Citazioni
Le citazioni vanno lette così, alla rinfusa, con il gusto di scoprirle per la loro profondità, varietà ed efficacia.
La scoperta di una nuova ricetta fa più contenta l'umanità che la scoperta di una nuova stella.
A. Brillat-Savarin dal libro Fisiologia del Gusto, edizione Rizzoli
Segnalazione di
Franco Ferro
Noi ci guardiamo, il cielo ed io, senza stancarci
Li Po
Segnalazione di Maria Teresa Marchetti
C'è stato un tempo senza orologi, il tempo del giorno e della notte, del volo degli uccelli e dei versi degli animali, del cielo stellato e della meridiana, delle lucciole e delle civette, ma già il mio tempo è stato un tempo accelerato, scandito da lancette e bilancieri, da pendoli e da sveglie, da orologi da tasca da panciotto da taschino da polso; nei tic-tac del tempo ho sentito ritmare anche il consumo della mia vita.
da "La valle dei cavalieri" di Raffaele Crovi, Premio Campiello 1993
Segnalazione di M. Bruschi
Se guardi il cielo e
fissi una stella, se senti dei brividi sotto la pelle,
non coprirti, non cercare calore, non è freddo
ma è solo amore.
Kahlil Gibran -
Segnalazione di Gabriele Manzotti
Quello che mi impressionò appena cominciai a lavorare in cosmologia fu il fatto che quando qualcosa è sbagliato, in genere non è
sbagliato del doppio o della metà, ma di un miliardo di miliardi...
Alan Guth - Segnalazione di Davide Mauro, Codas - (Centro Osservazione e Divulgazione Astronomica -Siracusa)
La cosa più incomprensibile dell'Universo è che esso sia comprensibile.
Albert Einstein - Segnalazione di Davide Mauro, Codas
-(Centro Osservazione e Divulgazione Astronomica Siracusa)
Quando qualcuno mi chiede: «A che cosa
serve l'astronomia?» mi capita di rispondere: anche se non fosse servita ad altro che
a rivelare tanta bellezza, avrebbe già giustificato
ampiamente la sua esistenza.
H. Reeves - Segnalazione
di Davide Mauro, Codas - (Centro Osservazione e Divulgazione Astronomica Siracusa)
Ma che dolce delirio è il loro, allorché
si fabbricano mondi senza fine, allorché misurano
con il pollice e con il filo, sole, luna, stelle,
sfere...
Erasmo da Rotterdam, Elogio
della follia - 1511 - Segnalazione di Davide Mauro, Codas - (Centro Osservazione e Divulgazione Astronomica Siracusa)
Riconoscere le stelle è una questione di diletto,
di divertimento.
Il piacere di trasformare un mondo sconosciuto e monotono
in un mondo meraviglioso e familiare.
Bisogna prendere confidenza con il cielo, per "abitarci"
e sentirsi come a casa propria.
L'osservazione del cielo deve iniziare a occhio nudo.
E come tutte le cose importanti, richiede tempo e
pazienza.
Ma una volta identificata, potrete riconoscere la
stessa costellazione in qualsiasi punto del cielo.
Con il passare del tempo diverrà parte del
paesaggio e dei vostri ricordi.
Hubert Reeves - Segnalazione di Flavio Vacchetta Gruppo Astrofili Benesi - Benevagienna (CN)
"Ogni uomo è
una luna, con un lato oscuro che non mostra mai a nessuno"
Mark
Twain - Appunti sparsi su una gita di piacere - Segnalazione di Elena Renga, Gruppo Astrofili UMAC
"Nel marzo del 1617
venne da Pisa nel nostro porto Galileo Galilei a fare, sopra una nave, l'esperienza con un suo cannocchiale, il quale, anche in tempo di mare agitato, potesse
servire
a scoprire da lungi le navi nemiche, prima
che esse se ne accorgessero, in servigio della marina
toscana..."
Giuseppe Piombanti, Guida
storica ed artistica della città e dei dintorni
di Livorno
Segnalazione di Franco Spinelli
(...) Natale mi fa pensare
al pianeta Nettuno, perdonate l'ardire - dove i raggi
del Sole arrivano appena. Deve essere sempre Natale
fra quei birbacchioni, beati loro.
E sulle comete, quando sono arrivate al punto più
lontano dal Sole, e quasi non si muovono più per l'immensa distanza, si deve far certo una grande e generale festa al fuoco,
mentre fuori si gela.
Così la Terra, arrivata al punto più
freddo dell'anno, fa la gran festa natalizia.
