Comunicato
stampa del 7 gennaio 2005
COMUNICATO
STAMPA
29/12/2005
Si chiude l'anno
della fisica, torna in auge l'astrologia.
Gli
oroscopi
riprendono la loro invasione, nonostante una nuova regolamentazione
televisiva.
L'Unione Astrofili Italiani prosegue la sua campagna per
il "bollino" sulle previsioni astrologiche.
L'Unione
Astrofili Italiani continua a dire "Astrologia? No,
Grazie!", proseguendo la campagna di sensibilizzazione
del pubblico nei confronti di una disciplina che può sfociare
in onerose truffe e veri e propri raggiri con abuso di
credulità.
Il 2005 è stato l'anno mondiale della fisica: per 12 mesi
si è parlato del progresso della scienza e dei grandi
personaggi che hanno, con le loro scoperte, cambiato il
mondo e le sue prospettive.
Ma evidentemente questo non è bastato a vincere lo strapotere
della superstizione, che ritorna come sempre con prepotenza,
a cavallo tra dicembre e gennaio, nelle previsioni astrologiche
dei sedicenti "lettori del futuro", pronti a
dirci cosa ci aspetta per il 2006 e come dovremo regolare
i nostri comportamenti.
Secondo gli astrologi non siamo padroni del nostro futuro,
perché esso ci viene indicato dagli astri attraverso una
folta schiera di personaggi che in molti casi non esitano
a far pagare salati i loro consulti: peccato che, come
evidenziato anche quest'anno dal CICAP, le previsioni
abbiano ben poco riscontro nella realtà dei fatti che
accadono.
Nonostante questo, l'astrologia continua a essere considerata
una "scienza", promovendo dalla leggenda alla
concreta realtà la previsione del futuro: i termini "astrologia",
"astronomia" e "astrofisica" vengono
considerati sinonimi, a volte non soltanto nell'immaginario
collettivo ma anche sui mezzi di informazione.
Contro il dilagare di una pericolosa forma di incultura
che rischia di sfociare in vere e proprie truffe, anche
l'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha ritenuto
opportuno intervenire sulla questione imponendo delle
limitazioni alla trasmissione di televendite.
Dopo un pronunciamento del TAR del Lazio, dal 9 novembre
2005 le televendite di astrologia, cartomanzia e pronostici
vari sono vietate dalle 7 alle 23, e non potranno più
pubblicizzare numerazioni telefoniche come l'166 o l'899:
purtroppo, allo stato attuale, questa limitazione imposta
dall'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni risulta
completamente disattesa.
Dopo la lettera aperta del 7 gennaio 2004, alla quale
hanno aderito quasi 2000 persone, l'Unione Astrofili Italiani
continua a porre il problema all'attenzione del pubblico
e soprattutto dei media, il cui ruolo è fondamentale per
la corretta informazione sulla netta classificazione dell'oroscopo
come "attività di intrattenimento" e non certo
come "sicura predizione del futuro".
Obiettivo concreto, sul quale sono già state coinvolte
le istituzioni parlamentari, un "bollino" da
affiancare alle previsioni astrologiche che indichi in
maniera esplicita ciò che tutti dovrebbero sapere: che
stanno leggendo qualcosa che ha a che fare con l'intrattenimento
e il divertimento, e non certo con ciò che accadrà davvero
nel loro futuro.
Nel frattempo, a luglio 2005 alcuni parlamentari hanno
presentato una proposta di legge che integri nel Codice
Penale italiano l'abuso di credulità popolare e alcune
disposizioni per il divieto di trasmissioni televisive
con la partecipazioni di cartomanti, indovini, taumaturghi
e medium.
La campagna dell'UAI prosegue, le adesioni continuano
numerose e i commenti rivelano che la necessità di "difesa"
dall'eccessiva diffusione dell'astrologia e degli oroscopi
è sentita in maniera sincera da molti cittadini che ritengono
insopportabile che la pretesa di predire il futuro invada
anche spazi destinati all'informazione.
