17 - La Radioastronomia ha aperto una nuova possibilità di sondare i misteri dell'Universo, affiancandosi a tutte le altre tecniche che si sono sviluppate specialmente nel secolo XX.

La Radioastronomia, è una branca dell'astronomia che studia le radiazioni elettromagnetiche provenienti dallo spazio, con lunghezza d'onda compresa da pochi millimetri fino a circa 20 metri ("finestra radio").
I primi studi sulle radiazioni elettromagnetiche provenienti dallo spazio furono fatti dallo statunitense K.Jansky nel 1932, dopo la scoperta casuale delle radioemissioni galattiche durante un'indagine sulle origini dei rumori di fondo che interferivano con le radiocomunicazioni intercontinentali.
Dal punto di vista radioastronomico la zona di maggior intensità è la Via Lattea, che presenta differenti emissioni alle diverse frequenze. Altre radiosorgenti si riscontrano in ogni parte della volta celeste.

Attualmente di esse ne sono state catalogate diverse migliaia.
In abbinamento allo studio della radioastronomia c'è un costante ascolto delle voci dell'universo cercando di evidenziarme qualcuna che dia la prova dell'esistenza di altri esseri intelligenti che abbiano inviato radiosegnali nel tentativo di far sapere la loro esistenza. Tali segnali dovrebbero avere una sequenza ed una presentazione che dimostri che sono stati creati con la logica che contraddistingue l'intelligenza creativa ed analitica.
La radioastronomia fa un'ulteriore distinzione fra segnali provenienti dai componenti il Sistema Solare, quelli che arrivano dalla nostra Galassia e quelli provenienti dagli spazi extra-galattici.



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