|
|
Ci
scrive un messaggio... |
|
Salve,
ho letto la vostra lettera.
Sono un laureato in giurisprudenza, quasi avvocato e mi sono avvicinata
all'astrologia e l'astronomia all'età di 8 anni.
So che sono due cose distinte, ma, abbiate pazienza....avete mai
letto un tema natale? Vi siete mai avvicinati all'astrologia?
Io sì.
E sono anche iscritta ad un'associazione di astrofili.
Il discorso che vorrei fare è questo.
Tutto è relativo. La galassia è relativa, la scienza
è relativa, l'arte è relativa, la religione è
relativa.... l'uomo è la misura di tutte le cose.
Voi vi considerate degli scienziati.
Io una relativista-possibilista.
|
Non so se avete mai aperto un
libro di astrologia.... l'astrologia , quella seria, no il baraccone televiso
o pubblicitario che confonde le persone e lucra sulle loro debolezze, si
basa su calcoli matematici. Eh sì!
Se la psicologia è una scienza,allora l'astrologia che cosa dovrebbe
essere? Credenze popolari?
Ma come fate a parlarne in questo modo senza cognizione di causa?
A parlare di una cosa che non conoscete?
Che non avete mai studiato?
E' come chiedere ad un cieco dalla nascita di disegnare un albero.....Ovviamente,
non avendolo mai visto, non avendone le capacità, non sa farlo.
L'astrologia indica un percorso, un cammino, un' evoluzione di una determinata
situazione , non è la verità rivelata, poichè tutto
è deciso dal libero arbitrio....(Lettera firmata)
RISPOSTA
La sua reazione è forse
la più diffusa tra gli appassionati di astrologia.
Rispettiamo - ci mancherebbe - il vostro desiderio di occuparvi di astrologia,
per diletto o per qualsiasi ragione che spinga la curiosità personale
verso questa disciplina.
Come astrofilo, non posso onestamente avallare l'ipotesi che gli astri
influenzino i nostri destini. Non è una forma di chiusura mentale.
I corpi celesti sono stati studiati con gli strumenti più raffinati
costruiti dall'ingegno umano. Nessuna pubblicazione scientifica fa il
minimo cenno ad eventuali influssi astrali sui nostri destini.
A quanto mi risulta, gli astrologi
in genere rispondono che il metodo scientifico non è applicabile
all'astrologia (lo stesso Branko la definì, in pratica, un'arte).
Bene, prendiamone atto. Ma a conti fatti, allora dove sta il legame tra
gli astri e l'uomo? Quando si entra nel merito, ci siamo sempre sentiti
rispondere in modo fumoso, tra simbolismi e paroloni che non descrivono
nulla.
Oppure, più semplicemente, viene spiegato che gli astrologi descrivono
una realtà di fatto, senza curarsi del perchè e del come
ciò avvenga. Non è così che si dimostrano le cose.
Potremmo costruire un'astrologia basata su qualunque cosa (usando altri
oggetti o altri simboli al posto degli astri) e la cosa funzionerebbe
lo stesso. Il cliente dell'astrologo in gnere non capisce un'acca di astronomia.
Se invece delle costellazioni usaste nomi di animali (un po' come gli
anni cinesi), minerali o fiori, il cliente sarebbe contento lo stesso,
tanto vuol sentir parlare di amore, soldi, salute, fortuna, ecc.
Comunque, il dibattito tra
astronomia e astrologia può essere condotto in modo civile, con
le parti che presentano le proprie ragioni.
La inattendibilità degli oroscopi è peraltro prerogativa
del Cicap, i links ai loro documenti sono sul nostro sito.
Noi ci occupiamo di astronomia e dell'uso distorto che si fa degli astri,
a discapito della diffusione della cultura scientifica.
Potremmo discutere a lungo su questi temi: ad esempio uno degli argomenti
che spesso usiamo per piccole provocazioni intellettuali è: qual'è
il limite di massa di un corpo celeste affinchè sia utile ai fini
astrologici?
Prima non si conoscevano Urano, Nettuno e Plutone. Chissà chi ha
deciso la natura dei loro presunti effetti astrologici?
Ma ora stanno arrivando i pianeti transnettuniani. Uno più grande
di Plutone, altri (Sedna, Quaoar, ecc.) di poco più piccoli.
E comunque la massa non pare essere importante (non mi pare sia importante
quando si confrontano gli influssi di Mercurio e Giove).
Quindi abbiamo decine di migliaia di asteroidi, comete e, verosimilmente,
alcune centinaia di pianeti transnettuniani nella fascia di Kuiper. Per
redigere un oroscopo ci vorrà un volume ponderoso come la Treccani?
Mi perdoni il tono un po'
provocatorio, ma sostanzialmente innocuo.
In realtà le nostre controparti maggiori non sono gli astrologi
(i quali - in definitiva - offrono un prodotto e, buon per loro , lo vendono
bene).
Quello che ci irrita profondamente è l'overdose di oroscopi sui
mezzi di informazione, specialmente sul servizio pubblico, pagato con
il canone.
Soldi pubblici spesi per quelli che lei stessa definisce il "baraccone
televisivo".
Ho provato a fare un riassunto, sicuramente incompleto, sulle trasmissioni
dedicate all'oroscopo 2006:
-Buona Domenica su Canale 5 - domenica pomeriggio.
Branko:
- Domenica In (1° parte con Mara Venier)
- Uno Mattina
Paolo FOX
- Piazza Grande su Raidue
- domenica, sempre Raidue : Mezzogiorno in famiglia
Ancora su Raidue:
"L'Italia sul Due"
Rai uno: due astrologi a Batti e Ribatti (uno era Peter Van Wood)
Quattro astrologi a Tg2 Costume e Società: Peter Van Wood, Sirio,
Jupiter, Souza.
Su Rai tre "Cominciamo Bene" l'astrologo Riccardo Sorrentino
Dibattito da Giletti (Domenica In, seconda parte) con il Mago Otelma
l'oroscopo di Paolo Crimaldi su Cominciamo Bene (la mattina su Raitre)
Poi ci sono tanti altri oroscopi giornalieri abbinati ai TG (TG5 mattina,
La 7, ecc.)
E chissà quante trasmissioni mi sono sfuggite (e non abbiamo parlato
della Radio!).
Ho visto centinaia di immagini astronomiche a corredo di questi servizi
televisivi, e nemmeno un astrofisico a controbattere o almeno a spiegare
qualcosa di scientificamente corretto sull'astronomia!
Ovviamente gli astrologi televisivi
sono ben remunerati.
Se penso alla fatica che facciamo per raccogliere dei miseri contributi
per un minimo di attività di divulgazione scientifica, per non
parlare del degrado dei nostri istituti di ricerca, sempre a corto di
fondi, potrà comprendere il disagio che proviamo.
Tanto volontariato e tanta voglia di fare qualcosa di utile e costruttivo,
questi sono i nostri mezzi.
La degenerazione dell'intrattenimento in TV è giunta allo spappolamento
cerebrale dei telespettatori.
L'oroscopo è ormai semplicemente un ingrediente del pappone mediatico
fatto di Albano, Lecciso, concorrenti dei reality, veline e calciatori,
ecc.
Vorremmo cercare di difendere il settore della divulgazione scientifica,
esigendo per essa la dignità che gli spetta.
Questo è un obiettivo che perseguiremo con tenacia e la consapevolezza
di fare ciò con disinteresse e per difendere dei valori positivi.
Ognuno poi potrà coltivare
i suoi hobby come meglio crede, astronomia, astrologia o, come nel suo
caso, perchè no, entrambi!
Cieli sereni
Paolo Volpini
UAI
|