degli arcipelaghi - isole tutte
vicine una all'altra - o come dei villaggi, con le casette disposte
una accanto all'altra.
2) se le costellazioni
esistessero, nella realtà fisica - e non soltanto sulla volta
celeste - ed emanassero dei misteriosi influssi che agiscono sugli
esseri viventi, occorre ricordare che esse sono tutte "visibili"
dalla Terra continuamente (alcune durante la notte; le altre durante
il giorno, anche se non riusciamo a scorgerle per la troppa luce
del sole). E, attenzione, lo sono contemporaneamente.
E allora perchè mai i loro eventuali influssi non dovrebbero
giungere sul nostro pianeta continuamente? E non soltanto, come
affermano gli astrologi, in alcuni determinati mesi, costellazione
per costellazione? I presunti influssi delle dodici costellazioni
dovrebbero sommarsi fra loro, bombardando continuamente la Terra
con le loro radiazioni misteriose, e per tutto l'anno.
3) tutte le fonti di
energia, com'è intuitivo, più sono vicine a noi, più
fanno sentire le loro conseguenze. Più sono lontane, meno
esercitano i loro influssi, che appaiono più deboli.
E allora perché l'astrologia sostiene che quando la costellazione
è più lontana dalla Terra ha influenza su di noi,
mentre quando è più vicina non ha "nessuna influenza"?
Infatti, se ci riflettete, l'espressione "il sole entra nella
Bilancia" significa che, se noi potessimo vedere, di giorno,
le stelle, vedremmo questa costellazione "dietro" il sole,
al di là del sole - cioè il sole lo vedremmo stagliato
contro la costellazione in questione. Ciò significa anche
che, quando la Terra è al di qua del Sole, e perciò
più lontana dalla costellazione (che appare dietro ad esso)
arriva l'influsso. E quando, dopo sei mesi, la Terra si trova dall'altra
parte della sua orbita, e perciò un po' più vicino
alle stelle della costellazione, l'influsso non solo non è
più forte, ma addirittura SPARISCE! Che logica è mai
questa?
Vito La Colla
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