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Astroletteratura
Cognizioni

 

LUCIUS SCHLINGER
VERSI IN BREVE
Clerihew & Limericks

Il clerihew, di tradizione britannica, è un componimento in cui il primo verso è costituito dal nome - eventualmente seguito dal cognome - di un personaggio, quale che sia il numero delle sillabe: si vedano i Clerihews di WH.Auden, celebre in assoluto e particolarmente congeniale a gruppi o combriccole diverse di cultori di questo tipo di brevi composizioni et similia.. Spesso lo schema di rime indicato è semplicissimo (AA BB o anche AB AB) ma forse non sarebbe un guaio permettersi anche lo schema ABBA, con licenza di far la rima col nome al terzo verso, poiché l'importante è che si parta da un nome), con tutte le attenzioni per il ritmo che deve comunque essere rigorosamente definito. In W.H.Auden i nomi sono in genere di scrittori o musicisti). Qui si trovano invece anche scienziati, filosofi, letterati, artisti ed altri personaggi conosciuti, talvolta anche con qualche nota formalmente non troppo seria. Ho talvolta deciso di allungare il primo verso che in certi casi può anche divenire un endecasillabo come sono quasi a sempre i tre seguenti ed evitare certe rime che con alcuni nomi sarebbero necessariamente stiracchiate e mi sono consentito ancora qualche piccola libertà, ad esempio nei nomi tradotti o "spiegati". Si tratta di versi per gioco, non di poemi.


 

Alfonso di León e di Castiglia,
volle riunire un'eletta famiglia
di astronomi arabi e di ogni altra fede.
Le Tavole alfonsine al mondo diede.

Aristarco
osservando più volte lo stesso arco
di orbite alle quali era già avvezzo
si convinse che il Sole era nel mezzo.

Giordano Bruno da Nola
non subì i dogmi di una certa scuola.
Non della Terra sola, di ogni luogo
lui vide il moto. Per questo ebbe il rogo.

Copernicus, il grande Niccolò,
comprese (e in pratica lo dimostrò)
che il sistema eliocentrico funziona
per dar delle orbite l'idea più buona.

Gian Domenico Cassini
era un osservatore tra i più fini.
Scoprì con lungo lavoro notturno
ben diviso l'anello di Saturno.

Antonio Virginio Schiaparelli
si sollevò ad altissimi livelli
studiò pianeti meteore, comete
e ci offrì conoscenze assai concrete.

Eratostene, saggio di Cirene,
con la distanza tra Alessandria e Syenee
un calcolo brillante, ma non strano
misurò un bell'arco di meridiano.

Edmund Halley
non fu mai visto in mezzo alla Rift Walley.
Non la considerò tra le sue mete
preferendo la caccia alle comete.

William Herschel, cioè Wilhelm di Hannover
fu per stelle e pianeti davvero over.
Di una "cometa" osservata lontano
fece un pianeta nuovo: ed ecco Urano!

Paolo Maffei,
proprio un ricercatore senza nei.
Col suo nome troviamo (casi rari,
chissà perchè?) due sistemi stellari.

Isaac Newton, un po' alla meglio Isacco,
un giorno riposava (era ben stracco!)
quando gli cadde in testa, (ma ... sarà?)
una mela: " Questa è la gravità!"

  Dante,
nei tuoi tre regni ogni essere pensante,
come una rondine le sue sorelle,
ti seguirà dagli abissi alle stelle

Franco Pacini
è assai ben noto, cari cittadini
perché assegna certi ordini severi
a stelle supernovae & buchi neri

L'abate Giuseppe Piazzi
studiava certi corpiccioli pazzi.
Si vide che di loro una gran parte
si aggira in orbite tra Giove e Marte.


Tolomeo di Alessandria
volle dare un suo ordine alla mandria
dei diversissimi oggetti celesti
pur senza usare eliocentriche vesti

ll grande Brahe, per gli amici Tycho,
volle dare a Keplero, il caro amico,
da osservatore accurato e geniale,
dei dati d'importanza universale.

Albert Einstein
Lo dice il nome: Una pietra. Sehr rein,
purissimo il suo genio nella fisica.
Chiamandolo gigante non si risica!

Galileo Galilei
aveva sommo ingegno, per gli dei!
ma affermando che il Sole stava al centro
fu dall' Inquisizione messo dentro.

Lei Margherita Hack, lui Giorgio Abetti
ci raccontano in termini perfetti
ed avvincenti (nessuno si appisola)
che ogni galassia è un universo-isola.

Johannes Kepler (Giovanni Keplero) comprendeva le orbite davvero
e calcolò, pur senza lenti e tubo,
tempi quadrati e semiassi al cubo.

Pierre Simon De Laplace
diede all'idea kantiana nuova face
ed al Sistema rigorosa veste:
Trattato di meccanica celeste.




Limericks

Civile e saggio abita in quel d' Urbino
un personaggio che ha questo pallino:
spegnere il Sole e tosto
porre un lume al suo posto
per le esigenze di ogni cittadino.

 

Un pellegrino di Vattelappesca
crede agli oroscopi e par che non esca
se di segni e ascendenti
non "sa" i varî accidenti,
il sapientone che ha in testa aria fresca.



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