Trecento
anni fa, il 16 maggio 1718 nacque a Milano Maria Gaetana Agnesi: diventerà
una figura di spicco nella matematica e poi nell’assistenza ai
malati.
Era nata in una famiglia facoltosa: il padre Pietro si occupava di commercio
e lavorazione della seta. In quegli anni, chi se lo poteva permettere,
e lo desiderava, cercava precettori adeguati per i figli e anche di
organizzare in casa incontri culturali che spaziavano su interessi diversi,
dalla filosofia, alle lingue, alla musica e alla matematica. Maria Gaetana
mostrò fin da piccola particolari attitudini allo studio (anche
una sorella, Maria Teresa diventerà una famosa compositrice,
librettista e clavicembalista). Imparò a parlare sei lingue,
oltre all’italiano, e a nove anni – in uno degli abituali
incontri culturali in ambito domestico – recitò a memoria
un discorso scritto dal suo maestro e da lei tradotto in latino «nel
quale si dimostra che gli studî delle arti liberali non sono in
verun modo discordanti con il sesso femminile».
A vent’anni scrisse il suo primo libro, Propositiones Philosophicae,
che trattava – come ricorda l’Enciclopedia Treccani –
«di logica, di ontologia [metafisica], di pneumatologia (scienza
degli spiriti), meccanica dei gravi, dei fluidi, dei corpi elastici,
dei corpi celesti; v’erano notizie sulle meteore, sulle terre,
sui mari, sui fossili, sui metalli, le piante e gli animali, ed altre
cose ancora».
*Continua
nel documento in .pdf allegato*
Dal periodico Nova - N. 1318 - 16 maggio 2018
ASSOCIAZIONE ASTROFILI SEGUSINI
Redatta
da Andrea Ainardi, Valentina Merlino e Paolo Pognant
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