Astrologia? No, grazie!

 

COMUNICATO STAMPA
31 maggio 2008


“Astrologia? No, grazie!” …
L'UAI rilancia la proposta: maghi e veggenti, norme come in Gran Bretagna.

E’ notizia di questi ultimi giorni che la Gran Bretagna ha deciso di applicare una direttiva dell'Unione Europea che obbligherà coloro che svolgono pratiche esoteriche ad avvisare i propri clienti che le prestazioni offerte sono un semplice intrattenimento non fondato su alcuna sperimentazione scientifica. La decisione è stata presa in ottemperanza alla Direttiva 2005/29/CE, dell'11 maggio 2005 (http://europa.eu/scadplus/leg/it/lvb/l32011.htm), che recita: « […] La direttiva quadro si applica a tutte le transazioni delle imprese con il consumatore nei casi in cui questo viene influenzato da una pratica commerciale sleale avente un'incidenza sulle sue decisioni, come quella di acquistare o meno un prodotto, sulla libera scelta in caso di acquisto e sulle decisioni riguardanti l'esercizio o meno di un diritto contrattuale. [...] »

Questa notizia conforta e rallegra l’Unione Astrofili Italiani e la Commissione “Astrologia? No, grazie!” e ci sprona a ricordare alla stampa e all'informazione radiotelevisiva l'iniziativa presa già molto tempo fa dall'UAI e condivisa anche da alcuni parlamentari che si sono prodigati per presentare una proposta di legge (leggibile all'indirizzo http://astrologianograzie.uai.it/img/15PDL00042105.pdf) nella passata legislatura.

Visti questi ultimi sviluppi ci sembra giunto il momento che l’Italia recepisca e consideri questa nostra proposta, che ha senza dubbio molti punti in comune con la direttiva dell'UE, varando una legge che riguardi letture o esposizioni di oroscopi, nonché di carte, numeri o pratiche analoghe, di cui, come è ben noto, non esiste prova scientifica di effettiva validità predittiva.

L'articolo 1 della nostra proposta di legge, lo ricordiamo, recita: «Al fine di favorire una corretta informazione dell'opinione pubblica riguardo la ascientificità delle previsioni probabilistiche diffuse attraverso l'uso di oroscopi, carte, numeri o pratiche analoghe, e pubblicate a mezzo stampa, ovvero trasmesse da qualsiasi emittente radio-televisiva, ovvero diffuse mediante rete telematica o di tele-comunicazione, ogni comunicato riportante le suddette previsioni è preceduto, e seguito, da un avviso del seguente tenore: "Le previsioni probabilistiche sono basate su elementi e deduzioni che mancano di riscontro scientificamente provato.»

Ad oggi più di 2000 persone hanno voluto lasciare la testimonianza della loro approvazione alla nostra proposta, e ciò ci incoraggia a proseguire in questa direzione.
In attesa che anche il nostro Parlamento prenda una decisione analoga a quella della
Gran Bretagna, vi ricordiamo che sul Sito Internet http://astrologianograzie.uai.it/
potete porre la vostra firma per dare un sostegno a questa importante iniziativa.

