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Questa linea temporale artistica rappresenta la cronaca della storia dell'Universo, dal suo esplosivo inizio al suo maturo stato attuale. Il nostro Universo iniziò la propria esistenza attraverso una terrificante esplosione conosciuta quale Big Bang, circa 13,7 miliardi di anni fa - parte sinistra della striscia. Le osservazioni effettuate dal NASA's Cosmic Background Explorer e dal Wilkinson Anisotropy Microwave Probe hanno rivelato la presenza di lradiazione a microonde dall'epoca primordiale del cosmo, circa 400000 anni dopo il Big Bang, adducendo evidenze consistenti riguardanti il fatto che il nostro Universo si generò effettivamente attraverso una deflagrazione. I risultati del Cosmic Background Explorer sono stati onorati con il premio Nobel 2006 per la Fisica. Al processo descritto fece seguito un periodo di oscurità, della durata di "poche" centinaia di milioni di anni luce dopo, dopodichè i primi oggetti celesti inondarono l'Universo di luce. Si ritiene che questa luce primordiale sia contenuta nei dati raccolti dal telescopio spaziale Spitzer della NASA. La luce rilevata dallo Spitzer sarebbe stata originata quale radiazione visibile ed ultravioletta, quindi "stirata", o "spostata verso il rosso" secondo il fenomeno del redshift, a formare lunghezze d'onda infrarosse durante il suo lungo viaggio per raggiungerci attraverso lo spazio in espansione. La luce rilevata dal Cosmic Background Explorer e dal Wilkinson Anisotropy Microwave Probe e proveniente dal giovane Universo primordiale ha viaggiato ancora più a lungo per giungere sulla Terra, "stirandosi" fino a lunghezze d'onda di microonde dall'energia ancora minore. Gli astronomi non sanno se i primissimi oggetti cosmici furono stelle o quasar. Le prime stelle, denominate stelle della III generazione - la nostra stella appartiene alla generazione I, erano molto più grandi e brillanti di ogni astro nel nostro Universo vicino, con masse circa 1000 volte quella del nostro Sole. Tali stelle si raggrupparono inizialmente in mini - galassie. In pochi miliardi di anni luce circa dopo il Big Bang, le mini - galassie si sono aggregate a formare galassie mature, incluse quelle a spirale come la nostra Via Lattea. Infine i primi quasar divennero I centri di imponenti galassie che sono comuni nell'Universo più distante. Il telescopio spaziale Hubble della NASA ha catturato spettacolari immagini delle galassie più antiche, lontane dieci miliardi di anni luce dalla Terra. Stelle
emergono dall'oscurità Questa animazione artistica illustra I primi anni di vita del cosmo, dalla sua formazione esplosiva fino all'Età Oscura e quindi alla formazione delle stelle primordiali e delle mini - galassie. Gli scienziati, utilizzando il telescopio spaziale Spitzer, hanno trovato tracce di luce infrarossa diffusa nello spazio celeste, che potrebbe costituire l'alorne collettivo delle masse corrispondenti ai primi oggetti apparsi nell'Universo. Gli astronomi non sanno con precisione se queste strutture rappresentano stelle o quasar, ossia buchi neri che consumano voracemente igas circostanti. Il filmato inizia con un
flash di colore che raffigura la nascita dell'Universo, l'esplosione
del Big Bang. Segue un periodo di oscurità, durante il quale i gas iniziano
a condensarsi. Davide Valentinis Traduzione riveduta ed ampliata dell'articolo "NASA Telescope Picks Up Glow of Universe's First Objects" del 18 dicembre 2006, visionabile sul sito della NASA www.NASA.gov nella sezione Exploring the Universe |
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