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Musica


THE QUEEN

   

'39
Words and music by Brian May

A night at the opera
1975 - 1991 Digitally remastered (Hollywood Records)

Brian May, laureato in astronomia, scrive questa canzone a proposito del relativistico "paradosso dei gemelli", in questo caso applicato a due innamorati.
Partito "in the year of '39", il narratore ritorna in un altro anno '39, non trovando più l'amata ma il loro figlio, mentre per lui non è passato che un anno "So many years have gone/ Though I'm older than a year...".
In questa che è la trentanovesima canzone dei Queen, un riferimento anche all'anno in cui iniziò la II guerra mondiale


Nell'anno '39
si riunirono qui i Volontari
Nei giorni in cui le terre erano poche
Qui la nave salpò in un mattino blu e soleggiato
Lo spettacolo piu dolce mai visto.
E la notte seguì al giorno
Ed i cantastorie raccontano
come le numerose anime coraggiose
per molti solitari giorni
salparono verso i mari lattei
senza guardarsi mai indietro, senza mai paura,
senza mai piangere.

Non senti il mio richiamo
nonostante tu sia anni lontana?
Non mi senti chiamarti?
Scrivi le tue lettere sulla sabbia
per il giorno in cui prenderò la tua mano
nella terra che i nostri nipoti conoscevano.

Nell'anno '39
venne una nave dal blu
I Volontari tornarono a casa quel giorno
e portarono delle buone notizie
di un mondo appena nato
ma con cuori oppressi
Per una Terra la terra e vecchia e grigia
Noi andremo via verso una nuova casa
Ma, piccola cara, questo non è possibile
Oh cosi' tanti anni sono passati
Anche se sono più vecchio solo di uno
Gli occhi di tua madre, nei tuoi occhi, piangono per me.

Non senti il mio richiamo
nonostante tu sia anni lontana
Non mi senti chiamarti?
Scrivi lettere sulla sabbia
Per il giorno in cui toccherò la tua mano
Nella terra che i nostri nipoti conoscevano

Non senti il mio richiamo
nonostante tu sia anni lontana
Non mi senti chiamarti?
Tutte le lettere sulla sabbia
Non possono guarirmi come avrebbe fatto la tua mano
Per la vita a venire abbi pietà di me

 


Long Away

Un giorno alle corse
(1976)





Si potrebbe credere al Paradiso
Non mi importa dirlo
Per ogni stella in cielo
qui c'è un'anima triste, oggi
Ti svegli la mattina con un buon aspetto
Sei sulla luna tutto il giorno
Solitario come un sussurro nel mezzo
di una caccia alle stelle
Comunque, a chi importa?
Nonostante tutte le preghiere al cielo
gran parte della vita è fatta proprio così.
Abbiamo abbandonato la nostra strada?
Una strada così lunga alle nostre spalle
Chissà quando, chissà dove
Chissà dove ci sorprenderà la luce del giorno?
In attesa di quel giorno
Fatti coraggio, amico mio, ti amiamo
Anche se sembra che tu sia solo
un milione di luci su di te
sorridono giù sulla tua casa
Presto, infila i tuoi guai in una valigia
Forza, lascia giocare il nuovo bambino
Solitario come un sussurro nel mezzo
di una caccia alle stelle
Vado via da qui, vado lontano
Nonostante tutte le stelle in cielo
Non vorrei vivere
Non potrei vivere così
Abbiamo abbandonato la nostra strada?
Una strada così lunga alle nostre spalle
Lasciata per qualche sentiero senza speranza
Una strada tanto lunga
Una strada tanto lunga
Una strada tanto lunga
Sto cercando,
Sto ancora cercando quel giorno

 

 

Segnalazione e commento di Andrea/Noquarter/


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