Per informazioni astrologianograzie@uai.it


COMUNICATO STAMPA
28 Dicembre 2007

Il futuro tra le stelle... ma senza l'oroscopo!
qui in formato pdf

Le feste di fine anno sono in pieno svolgimento, e ci aspetta come il solito l'orgia delle previsioni astrologiche, non solo sulle emittenti private, ma anche sulle emittenti nazionali, a cominciare dalle reti pubbliche e spesso all'interno dei Telegiornali stessi.
Su molti schermi televisivi parole accattivanti e consigli vaghi e superficiali scorrono mentre i notiziari espongono avvenimenti di attualità, a volte tragici; oroscopi a pagamento vengono offerti sui nuovi mezzi di comunicazione; giornali che influenzano l'opinione pubblica, con il pretesto di rendere più accattivante la realtà che ci circonda, ospitano l'oroscopo giornaliero, talora perfino in prima pagina, dandogli una patente di serietà che non gli compete, essendo nella migliore delle ipotesi puro intrattenimento.
In questi giorni il Ministro della Pubblica Istruzione ha deplorato il fatto che i ragazzi delle scuole medie inferiori non conoscano "la causa del giorno e della notte, dovuto alla rotazione della terra intorno al proprio asse"; invece sanno con precisione di che segno sono (anche se non ne sanno nemmeno l'origine!), bombardati fin dall'infanzia da questa pericolosa sottocultura dell'oroscopo che provoca il fatalismo e che spesso accompagna i nostri giovani, convinti che ciò che accade loro sia dovuto ad un destino scritto nelle stelle.
Cogliamo quindi l'occasione per ricordare a tutti la nostra proposta di legge - consultabile alla pagina web http://astrologianograzie.uai.it/legge.htm - comunemente definita "del bollino per gli oroscopi", presentata in Parlamento nel maggio 2006 (proposta n. 483).
L'obiettivo è avvertire i fruitori di oroscopi, attraverso un apposito messaggio, che quelle parole non hanno nulla a che vedere con il loro futuro, che non c'è alcun obbligo né necessità di seguire quelle indicazioni, che ognuno è libero di seguire la propria strada senza vincoli.
Non sono mancate, nei riguardi dell'Unione Astrofili Italiani, critiche che irridono alla nostra proposta, oppure ci ricordano che nella società contemporanea ben altri sarebbero i problemi da risolvere. Tuttavia riteniamo che qualsiasi iniziativa volta a limitare una sempre più diffusa incultura, promuovendo di pari passo la cultura scientifica, possa dare un contributo a migliorare le prospettive per le generazioni future, attualmente colpite da molti sintomi preoccupanti, dall'insufficiente preparazione scolastica nelle materie scientifiche alle scarse possibilità di carriera nella ricerca e conseguente "fuga dei cervelli". Ci sentiamo inoltre molto gratificati dal sostegno e dall'approvazione di oltre 2000 persone, tra cui numerosi scienziati, che ci hanno voluto dare il loro consenso e incoraggiare la nostra iniziativa.
L'UAI, che rappresenta tanti appassionati osservatori delle stelle continuerà, nonostante le critiche, a suggerire un modo sempre affascinante ma molto più serio di guardare al cielo, per imparare a conoscerlo e per approfondirne lo studio.
A questo proposito, per sapere cosa ci riserva il cielo nel prossimo futuro, sul sito UAI - alla pagina www.uai.it/index.php?id=1060&tipo=A - è consultabile il Calendario delle iniziative astronomiche promosse dall'UAI nel 2008. E' un calendario fittissimo di iniziative, legato ai principali eventi celesti ed alle osservazioni pubbliche previste per il prossimo anno ed alla cui realizzazione parteciperanno centinaia di associazioni locali di astrofili.
Tanti auguri di buone feste dall'Unione Astrofili Italiani e dai responsabili della campagna "Astrologia? No, Grazie!".
Per maggiori informazioni consultare il sito UAI (www.uai.it) all'indirizzo della campagna "Astrologia? No, Grazie!"
http://astrologianograzie.uai.it
e-mail: astrologianograzie@uai.it

Comunicato stampa del 28 dicembre 2006
Oroscopi? Non facciamoci circuire!
L'UAI propone un "bollino" per non rischiare di credere alle previsioni astrologiche