Achille Campanile
Manuale di conversazione, 1973
Segnalazione di Sergio D'Amico
"Un certo Ecfanto
di Siracusa affermava che non è possibile avere
conoscenza certa delle cose che sono, e che egli diceva
quello che gli pareva il vero. Gli elementi prii,
onde hanno origine le cose sensibili, sono, diceva,
indivisibili, e diversi tra loro per tre modi, per
grandezza e per forma e per potenza: il loro numero
è limitato, e lo spazio illimitato; i corpi
sono mossi non dal loro peso o da urti, ma da una
potenza divina che egli chiama anima e mente. Che
il cosmo è dotato di mente, egli diceva, si
può arguirlo dal fatto che, per la sua potenza
divina, ha forma di sfera: centro del cosmo è
la terra, che si muove intorno al suo asse in direzione
d'oriente".
*
"Eraclide Pontico ed Ecfanto siracusano dicono
che la terra è mossa, ma non per traslazione,
sì invece per rotazione: essa gira, dicono,
intorno al proprio asse come una trottola, da occidente
verso oriente"
Ippolito - Refutatio contra omnes haereses - I Presocratici, testimonianze e frammenti
Laterza; 1994
Segnalazione di Tiziana Garofalo
Un punto microscopico brilla,
poi un altro, poi un altro: è l'impercettibile,
è l'enorme.
Questo lumicino è un focolare, una stella, un
sole, un universo; ma questo universo è niente.
Ogni numero è zero di fronte all'infinito.
L'inaccessibile unito all'impenetrabile, l'impenetrabile
unito all'inesplicabile, l'inesplicabile unito all'incommensurabile:
questo è il cielo.
Victor Hugo Les contemplations (1856).
Segnalazione di Sergio D'Amico
Punta sempre
alla luna, mal che vada avrai vagabondato tra le stelle.
Anonimo
Daneel si
alzò.
Era solo...con una Galassia a cui badare.
Isaac Asimov - I robot e l'Impero
Segnalazione di Nero
Questa
frase è scritta sul tubo del telescopio di
un astrofilo; le parole gli ricordano che nella contemplazione
del cielo ritroviamo noi stessi:
"...noi
siamo l'incarnazione locale di un Cosmo cresciuto fino
all'autocoscienza.
Abbiamo incominciato a comprendere la nostra origine: siamo materia stellare che medita sulle stelle... "
Carl Sagan - Cosmo - Mondadori
Segnalazione di Maurizio Locatelli
"...or
se la copia è tanta dei germi, che intere esistenze
di viventi creature non mai li potrebber contare, se la Natura ognora procede in identico modo,
gli atomi per il vuoto dovunque lanciando, sì come già li sospinse a formar questo nostro visibil creato,
devi con vera ragione pensare che esistono altrove altri mondi, di gente, di prole ferina diversi..."
Tito Lucrezio Caro - 98-96
55 a.C. - Il poema della Natura – De rerum Natura - LIBRO
II
Segnalazione di Maurizio Locatelli
“L'antica
alleanza è infranta; l’uomo finalmente sa di essere solo nell’immensità indifferente dell’Universo da cui è emerso per caso.
Il suo dovere, come il suo destino, non è scritto in
nessun luogo.”
Una voce fuori dal coro quella
di Monod, che le recenti ricerche e scoperte dell'astrofisica
e della biologia molecolare sembrerebbero sconfessare
; tuttavia mi ha colpito la frase per il potere
evocativo e il "pessimismo cosmico"
che esercitano sempre un fascino prorompente, e per
il deciso slancio "ateista":
Jacques
Monod - Il caso e la necessità - Mondadori - citata in un saggio di biogenesi di Paul Davies
– Da dove viene la vita
Segnalazione e commento di Maurizio Locatelli
L’infinito
del matematico non è diverso dall’Infinito di Leopardi
Forse s'avess'io l'ale
Da volar su le nubi,
E noverar le stelle ad una ad una,
O come il tuono errar di giogo in giogo,
Più felice sarei, dolce mia greggia,
Più felice sarei, candida luna.
Giacomo Leopardi – Canto di un pastore errante
nell’Asia.
Citazione del prof. Giuseppe Vitiello in occasione della Conferenza del Prof. G. Veneziano
dal titolo
Le stelle prima del big bang: una storia più
lunga del tempo
Piombino – 1 settembre 2002
"Due
cose riempiono l’animo mio di ammirazione e venerazione
sempre nuova e crescente: il cielo stellato sopra di me e la legge morale dentro
di me".
Immanuel Kant
Critica della ragion pratica - Laterza .
La filosofia è scritta in questo grandissimo libro
che continuamente
ci sta aperto innanzi a gli occhi (io dico l'universo),
ma non si può intendere se prima non s'impara a
intender
la lingua, e conoscer i caratteri, ne' quali è
scritto.
