Figlia delle stelle
Nata sono da detriti
scivolati lentamente
tra nebulose e sassi
polvere di stelle
e in cielo che
più non dorme
ritorno luce
insieme alle
mie sorelle.
Cielo muto
In notte senza
stelle ridenti
le immagini
le disegni
e poi sali sul Carro
e cacci con Orione
percorri la Via Lattea
e poi cancelli
e le ridipingi
poi provi a contarle
nella mente
e t'accorgi che cerchi
qualcosa che qui
ancor non trovi.
Vorrei
Vorrei mi regalassi
un paio di scarpe nuove
tessute di luna quando
è quasi piena e filo
di grano ben maturo
con lacci di segale scura.
Così potrei salire in cima
a quella scala alta là
vicino al leccio.
Non so dove mi porta
ma sento dal profumo
e dalla sua leggiadra forma
che arriverò
a toccare Sirio
la stella che da bimba
immaginavo
incontro dell'amore.
Aiutami a salire
dolcemente
conducimi nei primi
spessi gradini
e poi lascia la mano
chè da sola
debbo spingermi a forza
spazzando via nubi
ed uccelli neri e
sentirmi librar
libera in pensiero.
Quando sarò arrivata
ti farò un fischio
e se vuoi puoi
salire anche tu
ma attento che
sull'ultimo gradino
solo due scarpe
possono volare.
Perseidi
Cadono
a metà Agosto
le Perseidi
come cascata
d'acqua sorgiva
avvitata in gorghi
e trasformano
sembianze ricurve
in menhir eretti
al cielo.
Occhi
Lividi e
cavi
sguazzano
nel buio
trascinando
in agonia
comete
di memoria.
Ascolta
Ci guarda
sonnecchiando
oggi
la luna
e ride
di parvenze
d' umiltà
di ludici
imbrogli
di parole,
caprifoglio
intrecciato
inesorabilmente.
Luna
Mi porta con sé
nell'età dell'oro.
Mi cinge con sé
in mari indomabili.
Insieme da chiaro sonno
ci svegliamo.