Tanti auguri di buone feste dall'Unione Astrofili Italiani e dai responsabili della campagna "Astrologia? No, Grazie!"
L'auspicio è che queste festività natalizie portino in dono a tutti gli italiani anche una maggiore capacità di giudizio sull'attendibilità delle previsioni astrologiche degli oroscopi, affinché non ci siano più persone che dilapidano patrimoni per comprare a caro prezzo le chiacchiere di sedicenti lettori del futuro. E che presto, come l'Unione Astrofili Italiani propone da ormai alcuni anni, ogni oroscopo sia accompagnato da un messaggio che ne chiarisce la natura di puro intrattenimento.
La proposta di legge sul "bollino per gli oroscopi", portata avanti dall'UAI e da molte migliaia di persone che hanno aderito alla campagna "Astrologia? No, Grazie!", è stata presentata nuovamente in Parlamento nel maggio 2006 all'inizio della corrente Legislatura (proposta n. 483). L'obiettivo è avvertire i fruitori di oroscopi, attraverso un apposito messaggio, che quelle parole non hanno probabilmente nulla a che vedere con il loro futuro, che non c'è alcun obbligo né necessità di seguire quelle indicazioni, che ci si può tranquillamente e senza paura riderci sopra, anziché avvicinarvisi con timore reverenziale.
Gli oroscopi sono un passatempo come tanti altri, per divertirsi a immaginare di poter prevedere il futuro basandosi sulle idee e sulle concezioni degli antichi, che la lunghissima storia del mondo ha tramandato fino a noi. Essere però convinti che davvero si possa leggere nelle stelle ciò che accadrà domani, può portare a delle gravi distorsioni.
Gli abusi della credulità popolare perpetrati da personaggi privi di scrupoli sono purtroppo all'ordine del giorno e, per questo motivo, da alcuni mesi non si possono più vendere in televisione non soltanto le previsioni astrologiche, ma neppure i numeri del lotto o le sedute di cartomanzia: lo ha stabilito l'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, per difendere in particolare i soggetti più deboli e maggiormente suggestionabili. Dal mese di luglio scorso il provvedimento, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 172, è pienamente operativo.
La campagna "Astrologia? No, Grazie!" dell'Unione Astrofili Italiani si propone quindi, in maniera costruttiva, di difendere il pubblico dall'uso distorto degli oroscopi con cui alcuni personaggi possono organizzare delle vere e proprie truffe ai danni dei cittadini.
Già in molti altri paesi del mondo accanto agli oroscopi compaiono avvisi che esplicitano la natura di intrattenimento di quanto scritto nelle previsioni: l'auspicio è che presto anche in Italia si possa arrivare a distinguere nettamente dove finisce la cultura e dove inizia l'abuso di credulità popolare.
L'UAI auspica una rapida discussione e approvazione della proposta di legge n. 483 depositata alla Camera dei Deputati per regolamentare finalmente questo settore e contribuire così a far uscire l'Italia da questa pratica medioevale. Per maggiori informazioni consultare il sito UAI all'indirizzo della campagna "Astrologia? No, Grazie!"

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Comunicato stampa del 29 dicembre 2005
Si chiude l'anno della fisica, torna in auge l'astrologia.

Gli oroscopi riprendono la loro invasione, nonostante una nuova regolamentazione televisiva.
 
L'Unione Astrofili Italiani prosegue la sua campagna per il "bollino" sulle previsioni astrologiche. L'Unione Astrofili Italiani continua a dire "Astrologia? No, Grazie!", proseguendo la campagna di sensibilizzazione del pubblico nei confronti di una disciplina che può sfociare in onerose truffe e veri e propri raggiri con abuso di credulità.

Il 2005 è stato l'anno mondiale della fisica: per 12 mesi si è parlato del progresso della scienza e dei grandi personaggi che hanno, con le loro scoperte, cambiato il mondo e le sue prospettive.
Ma evidentemente questo non è bastato a vincere lo strapotere della superstizione, che ritorna come sempre con prepotenza, a cavallo tra dicembre e gennaio, nelle previsioni astrologiche dei sedicenti "lettori del futuro", pronti a dirci cosa ci aspetta per il 2006 e come dovremo regolare i nostri comportamenti.

Secondo gli astrologi non siamo padroni del nostro futuro, perché esso ci viene indicato dagli astri attraverso una folta schiera di personaggi che in molti casi non esitano a far pagare salati i loro consulti: peccato che, come evidenziato anche quest'anno dal CICAP, le previsioni abbiano ben poco riscontro nella realtà dei fatti che accadono.
Nonostante questo, l'astrologia continua a essere considerata una "scienza", promovendo dalla leggenda alla concreta realtà la previsione del futuro: i termini "astrologia", "astronomia" e "astrofisica" vengono considerati sinonimi, a volte non soltanto nell'immaginario collettivo ma anche sui mezzi di informazione.

Contro il dilagare di una pericolosa forma di incultura che rischia di sfociare in vere e proprie truffe, anche l'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha ritenuto opportuno intervenire sulla questione imponendo delle limitazioni alla trasmissione di televendite.
Dopo un pronunciamento del TAR del Lazio, dal 9 novembre 2005 le televendite di astrologia, cartomanzia e pronostici vari sono vietate dalle 7 alle 23, e non potranno più pubblicizzare numerazioni telefoniche come l'166 o l'899: purtroppo, allo stato attuale, questa limitazione imposta dall'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni risulta completamente disattesa.