Per gli aggiornamenti, si può consultare lo spazio web
dedicato ad "Astrologia? No, Grazie!" sul sito
UAI: http://astrologianograzie.uai.it
SCIS - Servizio per la Cultura e l'Informazione Scientifica
~Web Page~scis.uai.it
~~ e-mail ~~scis@uai.it
Mailing List: groups.yahoo.com/group/SCIS_On_Line
Newsletter: scis.uai.it/newsletter.htm
~Web Page2~astrofili.org/scis
Comunicato stampa del 7 marzo 2004
UAI
- UNIONE ASTROFILI ITALIANI - www.uai.it
SCIS - Servizio per la Cultura e l'Informazione Scientifica
Web Page http://scis.uai.it/
e-mail scis@uai.it
COMUNICATO STAMPA del 7 marzo 2004
Oltre
1000 adesioni in due mesi
L'UAI prosegue nella sua sensibilizzazione per ridurre
la diffusione dell'astrologia
Due
mesi fa, il 7 gennaio 2004, l'Unione Astrofili Italiani
ha inviato ai mezzi di informazione la sua "Lettera
aperta sull'eccessiva diffusione dell'astrologia"
(il testo completo è disponibile sul web all'indirizzo
http://scis.uai.it/astrologia.htm), che in questo
periodo è stata sottoscritta da oltre 1000
firmatari, tra i quali anche molti personaggi illustri
del mondo scientifico e culturale italiano.
Anche il Telefono Antiplagio ha aderito all'iniziativa,
che si propone di sensibilizzare opinione pubblica
e mezzi di comunicazione affinché le previsioni
astrologiche non invadano più gli spazi di
informazione, fianco a fianco con le notizie vere
e proprie senza alcun discrimine, e che risulti sempre
chiaramente indicato che gli oroscopi non offrono
certezze scientificamente provate. L'astrofisica
Margherita Hack ha commentato la campagna UAI affermando
che "queste superstizioni secoli fa trovavano
la loro giustificazione nell'ignoranza; nel 2004 è
assurdo che i mezzi di informazione mettano insieme
oroscopi e notizie."
La
vera notizia, sottolinea Corrado Lamberti, che assieme
alla Hack dirige la rivista Le Stelle, è piuttosto
il fatto che "siamo il Paese più infestato
di oroscopi e ciarlatani del Vecchio Continente; non
vale la pena di farne una crociata, piuttosto facciamo
sentire ridicoli, provincialotti e inadeguati ai tempi
che viviamo i giornali e le TV che ospitano oroscopi,
con un bonario compatimento." Anche
perché, come fa notare l'antropologa Cecilia
Gatto Trocchi, dell'Università di Roma Tor
Vergata, "nessuno azzecca le previsioni: una
donna astronauta avrebbe dovuto partorire nello spazio;
O. J. Simpson, implicato in un assassinio, avrebbe
dovuto farsi prete; Michael Jackson sarebbe dovuto
diventare donna; in Palestina sarebbe dovuta arrivare
la pace entro il settembre 2000, e Saddam Hussein
sarebbe dovuto morire di infarto nel dicembre di quello
stesso anno.
E come se non bastasse, molte di queste previsioni
vengono fatte dietro congruo pagamento!"
Molti
astrologi, dunque, vendono - spesso a caro prezzo
- verità rivelate che tali non sono. Anche
perché, spiega il matematico Piergiorgio Odifreddi,
dell'Università di Torino, "i segni zodiacali
sono invenzioni mitologiche e non oggetti astronomici",
quindi gli oroscopi non si basano su delle realtà
fisiche concrete. L'Unione
Astrofili Italiani proseguirà, nei prossimi
mesi, la sua azione di sensibilizzazione; l'obiettivo
prefissato è quello di una concreta diminuzione
della diffusione, oggi senza dubbio eccessiva, di
oroscopi e previsioni astrologiche, soprattutto in
quegli spazi che dovrebbero essere riservati esclusivamente
all'informazione.
Il responsabile della campagna, Paolo Ferretti, può
essere contattato all'indirizzo e-mail antares.76@panservice.it
UAI - UNIONE ASTROFILI ITALIANI - www.uai.it
SCIS - Servizio per la Cultura e l'Informazione Scientifica
Web Page http:astrologianograzie.uai.it
e-mail: astrologianograzie@uai.it
Comunicato
stampa del 7 aprile 2004
Prime significative
prese di posizione ufficiali contro l 'eccessiva diffusione
dell'astrologia
Altri
importanti riscontri della campagna degli astrofili
per tutelare l'informazione.
