Astrologia? No, grazie!

L’AUTUNNO DELL’ASTROLOGIA

 

A due anni da “Oroscopi e Cannocchiali, è uscito il nuovo libro di Andrea Albini :“L’AUTUNNO DELL’ASTROLOGIA. Il declino scientifico del discorso sulle stelle da Copernico ai giorni nostri”.


con una nota di Giorgio Galli



L'autunno dell'astrologia


Andrea Albini.

“L’AUTUNNO DELL’ASTROLOGIA.
Il declino scientifico del discorso sulle
stelle da Copernico ai giorni nostri”.

Roma: Odradek (2010)


ISBN: 978-88-96487-12-9



 

L’astrologia è una pratica con sorprendenti capacità di trasformazione ed adattamento, e come argomento scientifico riuscì a sopravvivere per qualche tempo anche alla teoria eliocentrica di Copernico e dalle scoperte al telescopio di Galileo. Il suo declino fu lento perché, anche se il modello teorico entrò in crisi, quello operativo non ne risentì:
Keplero pensò che l’astrologia potesse essere riformata, e nella seconda metà del Seicento un certo numero di astrologi cercarono di adeguare la loro arte alla nuova scienza sperimentale. Ancora nel Settecento – in pieno Illuminismo – l’astrologia ebbe una debole sopravvivenza residuale nel campo della medicina e della meteorologia.
In seguito, come scienza, l’astrologia fu completamente screditata e sopravvisse prevalentemente negli almanacchi popolari. Ma già a fine Ottocento fu recuperata dall’occultismo..... Leggi il seguito della recensione

In Appendice, le gustose beffe dell’astronomo secentesco Geminiano Montanari e di Isaac Bickerstaff (alias Jonathan Swift) autori di falsi almanacchi che individuano le aporie e le difficoltà di una disciplina
in affanno.

 

ANDREA ALBINI (Pavia, 1962) tecnico presso l’Università di Pavia, autore di una serie di lavori scientifici, si occupa anche di divulgazione scientifica e ha collaborato con quotidiani e riviste nazionali su argomenti di storia della scienza e della tecnologia. È consulente tecnico-scientifico del Cicap (Comitato Italiano per il
Controllo delle Affermazioni sul Paranormale). È autore di Oroscopi e Cannocchiali (Avverbi, 2008), Le Voci di Giovanna d’Arco (Avverbi, 2007) e, con Luigi Garlaschelli, di Rabdomanzia (Avverbi, 2005).