Dopo la lettera aperta del 7 gennaio 2004, alla quale hanno aderito quasi 2000 persone, l'Unione Astrofili Italiani continua a porre il problema all'attenzione del pubblico e soprattutto dei media, il cui ruolo è fondamentale per la corretta informazione sulla netta classificazione dell'oroscopo come "attività di intrattenimento" e non certo come "sicura predizione del futuro".
Obiettivo concreto, sul quale sono già state coinvolte le istituzioni parlamentari, un "bollino" da affiancare alle previsioni astrologiche che indichi in maniera esplicita ciò che tutti dovrebbero sapere: che stanno leggendo qualcosa che ha a che fare con l'intrattenimento e il divertimento, e non certo con ciò che accadrà davvero nel loro futuro.
Nel frattempo, a luglio 2005 alcuni parlamentari hanno presentato una proposta di legge che integri nel Codice Penale italiano l'abuso di credulità popolare e alcune disposizioni per il divieto di trasmissioni televisive con la partecipazioni di cartomanti, indovini, taumaturghi e medium.
La campagna dell'UAI prosegue, le adesioni continuano numerose e i commenti rivelano che la necessità di "difesa" dall'eccessiva diffusione dell'astrologia e degli oroscopi è sentita in maniera sincera da molti cittadini che ritengono insopportabile che la pretesa di predire il futuro invada anche spazi destinati all'informazione.
Per gli aggiornamenti, si può consultare lo spazio web dedicato ad "Astrologia? No, Grazie!" sul sito UAI: http://astrologianograzie.uai.it


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COMUNICATO STAMPA
10/03/2005
ASTROLOGIA? NO, GRAZIE - Di giorno niente oroscopi a pagamento in TV

L'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni integra il regolamento delle televendite.
I servizi di astrologia, cartomanzia e pronostici potranno essere in onda solo dalle 23 alle 7.
Lo ha deciso martedì 8 marzo l'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, adottando una delibera che integra il regolamento in materia di pubblicità e televendite (n. 538/01/CSP): astrologi, maghi e cartomanti non potranno più offrire i loro servizi a pagamento in televisione nella fascia oraria che va dalle 7 del mattino fino alle 23.
Un provvedimento che sprona i cittadini a non abbassare la guardia e a valutare meglio la portata e la credibilità degli oroscopi in TV e su servizi telefonici a pagamento su linee 166 e 199.
L'Autorità ha deliberato in particolare che la propaganda di questo tipo di servizi potrà essere messa in onda soltanto tra le 24 e le 7, e che nel corso delle trasmissioni non si possono pubblicizzare numerazioni telefoniche per la fornitura di servizi a sovrapprezzo.

L'Unione Astrofili Italiani, che ha lanciato all'inizio del 2004 la campagna Astrologia? No grazie! contro l'eccessiva diffusione dell'astrologia, considera questa delibera dell'Autorità un importantissimo risultato che va nella giusta direzione: tutelare i cittadini, e in particolare i soggetti più vulnerabili psicologicamente, dal possibile sfruttamento della superstizione e della credulità.
Grazie a questa nuova regolamentazione, i cittadini hanno a loro disposizione un nuovo elemento di valutazione per giudicare la portata e la credibilità di quei soggetti che si fanno recitare al telefono (utilizzando numerazioni che fanno spendere agli utenti delle cifre davvero considerevoli) le date di nascita e pronosticano fortune o disastri nei campi del lavoro o degli affetti.
Come sottolineato da Giuseppe Sangiorgi, commissario relatore della delibera approvata dall'Autorità, "le misure adottate per questo tipo di trasmissioni, riguardo alle quali si registra peraltro un diffuso allarme sociale, sono finalizzate a contrastare ogni forma di sfruttamento della superstizione e della credulità dei cittadini"; che da oggi potranno vedersi leggere le carte soltanto in orario notturno.

L'UAI accoglie con grande soddisfazione questo provvedimento, che aggiunge nuovo entusiasmo alla campagna "Astrologia? No, grazie!" alla quale hanno aderito già oltre 1500 persone: ora c'è uno strumento normativo al quale ci si appellerà ogniqualvolta si dovessero riscontrare, nelle varie emittenti televisive nazionali e locali, eventuali violazioni. Si è fatto un grande passo verso la riduzione dell'eccessiva diffusione dell'astrologia nei media, ora sarà cura degli astrofili italiani, in collaborazione con tutti gli Enti preposti al controllo e con altre associazioni di cittadini e di categoria, fare in modo che il provedimento dell'Authority venga applicato fin da subito in maniera rigorosa e completa.

