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Cinema

 

Mission to Mars
USA 2000

Regia: Brian De Palma
con: Gary Sinise Tim Robbins
Jerry O'Connell Kim Delaney 
Don Cheadle Connie Nielsen



E' il 9 giugno 2020, si sta celebrando una festa dedicata agli astronauti che parteciperanno alla missione su Marte: sei mesi di viaggio, un anno sul pianeta e ancora sei mesi per il rientro. Sulla stazione orbitante internazionale si controlla la missione e si ricevono i dati, ma uno strano messaggio da parte di un membro dell'equipaggio lancia l'allarme:
Luc:: "Devo agire…devo agire in fretta…potrei non avere un'altra possibilità…potrei non aver raggiunto il posto…raggiunto il posto … c'è stato un sordo boato poi… un sordo boato poi qualcosa ci ha investiti… e… e…. ci ha investiti! Oh mio Dio… sono tutti morti! Oh Dio…"
Luc è evidentemente l'unico superstite. Non si sa di preciso cosa sia accaduto, ma viene organizzata una missione di soccorso di cui fanno parte Woody Blake, Jim McConnell, Terry Fisher e Phil Ohlmyer. Purtroppo nella fase di atterraggio sono subentrati gravi problemi e l'equipaggio ha dovuto abbandonare l'astronave e usare il modulo d'appoggio orbitante intorno a Marte per scendere sul pianeta.

Nella manovra Woody perde la vita. Nonostante un anno intero passato in completa solitudine su Marte, Luc sembra in buona forma.
Per sopravvivere ha usato la fotosintesi delle piante per ottenere cibo, acqua e ossigeno necessari.

Ma ciò che più sorprende è la scoperta di ciò che ha provocato la disgrazia di cui è rimasto vittima il primo equipaggio: una forza mostruosa sprigionatasi dalla sommità di una montagna… "particolare".

Si tratta della famosa faccia su Marte.

Questa è la testimonianza di una forma di vita aliena su Marte.

Durante la sua lunga permanenza su Marte, Luc ha avuto modo di analizzare la "voce" proveniente dalla "faccia", i dati ottenuti lasciano esterrefatti, si tratta di frequenze che se elaborate mostrano il messaggio alieno: DNA…quasi umano, mancano solo alcune basi.

Jim ha l'idea di completare la sequenza e rimandarla alla "faccia".
Questa volta non si scatena una forza devastante, ma si apre una specie di porta: un invito ad entrare.
E così fanno. All'interno c'è una proiezione olografica che mostra come Marte, un tempo abitato, sia stato devastato dalla caduta di una meteora.
Tutti gli abitanti abbandonano il pianeta alla volta di una galassia lontana, ma una navicella è inviata a "inseminare" la Terra, così anche sulla Terra scoppia la vita. Dopo la sconcertante scoperta gli astronauti si apprestano a tornare sulla Terra.

Solo Jim rimane. La "faccia" è in realtà un'astronave che lo porterà finalmente a… "casa".

Marte ha da sempre stuzzicato l'immaginario collettivo e ognuno di noi, in fondo, vorrebbe incontrare un marziano. Nel film si gioca molto su quest'idea, anche se di tanto in tanto la trama appare un po' forzata; come la ben poco veritiera tenda che ospiterebbe l'astronauta superstite. Secondo la descrizione fatta nel film all'interno la pressione dovrebbe essere analoga a quella che c'è sulla Terra e quindi di circa 1000 millibar in contrapposizione ai circa 6 dell' atmosfera esterna… In compenso il regista ci delizia con immagini molto efficaci del suolo marziano e anche il luogo in cui è situata la "faccia" (la regione "Cydonia") risponde al vero, qui infatti era stata scattata la famosa foto nel luglio del 1976 dall'orbiter del Viking 1, mentre stava riprendendo il suolo per scegliere il luogo più adatto per far atterrare il lander del Viking 2 (Viking 1 e 2 sono due sonde lanciate ad un mese di distanza la cui missione era quella di esplorare il suolo marziano). Questa foto alimentò molto la teoria che Marte fosse stato abitabile e abitato e costruzioni artificiali come la "faccia" ne sarebbero state la prova. Da allora la regione è stata fotografata più e più volte e con maggiore risoluzione, il che ha dato modo di constatare che si tratta di rilievi del tutto naturali. Ad ogni modo si tratta pur sempre di un film e non di una trattazione scientifica, per cui certe incongruenze sono perdonabilissime. E poi, a volte, è anche bello poter sognare…

 

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