Egli è scritto in lingua matematica, e i caratteri
son triangoli,
cerchi, ed altre figure geometriche,
senza i quali mezi è impossibile a intenderne umanamente
parola;
senza questi è un aggirarsi vanamente per un oscuro
laberinto. ....."
Galileo Galilei
- Il saggiatore - 6
E' certo
grande impresa, sopra la numerosa moltitudine delle stelle fisse, che, grazie alle facoltà
naturali, fu possibile osservare fino ad oggi , aggiungere altre
innumerevoli stelle e portarle davanti agli occhi,
stelle prima d'ora mai viste e che superano, quanto
al numero, più di dieci volte le stelle già
viste.
Ed è uno spettacolo bellissimo offrirle alla
vista , osservare il corpo lunare,
distante da noi quasi sessanta semidiametri terrestri,
altrettanto vicino che se distasse per solo due di tali
dimensioni, ...
con la certezza derivante dai sensi si può capire
che la luna
possiede una superficie niente affatto liscia e uniforme,
ma costellata di asperità e diseguale e che ,
come la faccia della Terra stessa,
risulta piena ovunque di grandi prominenze, profonde
depressioni e anfratti....
Galileo Galilei
- Sidereus Nuncius - ristampa anastatica dall'originale
della seconda edizione del 1610, posseduto dalla Biblioteca Labronica
di Livorno - traduzione di Paolo Bussotti - editore Pacini di Pisa
"...Io
so di essere mortale, la creatura di un giorno... ma se
osservo le orbite circolari degli astri io non tocco più
la terra con i piedi,e sono vicino a Zeus e mi nutro a piacere con ambrosia, la bevanda degli
dei"
Tolomeo
citazione dal programma radiofonico
"Con parole mie" di e con Umberto Broccoli - 11 e 12 maggio 2002 - Peccioli
- Pisa
............................
Molti soli rotano negli spazi deserti: a tutto ciò
ch'è oscuro
essi parlano con la loro luce: con me tacciono.
Oh, questa è l'ostilità della luce contro
ciò che splende:
senza pietà essa segue il suo cammino.
Ingiusto verso ciò che splende nel profondo del
cuore,
freddo verso i soli - così ogni sole segue la sua
orbita.
Simili ad uragani percorrono i soli la loro orbita ch'è
la loro strada.
Seguono la loro volontà inesorabile che è
la loro freddezza....
Friedrich Nietsche
Cosi' parlò Zarathustra
- Mursia
"Fra
i molti e diversi studi delle lettere e delle arti, di
cui si nutrono le menti degli uomini,
stimo si debbano coltivare soprattutto, applicandovisi
con grande passione,
quelli che concernono le cose più belle e più
degne di essere conosciute.
E tali sono quelli che trattano delle divine rivoluzioni
del mondo e del corso delle stelle,
delle grandezze, delle distanze, del sorgere e del tramontare
e delle cause degli altri fenomeni celesti,
e che, alla fine, ne spiegano l'ordinamento.
E cosa mai c'è più bello del cielo, che
contiene sicuramente tutte le cose belle?
Lo dichiarano i nomi stessi di cielo e di mondo:
questo con l'appellativo di purezza e ornamento, quello,
di artistico cesello."
Copernico - 1473-1543 -
De revolutionibus orbium caelestium - proemio al libro
primo
Invece io
ti saluto, chiaro cielo,
Noi dimoriamo dentro questa roccia,
ma non siamo così irrispettosi con te,
come i superbi della terra.
-Salute a te, o cielo!
William Shakespeare Cimbelino - Rizzoli
Segnalata da Andrea D. G.
Il primo
giorno, tutti guardavamo i nostri PAESI,
il terzo e il quarto giorno, guardavamo i nostri CONTINENTI,
ma il quinto giorno, per noi c'era solo la TERRA.
Principe Sultano Bin Salmon Al -
Saud,
astronauta dell'Arabia Saudita
da Miliardi e Miliardi di Carl Sagan - Baldini & Castoldi
A una mente tranquilla l'Universo intero si arrende
Chanh Tzu
Segnalata da Francesca
Benedetti
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ASTROLETTERATURA
INVITIAMO
I VISITATORI A SEGNALARCI ALTRE OPERE LETTERARIE ISPIRATE ALL'ASTRONOMIA.
LE SEGNALAZIONI PIÙ INTERESSANTI SARANNO PUBBLICATE CON IL NOME
DEL MITTENTE AL QUALE ANDRANNO I RINGRAZIAMENTI DELLA REDAZIONE.
Segnalazioni
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