Dal 17 luglio al 21 agosto sono in mostra le foto
di Marcella Giulia Pace, fotografa “cacciatrice” di
fenomeni ottici atmosferici, che ama cogliere le relazioni tra
quel che accade nell’atmosfera alle varie quote, latitudini
e orari del giorno e della notte e l’occhio dell’attento
osservatore sulla Terra.
Le sue foto visibili sul suo sito www.greenflash.photo
sono spesso pubblicate su riviste specializzate in tutto il mondo
oltre che come EPOD o OPOD. Nel 2015 una sua foto, “Moon
and Antelao”, è stata selezionata per l’evento
“Astronomy Photographer of the Year” organizzato dall’Osservatorio
di Greenwich e da qui è nata l’idea di esporre a
San Vito di Cadore un’intera produzione che ha riguardato
non solo il Cadore nel nord-est d’Italia ma anche foto catturate
alle latitudini opposte d’Italia cioè la provincia
di Ragusa all’estremo sud-est della Sicilia.
La mostra ha subito suscitato molto interesse dei
visitatori fin dai primi giorni della sua apertura: più
di 110 immagini distribuite in 5 sale delle quali una dedicata
alle foto astronomiche, una alla Luna e le restanti sale dedicate
alle fotometeore (archi, aloni, pareli, corone, green flash, miraggi,
iridescenze). Le immagini sono tutte corredate da accurate didascalie,
molte delle quali di Les Cowley e di Marco Meniero. Oltre alle
foto anche una sala con proiezioni di filmati riguardanti alcuni
dei fenomeni esposti.
“Lo scopo della mostra”, spiega Marcella
Giulia Pace, “è quello di mostrare come il cielo,
diurno e notturno, offra l’occasione di lasciarsi incantare
da colori e forme che sfuggono all’attenzione quotidiana
della gran parte di noi, ma che, solo a fermarsi un attimo e a
porre attenzione a quel che succede sulle nostre teste, la Natura
ci regala spettacoli grandiosi e pressoché sconosciuti,
spettacolari almeno quanto il cielo stellato notturno, apparentemente
magici come i doppi arcobaleni, le iridescenze o i miraggi. Già
il veder uscire gli ospiti della mostra con lo sguardo verso l’alto
a cercare aloni e pareli è stato per me un risultato che
mi ha riempito di gioia”.