Roma, estate 1961. In un grande
condominio popolare romano alcuni personaggi vivono, nell'arco di
due giornate, un momento particolare della loro vita, un appuntamento
col destino che potrebbe cambiare il corso della loro esistenza.
Ciascun personaggio vive la propria avventura insieme agli altri,
senza accorgersene, nello spazio limitato del grande caseggiato.
Le diverse storie procedono ora parallele ora intersecate, senza mai
confondersi.
Vanno tutte insieme verso una contemporanea risoluzione che per alcuni
sarà una sconfitta, per altri una vittoria, e per altri non
porterà invece alcun cambiamento.
Scenario magico e sospeso di queste vicende è lo spettacolo
quasi sovrannaturale di un'eclissi totale di sole che, annunciata
da radio e telegiornali, arriverà al culmine delle due giornate
a interrompere per un momento le vite dei personaggi, il compimento
dei loro destini.
In quanto all'eclisse è un omaggio metaforico, un momento di
sospensione.
Nelle
scene finali, dopo che il gruppo di ragazzini, armati di vetri affumicati
per osservare l'eclissi totale di sole, si è disperso, rimane
solo il protagonista, che non si stanca di seguire, affascinato,
il fenomeno.
Una voce
fuori campo avverte lo spettatore che quel bambino sarebbe diventato
uno scienziato e che avrebbe assistito alla successiva eclisse totale
in Messico.
L'eclisse
totale in realtà si verificò il 15 febbraio del 1961,
e fu visibile in una larga zona dell'Italia settentrionale e centrale.
Nella fascia centrale l'oscuramento durò parecchi minuti
e chi la ricorda, racconta di aver visto parecchie stelle comparire
nella fase di totalità.
Nel
film le immagini dell'eclisse sono state ricostruite.
Paolo Volpini