Astrologia? No, grazie!

Rassegna stampa
 

Rassegna stampa delle prese di posizione contro l'astrologia comparse su varie testate
2009 - 2010 -

Proteste cattoliche e Agcom. Liofredi: non l'ho deciso io

Luca Borgomeo, presidente dell'associazione di telespettatori cattolici Aiart (Associazione Spettatori onlus) .
D'accordo anche il Consiglio Nazionale degli Utenti (Cnu), organismo dell'Agcom (Autorità per le garanzie nelle comunicazioni) : «È inopportuno che il servizio pubblico dedichi trasmissioni agli oroscopi."


www.uai.it
( dal sito del Vaticano)

Le parole del Papa Benedetto XVI alla recita dell'Angelus , 03/01/2010
(da leggere anche qui)

Cari fratelli e sorelle!

In questa Domenica – seconda dopo il Natale e prima del nuovo anno – sono lieto di rinnovare a tutti il mio augurio di ogni bene nel Signore! I problemi non mancano, nella Chiesa e nel mondo, come pure nella vita quotidiana delle famiglie. Ma, grazie a Dio, la nostra speranza non fa conto su improbabili pronostici e nemmeno sulle previsioni economiche, pur importanti. La nostra speranza è in Dio, non nel senso di una generica religiosità, o di un fatalismo ammantato di fede. Noi confidiamo nel Dio che in Gesù Cristo ha rivelato in modo compiuto e definitivo la sua volontà di stare con l’uomo, di condividere la sua storia, per guidarci tutti al suo Regno di amore e di vita. E questa grande speranza anima e talvolta corregge le nostre speranze umane.

Di tale rivelazione ci parlano oggi, nella Liturgia eucaristica, tre letture bibliche di straordinaria ricchezza: il capitolo 24 del Libro del Siracide, l’inno che apre la Lettera agli Efesini di san Paolo e il prologo del Vangelo di Giovanni. Questi testi affermano che Dio è non soltanto creatore dell’universo – aspetto comune anche ad altre religioni – ma che è Padre, che “ci ha scelti prima della creazione del mondo … predestinandoci ad essere per lui figli adottivi” (Ef 1,4-5) e che per questo è arrivato fino al punto inconcepibile di farsi uomo: “il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi” (Gv 1,14). Il mistero dell’Incarnazione della Parola di Dio è stato preparato nell’Antico Testamento, in particolare là dove la Sapienza divina si identifica con la Legge mosaica. Afferma infatti la stessa Sapienza: “Il creatore dell’universo mi fece piantare la tenda e mi disse: «Fissa la tenda in Giacobbe e prendi eredità in Israele»” (Sir 24,8). In Gesù Cristo, la Legge di Dio si è fatta testimonianza vivente, scritta nel cuore di un uomo in cui, per l’azione dello Spirito Santo, è presente corporalmente tutta la pienezza della divinità (cfr Col 2,9). Cari amici, questa è la vera ragione di speranza dell’umanità: la storia ha un senso, perché è “abitata” dalla Sapienza di Dio. E tuttavia, il disegno divino non si compie automaticamente, perché è un progetto d’amore, e l’amore genera libertà e chiede libertà. Il Regno di Dio viene certamente, anzi, è già presente nella storia e, grazie alla venuta di Cristo, ha già vinto la forza negativa del maligno. Ma ogni uomo e donna è responsabile di accoglierlo nella propria vita, giorno per giorno. Perciò, anche il 2010 sarà più o meno “buono” nella misura in cui ciascuno, secondo le proprie responsabilità, saprà collaborare con la grazia di Dio. Rivolgiamoci dunque alla Vergine Maria, per imparare da Lei questo atteggiamento spirituale. Il Figlio di Dio ha preso carne da Lei non senza il suo consenso. Ogni volta che il Signore vuole fare un passo avanti, insieme con noi, verso la “terra promessa”, bussa prima al nostro cuore, attende, per così dire, il nostro “sì”, nelle piccole come nelle grandi scelte. Ci aiuti Maria ad accogliere sempre la volontà di Dio, con umiltà e coraggio, perché anche le prove e le sofferenze della vita cooperino ad affrettare la venuta del suo Regno di giustizia e di pace. 

SALA STAMPA DELLA SANTA SEDE

Il testo originale (sito Vaticano)

"I problemi non mancano, nella Chiesa e nel mondo, come pure nella vitaquotidiana delle famiglie. Ma, grazie a Dio, la nostra speranza non fa conto su improbabili pronostici e nemmeno sulle previsi
oni economiche, purimportanti. La nostra speranza è in Dio, non nel senso di una genericareligiosità, o di un fatalismo ammantato di fede." "......... Perciò, anche il 2010 sarà più o meno "buono" nella misura incui ciascuno, secondo le proprie responsabilità, saprà collaborare con lagrazia di Dio."


LA STAMPA.it

Tremonti d'accordo col Papa (un articolo di Giacomi Galeazzi)

'Non credete agli oroscopi o alle stime degli economisti'

GIORNALE RADIO RAI
Benedetto XVI nell'Angelus domenicale ha esortato a non affidare le speranze umane in 'improbabili pronostici' nè in 'pur importanti previsioni economiche'
Raffaele Luise

CORRIERE.IT

Il Papa: «Il futuro è nelle mani di Dio, non di maghi e economisti»

RAInews24

Con il Papa contro maghi ed economisti