Per ulteriori informazioni sulla campagna dell'Unione Astrofili Italiani si può far riferimento al sito internet http://astrologianograzie.uai.it http://astrologianograzie.uai.it


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Comunicato stampa del 07/01/2005

ASTROLOGIA? NO, GRAZIE - Previsioni col "bollino"

Avvisi che esplicitano: "Non c'è nessuna certezza che accadrà davvero" Dall'Unione Astrofili Italiani una proposta di legge per poter dire "No, grazie"

Anche quest'anno, come da prassi ormai ben consolidata, i giorni a cavallo di capodanno sono stati accompagnati dalle previsioni astrologiche per il 2005, che dipingono un affresco del futuro pieno di fortune in amore, soddisfazioni economiche e lavorative e della risoluzione, dopo brevi periodi travagliati, dei piccoli o grandi problemi che ci attanagliano.
Esattamente un anno fa, il 7 gennaio 2004, l'Unione Astrofili Italiani ha voluto sottolineare l'eccessivo spazio che i media riservano alle previsioni astrologiche attraverso una lettera aperta a cui hanno aderito migliaia di scienziati, astrofili e cittadini; a un anno di distanza, l'UAI si propone un ulteriore passo nella sua campagna di ridimensionamento dell'astrologia: una proposta di legge.
Il testo della proposta di legge è consultabile all'indirizzo http://astrologianograzie.uai.it/propostalegge.htm ed è anche riportata in fondo al al presente comunicato.
L'idea è però sintetizzabile in poche battute: da tempo ormai siamo abituati a leggere su tutti i pacchetti di sigarette avvisi che sottolineano in maniera esplicita ciò che tutti sappiamo perfettamente: "Il fumo uccide".
Il proposito dell'Unione Astrofili Italiani è che tutti gli oroscopi vengano allo stesso modo accompagnati da un'esplicita sottolineatura di ciò che tutti sanno perfettamente: "Non c'è nessuna certezza che quanto scritto accada davvero nel futuro dei lettori". O, in altri termini: "Le previsioni astrologiche sono basate su elementi e deduzioni che mancano di riscontro scientificamente fondato", come precisato nella proposta di legge.
L'ampio spazio che in genere i media riservano alle previsioni astrologiche aumenta il rischio che le persone tendano invece ad affidarsi ciecamente agli oroscopi come pilastri per la costruzione del proprio futuro e per il giudizio delle proprie azioni, quando sarebbe altresì opportuno avere tutti gli strumenti necessari a distinguere le certezze dalle cose aleatorie e poter quindi dire: "No, grazie".
D'altra parte anche quest'anno il CICAP (Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale), facendo un'analisi comparata dei 12 mesi trascorsi e delle previsioni fatte dagli astrologi all'inizio del 2004, ha evidenziato come gran parte delle cose che sarebbero dovute accadere non sono mai avvenute (tra le altre, la morte di Papa Giovanni Paolo II); allo stesso modo, molti degli importanti eventi che si sono verificati, anche recentemente, non rientravano affatto nel quadro tracciato dalle previsioni astrologiche (il maremoto nell'Oceano Indiano).
Una legge in tal senso, oltre a cautelare tutti i cittadini dall'attribuire un'eccessiva veridicità agli oroscopi, cautela anche gli stessi astrologi: e se un oroscopo non si verifica (come spesso accade) il cittadino fa causa all'astrologo? Con un avviso del genere l'astrologo non potrà essere perseguito.
Nei giorni scorsi il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, nel discorso di fine anno, ha citato la fisica e l'astronomia tra i campi in cui l'Italia è all'avanguardia nel mondo. L'abate vescovo di Montecassino, Monsignor Bernardo D'Onorio, nell'omelia del Te Deum ha messo in guardia contro chi vanta poteri paranormali allo scopo di arricchirsi.
Queste autorevoli prese di posizione dovrebbero essere l'occasione per una riflessione; purtroppo, gli oroscopi hanno più risalto mediatico rispetto alle evidenti prove della loro completa non scientificità; l'Unione Astrofili Italiani auspica, anche attraverso gli opportuni interventi legislativi, che questa tendenza si inverta e che il pubblico possa avere a disposizione tutti gli strumenti per capire in maniera chiara e netta i limiti di una previsione astrologica.
Per ulteriori informazioni sulla campagna dell'Unione Astrofili Italiani si può far riferimento al sito internet http://astrologianograzie.uai.it

