Quando si forma un arcobaleno in cielo
ed il Sole è anche rispecchiato su una superficie riflettente,
come uno specchio di acqua calma, la luce riflessa può
proiettare un secondo arcobaleno in prossimità del
primo.
Ci troviamo difronte a due arcobaleni, di cui il secondo,
essendo generato dal riflesso solare, può essere considerato
il gemello del primo. Sotto queste rare condizioni i due archi
appaiono identici e si sovrappongono parzialmente fra di loro,
quasi a formare un unico arco con una doppia iride. Inoltre
i rispettivi archi soprannumerari si fondono fra di loro.
Sotto queste condizioni si formano due punti antisolari: uno
reale ed uno fittizio che è posto più in alto
rispetto al primo. L’arcobaleno derivante dalla luce
diretta del Sole ha il centro nel punto antisolare reale,
mentre quello originato dal Sole riflesso ha il centro in
quello virtuale che deriva dalla proiezione del riflesso del
Sole sulla sfera celeste.
Nell’osservare questo fenomeno
si noti anche che gli archi rossi degli arcobaleni sono paralleli
fra loro e non speculari, otre che piuttosto vicini, questo
significa che un arco non può essere considerato il
secondario dell’altro.
La foto registrata dal team
Pictores Caeli è stata realizzata sfruttando
la riflessione di un laghetto posto vicino la diga del Vajont
con il sole basso sulle creste.
Pictores Caeli è un sodalizio fondato da 4 amici che
condividono la passione per la fotografia astronomica artistica.
Il gruppo è formato da:
Dario Giannobile (
http://www.dariogiannobile.com/),
Giorgia Hofer ( http://www.giorgiahoferphotography.com/)
Marco Meniero (
http://www.meniero.it/)
Marcella Giulia Pace
( http://www.greenflash.photo/)
e si pone come finalità l’unione
delle reciproche capacità tecniche ed artistiche per
sviluppare al meglio le immagini del cielo.
In questo lavoro Marcella e Giorgia
hanno individuato e ripreso il fenomeno, Marco lo ha investigato
e spiegato fisicamente, mentre Dario ha elaborato il file
per evidenziarne le sfumature.
Pasqua Gandolfi