CAVALLO ALATO
di Maria Giovanna Nitti di Casamassima
Sto lì a guardar una stella cadente.
Non faccio in tempo ad esprimere un desiderio,
che già passa un bizzarro cavallo bianco alato.
“Oh…bella fanciulla che assomigli a Venere
che fai ti incanti a guardar le stelle?
Salta sulla mia groppa
e ti farò sognare indimenticabili momenti”.
“No! …Ho paura, no, no!...”
“Dai vieni ti farò vedere le meraviglie del creato”.
Con un salto son già sulla sua groppa.
Mi aggrappo alla stupenda e lunga criniera
che svolazza nell’atmosfera
e incominciamo a volare, volare nel vasto universo.
“Guardo giù, c’è un grande abisso, si vede la bella
e sognante terra che gira, gira e mai si ferma”.
“Oh mio bel Pegaso, ho tanta paura, tremenda paura”.
“Non guardar giù perché lì fanno sempre guerre e non c’è più pace
ma guarda sempre in su, sarà meglio per te.
Vedrai l’emozione che ti aspetta, sarà tanto forte...
Fanciulla cara, vedi Orione da quante stelle e stelline è formata?”.
“Oh…com’è bella Orione!...Cavallino,
non puoi regalarmi una stella piccina piccina
così la porto giù con me per illuminare le menti
affinché non facciano guerre e vivano sempre in pace?
Il viaggio è stato stupendo, vedere Cassiopea vestita di giallo e arancio
come il tramonto, e le Pleadi, bianche colombe simbolo di pace...
L’emozione è stata bella nel cielo luccicante e pien di stelle.
Tacete o uomini, arrivo io con la mia scintillante stellina
che vi rischiarerà le menti
così in terra non ci sarà più odio
ma sempre serenità e pace”.
STELLE
di Rosella Mancuso - Bari
Stelle sparse nel cielo
vi guardo brillare
nella notte oscura,
voi siete la luce,
pupille aperte nel buio.
Per un attimo
vi vorrei nel palmo
della mia mano,
vorrei poter vedere
il vostro splendore
e vi chiedo,
luminose stelle,
frammenti di infinito,
esaudite i miei desideri:
sono piccoli, sono pochi,
vorrei soltanto avere un cuore grande
per potervi accogliere…il mondo.
Vorrei…
ancora non so cosa vorrei,
forse voi stelle lo sapete,
voi custodite i misteri
e i segreti più belli
dettati da tante persone
che non vogliono la luna,
ma il vostro splendore.
NOTTE di S.LORENZO
di Maria Brigida Pastore di Casamassima (BA)
che favola stupenda
incontrarsi fra le stelle
nella notte di S. Lorenzo!
Si rivivono ricordi,solo
quelli belli. . .
Si rincorrono chimere
germogliano speranze
vagheggiano veli bianchi
e odorosi fior d’arancio!
E. . un bel sogno rivivo
anch’io,così dolce,cosi antico:
tanto,tanto tempo fa
dalla spiga del mistero
scappò via un chicco d’oro!
Sulla scia luminosa
d’una splendida meteora
noi ancora siamo in onda. . .
Son più cari,son più amati
i desideri non passati
specie quelli che in attesa
“tra le stelle restano sospesi”.
CIELO MUTO
di Tinti Baldini di Grugliasco
In notte senza
stelle ridenti
le immagini
le disegni
e poi sali sul Carro
e cacci con Orione
percorri la Via Lattea
e poi cancelli
e le ridipingi
poi provi a contarle
nella mente
e t'accorgi che cerchi
qualcosa che qui
ancor non trovi.
ALLE STELLE
di Umberto Mascia - Casamassima (BA) Alle stelle
Piccole, lucenti, ardenti stelle
che molto a lungo in vero contemplai,
luce mi foste come tante facelle
per quel sentiero su cui m'inerpicai.
Quante volte cercai con le mie mani,
invano, al buio la Felicità,
con negli occhi la paura del domani
che senza di lei, per me, non ci sarà.
Come fuor dal suol natìo
l'emigrante si sente uno straniero,
così di questo mondo, senza l'Angiolo mio,
mi sento un eterno prigioniero.
Quanto lungo m’è il penar in questa vita
solitaria, che s'accompagna al mio muto martirio.
Oh! voi Altair, Mizar, Deneb, Sirio,
fredde compagne della mia ardua salita,
deh! indicatemi la strada di colei
che tanto amai nel vigor degli anni miei.
OLTRE OGNI MISTERO
di Pina Petracca - Surano (LE)
Hai guardato al cielo
sin dal primo albore,
sin dalla prima pietra
che sfregando in mano
diede luce al buio
ma non svelò l’arcano.
E guardi ancora al cielo
oltre ogni mistero,
vegli ancora l’Orsa,
fai un sorriso a Giove,
ammicchi poi a Saturno
finché immenso il Sole
non ti regala il giorno.
E oltre ogni mistero
dai voce a un madrigale
di musica e poesia
e a novembre volgi
il tuo sguardo errante
sulle attese Leonidi,
ma rapita da un sogno
ti tracolla una stella
su inappagati anèliti .
Poi vaghi ancora
etereo senza gravità
e brami in altri cieli
l’assioma prezioso
velato nei crateri.
E cercando più d’Ulisse
nell’ignoto
hai convertito
miti in telescopi,
grifoni alati in Shuttle e Voyager.
Hai messo a fuoco
virus e bacilli,
inceneriti e poi manipolati,
latenti a lungo,
killer redivivi ricombinati,
ricchi di vigore,
quando tu credevi
d’aver toccato il Sole.
E allora va pure
oltre ogni mistero
oltre la luce
della tua ragione,
ma non scordare
l’Icaro che è in te
se ad ogni audace
volo d’aquilone
ti sfugge il filo
e vola via lontano
e tu resti a terra
col buco nero e vuoto
che deluso stringi
nel pugno della mano.
INCHIOSTRO DI STELLE
di Emanuela Ponzi - Maglie (LE)
Di parole dipingo
L’emozione per ciò che
Fisso sopra i miei occhi,
Si lascia scrutare dietro setosi veli.
Alzo al cielo lo sguardo.
Nel mio profondo
Un urlo devastante nel suo silenzio
Diventa la voce di una meraviglia
Che non sa esprimersi.
Su un prato d’erba secca
Da buio e quiete accarezzata
Lontana da ogni umana traccia
Resto distesa e ciò che vedo
Assottiglia il mio respiro.
Una Via bianca
Di stelle scolpita in quel vuoto cosmico
Mi è davanti e mi lascia dispersa
In un vuoto interiore
Dove la mia natura si perde.
E mi emoziono pensando
Che la vita è forse solo tutta qui
Ma per noi scontata.
Sono un foglio bianco
Nelle mani dell’universo
Che disegna su di esso
La poesia d’esistere
Con inchiostro di stelle.