Proposta di legge per una corretta informazione sulle previsioni astrologiche

Art. 1
La presente legge ha per finalità la corretta informazione dell'opinione pubblica riguardo la fondatezza scientifica delle previsioni riportate dagli oroscopi che vengono pubblicati sulla stampa o diffusi da qualsiasi testata radiotelevisiva. Le seguenti disposizioni si applicano anche alle pubblicazioni che avvengono sotto forma informatica.

Art. 2
Dall'entrata in vigore della presente legge ogni comunicato riportante previsioni astrologiche, in base a quanto stabilito dall'articolo 1, dovrà essere preceduto e seguito da un avviso dal seguente tenore: "Le previsioni astrologiche sono basate su elementi e deduzioni che mancano di riscontro scientificamente fondato".
Tale avviso dovrà essere comunicato: in voce nelle trasmissioni radiofoniche; con sottotitoli e in voce nelle trasmissioni televisive; in forma scritta nel caso di pubblicazione a mezzo stampa o di diffusione informatica.

Art. 3
Per la testata che omette di provvedere a quanto prescritto dall'art. 2 è prevista la sanzione amministrativa da Euro 2.000 Euro 4.000 se a diffusione regionale o sub-regionale e con la sanzione amministrativa da Euro 4.000 a Euro 8.000 se a diffusione nazionale o interregionale.
Competente al controllo del rispetto della presente legge e all'irrogazione delle relative sanzioni l'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni.

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Comunicato stampa del 7 marzo 2004
Oltre 1000 adesioni in due mesi
L'UAI prosegue nella sua sensibilizzazione per ridurre la diffusione dell'astrologia

Due mesi fa, il 7 gennaio 2004, l'Unione Astrofili Italiani ha inviato ai mezzi di informazione la sua "Lettera aperta sull'eccessiva diffusione dell'astrologia" (il testo completo è disponibile sul web all'indirizzo http://scis.uai.it/astrologia.htm), che in questo periodo è stata sottoscritta da oltre 1000 firmatari, tra i quali anche molti personaggi illustri del mondo scientifico e culturale italiano.
Anche il Telefono Antiplagio ha aderito all'iniziativa, che si propone di sensibilizzare opinione pubblica e mezzi di comunicazione affinché le previsioni astrologiche non invadano più gli spazi di informazione, fianco a fianco con le notizie vere e proprie senza alcun discrimine, e che risulti sempre chiaramente indicato che gli oroscopi non offrono certezze scientificamente provate.
L'astrofisica Margherita Hack ha commentato la campagna UAI affermando che "queste superstizioni secoli fa trovavano la loro giustificazione nell'ignoranza; nel 2004 è assurdo che i mezzi di informazione mettano insieme oroscopi e notizie."

La vera notizia, sottolinea Corrado Lamberti, che assieme alla Hack dirige la rivista Le Stelle, è piuttosto il fatto che "siamo il Paese più infestato di oroscopi e ciarlatani del Vecchio Continente; non vale la pena di farne una crociata, piuttosto facciamo sentire ridicoli, provincialotti e inadeguati ai tempi che viviamo i giornali e le TV che ospitano oroscopi, con un bonario compatimento."
Anche perché, come fa notare l'antropologa Cecilia Gatto Trocchi, dell'Università di Roma Tor Vergata, "nessuno azzecca le previsioni: una donna astronauta avrebbe dovuto partorire nello spazio; O. J. Simpson, implicato in un assassinio, avrebbe dovuto farsi prete; Michael Jackson sarebbe dovuto diventare donna; in Palestina sarebbe dovuta arrivare la pace entro il settembre 2000, e Saddam Hussein sarebbe dovuto morire di infarto nel dicembre di quello stesso anno.