Concordano
con l'UAI il Comitato televendite e la Direzione istruzione
e cultura dell'UE.
Ciononostante, si fa ancora confusione tra scienza
e non-scienza sui quotidiani nazionali
Prosegue la campagna di sensibilizzazione che l'Unione
Astrofili Italiani ha iniziato tre mesi fa, il 7 gennaio,
con l'invio ai mezzi di informazione della "Lettera
aperta sull'eccessiva diffusione dell'astrologia".
Sono ormai quasi 1.200 le adesioni sul sito: http:astrologianograzie.uai.it.htm
, dove oltre al testo completo della Lettera, con
la possibilità di aggiungersi ai firmatari,
si può trovare anche una ricca rassegna stampa
su quanto è accaduto intorno all'iniziativa.
Concorda con la posizione dell'UAI anche il Comitato
di controllo sulle televendite, organismo del Ministero
delle Comunicazioni; presieduto dal dott. Adalberto
Baldoni, presidente della Commissione per l'assetto
del sistema radiotelevisivo, il Comitato ministeriale
ha recentemente approvato, in seduta plenaria, un
ordine del giorno nel quale si evidenzia soprattutto
il rischio che i mezzi di comunicazione possano esaltare
la credibilità di determinate pratiche, con
un conseguente danno culturale anche rilevante e si
chiede un intervento del Ministro che solleciti le
emittenti a compiere il loro lavoro con piena responsabilità
nei confronti del ruolo sociale e culturale che rivestono.
Anche la Commissione Europea accoglie con favore la
campagna contro l'eccessiva confusione tra informazione
e pseudoscienze: in una lettera inviata al Presidente
dell'UAI, Harald Trettenbrein, della Direzione generale
istruzione e cultura, dipartimento Cultura, politica
audiovisiva e sport, a nome del Presidente Romano
Prodi, ricorda che esistono degli "standard minimi
per le trasmissioni radiotelevisive nell'Unione europea"
stabiliti dalla direttiva comunitaria "Televisione
senza frontiere" e che tutti gli Stati membri
dovrebbero "garantire i livelli di qualità
della programmazione, in particolare per quanto concerne
le emittenti di servizio pubblico."
Tuttavia, sui media italiani si fa ancora molta, anzi
troppa, confusione: il più diffuso e letto
quotidiano a diffusione nazionale ha affiancato a
una notizia scientifica sulla scoperta di un nuovo
corpo del sistema solare l'intervista a un astrologo
che parla dell'influsso del nuovo pianeta sulle scoperte
scientifiche delle scienziate donne. La credibilità
che viene automaticamente tributata dai lettori a
tali affermazioni ha delle pericolose ricadute sul
livello culturale dei cittadini, ed è assurdo
che in una nazione sviluppata, nel 2004, vengano proposti
accostamenti tra scienza e non-scienza senza alcuna
discriminante.
L'Unione Astrofili Italiani proseguirà, nei
prossimi mesi, la sua azione di sensibilizzazione;
l'obiettivo prefissato è quello di una concreta
diminuzione della diffusione, oggi senza dubbio eccessiva,
di oroscopi e previsioni astrologiche, soprattutto
in quegli spazi che dovrebbero essere riservati esclusivamente
all'informazione.
Il responsabile nazionale della campagna, Paolo Ferretti,
può essere contattato all'indirizzo e-mail
antares.76@panservice.it
UAI - UNIONE ASTROFILI ITALIANI - www.uai.it <http://www.uai.it>
SCIS - Servizio per la Cultura e l'Informazione Scientifica
Web Page http://scis.uai.it/ <http://scis.uai.it/>
e-mail scis@uai.it;
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Emilio Sassone Corsi
Presidente Unione Astrofili Italiani
email: presidente@uai.it
home page: www.uai.it <www.uai.it>
Per contattare la redazione astrologianograzie@uai.it
Per
aderire all'iniziativa
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