Albert Einstein

"La Relatività Generale"

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La teoria della Relatività Generale, formalizzata nel 1916, estende il principio di relatività galileiana a tutti i sistemi di riferimento inerziali e non. Anche i sistemi di riferimento accelerati dunque hanno la stessa dignità di quelli inerziali, e sono caratterizzati dalle stesse leggi di natura.

Secondo Einstein, non v'è alcuna ragione convincente per ammettere che i sistemi di riferimento inerziali siano «privilegiati» rispetto a tutti gli altri sistemi di riferimento che si possono concepire. Anzi, tutti i sistemi di riferimento hanno la stessa «dignità»: in fin dei conti, ciò che accade in un sistema di riferimento inerziale (in cui non agiscono forze gravitazionali) avviene, in modo indistinguibile, in un sistema di riferimento che è in caduta libera all'interno di un campo gravitazionale. Allo stesso modo, ciò che accade in un sistema di riferimento inerziale in presenza della gravità è identico a ciò che avviene in un sistema di riferimento accelerato.
Ugo Amaldi, Fisica: idee ed esperimenti



La teoria della Relatività Generale si fonda sul concetto di base che la massa curvi la geometria dello spazio-tempo. Dunque l'interazione gravitazionale viene spiegata in termini geometrici. La massa deforma le caratteristiche geometriche dello spazio-tempo e i corpi che si trovano nelle vicinanze della perturbazione generata subiranno degli effetti gravitativi. Seguiranno cioè delle traiettorie cruvi-linee, le geodetiche dello spazio-tempo, che costituiscono traiettorie spazio-temporali minime, così come lo sono segmenti rettilinei per la geometria piana. I corpi dunque seguiranno traiettorie dello spazio-tempo, senza essere soggetti ad una forza a distanza, e saranno caratterizzati tutti dalle medesime leggi della fisica.

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Francesco Mecocci
alias NurAbSal

Anno scolastico 2003-2004
Classe V D
Liceo Scientifico Giuseppe Peano Monterotondo

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