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Interpretazioni


LE NOTTI DI CONRAD
(da La linea d'ombra)

Sentii una leggera stretta al petto prima di far sapere la prima rotta del mio primo comando alla notte silenziosa, madida di rugiada e scintillante di stelle. C'era qualcosa di conclusivo in quell'atto che mi impegnava alla vigilanza incessante del mio compito solitario.
«Mantienila così», dissi finalmente. «La rotta è per sud».
«Sud, signore», fece eco l'uomo.
Mandai sottocoperta il secondo ufficiale e la sua guardia e restai io a vegliare, a percorrere il ponte nelle fresche, sonnolente ore che precedono l'alba.
Dei soffi leggeri venivano e andavano, e quand'erano abbastanza forti da svegliare l'acqua nera, il mormorio lungo i fianchi mi attraversava il cuore in un delicato crescendo di piacere, per poi svanire rapidamente. Ero amaramente stanco. Anche le stelle sembravano stanche nell'attesa dell'aurora, che finalmente venne, con un chiarore di madreperla allo zenit, come non avevo mai visto prima ai tropici, priva di splendore, quasi grigia, che stranamente ricordava più alte latitudini.

...............

La tenebra impenetrabile circondava la nave così da vicino che a stendere la mano fuori bordo pareva di poter toccare qualche sostanza non terrena. Si aveva un'impressione di terrore inconcepibile e di inesprimibile mistero. Le poche stelle sopra di noi gettavano una luce fioca solo sulla nave, senza alcun barbaglio sull'acqua, come un pozzo di luce a se stante che perforava un'atmosfera tramutata in fuliggine.
Era qualcosa che non avevo mai visto prima, e non c'era segno della direzione da cui sarebbe sopravvenuto un cambiamento quale che sia. Era l'accerchiamento di una minaccia che veniva da tutte le parti.

................

Sono molti giorni ormai che credo di non essere rimasto più di due ore sottocoperta. Rimango notte e giorno sul ponte, naturalmente, e le notti e i giorni si susseguono sopra di noi, se lunghi o brevi, chi lo sa? Si perde completamente il senso del tempo nella monotonia dell'attesa, della speranza e del desiderio, che è uno solo: portare la nave a sud! Portare la nave a sud! L'effetto è curiosamente meccanico: il sole sorge e tramonta, le notti scorrono sulle nostre teste come se qualcuno sotto l'orizzonte stesse girando una manovella.


Segnalazione di Roberto Sannevigo
Associazione Astronomica Euganea


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