E come se non bastasse, molte di queste previsioni vengono fatte dietro congruo pagamento!"
Molti astrologi, dunque, vendono - spesso a caro prezzo - verità rivelate che tali non sono. Anche perché, spiega il matematico Piergiorgio Odifreddi, dell'Università di Torino, "i segni zodiacali sono invenzioni mitologiche e non oggetti astronomici", quindi gli oroscopi non si basano su delle realtà fisiche concrete. L'Unione Astrofili Italiani proseguirà, nei prossimi mesi, la sua azione di sensibilizzazione; l'obiettivo prefissato è quello di una concreta diminuzione della diffusione, oggi senza dubbio eccessiva, di oroscopi e previsioni astrologiche, soprattutto in quegli spazi che dovrebbero essere riservati esclusivamente all'informazione.

Il responsabile della campagna, Paolo Ferretti, può essere contattato all'indirizzo e-mail antares.76@panservice.it


UAI - UNIONE ASTROFILI ITALIANI - www.uai.it
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Comunicato stampa del 7 aprile 2004

Prime significative prese di posizione ufficiali contro l 'eccessiva diffusione dell'astrologia

Altri importanti riscontri della campagna degli astrofili per tutelare l'informazione.

Concordano con l'UAI il Comitato televendite e la Direzione istruzione e cultura dell'UE.
Ciononostante, si fa ancora confusione tra scienza e non-scienza sui quotidiani nazionali

Prosegue la campagna di sensibilizzazione che l'Unione Astrofili Italiani ha iniziato tre mesi fa, il 7 gennaio, con l'invio ai mezzi di informazione della "Lettera aperta sull'eccessiva diffusione dell'astrologia". Sono ormai quasi 1.200 le adesioni sul sito: http:astrologianograzie.uai.it.htm , dove oltre al testo completo della Lettera, con la possibilità di aggiungersi ai firmatari, si può trovare anche una ricca rassegna stampa su quanto è accaduto intorno all'iniziativa.


Concorda con la posizione dell'UAI anche il Comitato di controllo sulle televendite, organismo del Ministero delle Comunicazioni; presieduto dal dott. Adalberto Baldoni, presidente della Commissione per l'assetto del sistema radiotelevisivo, il Comitato ministeriale ha recentemente approvato, in seduta plenaria, un ordine del giorno nel quale si evidenzia soprattutto il rischio che i mezzi di comunicazione possano esaltare la credibilità di determinate pratiche, con un conseguente danno culturale anche rilevante e si chiede un intervento del Ministro che solleciti le emittenti a compiere il loro lavoro con piena responsabilità nei confronti del ruolo sociale e culturale che rivestono.

Anche la Commissione Europea accoglie con favore la campagna contro l'eccessiva confusione tra informazione e pseudoscienze: in una lettera inviata al Presidente dell'UAI, Harald Trettenbrein, della Direzione generale istruzione e cultura, dipartimento Cultura, politica audiovisiva e sport, a nome del Presidente Romano Prodi, ricorda che esistono degli "standard minimi per le trasmissioni radiotelevisive nell'Unione europea" stabiliti dalla direttiva comunitaria "Televisione senza frontiere" e che tutti gli Stati membri dovrebbero "garantire i livelli di qualità della programmazione, in particolare per quanto concerne le emittenti di servizio pubblico."

Tuttavia, sui media italiani si fa ancora molta, anzi troppa, confusione: il più diffuso e letto quotidiano a diffusione nazionale ha affiancato a una notizia scientifica sulla scoperta di un nuovo corpo del sistema solare l'intervista a un astrologo che parla dell'influsso del nuovo pianeta sulle scoperte scientifiche delle scienziate donne. La credibilità che viene automaticamente tributata dai lettori a tali affermazioni ha delle pericolose ricadute sul livello culturale dei cittadini, ed è assurdo che in una nazione sviluppata, nel 2004, vengano proposti accostamenti tra scienza e non-scienza senza alcuna discriminante.

L'Unione Astrofili Italiani proseguirà, nei prossimi mesi, la sua azione di sensibilizzazione; l'obiettivo prefissato è quello di una concreta diminuzione della diffusione, oggi senza dubbio eccessiva, di oroscopi e previsioni astrologiche, soprattutto in quegli spazi che dovrebbero essere riservati esclusivamente all'informazione.
Il responsabile nazionale della campagna, Paolo Ferretti, può essere contattato all'indirizzo e-mail antares.76@panservice.it


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__________
Emilio Sassone Corsi
Presidente Unione Astrofili Italiani
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