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Tuttoscieze La STAMPA 19 febbraio 2004 |
ASTRONOMIA E ASTROLOGIA
Meridiana
provocatoria con 13 segni zodiacali
di Luigi
Prestinenza
PASSATI
5 GIORNI NELLO SCORPIONE, IL SOLE RIMANE PER ALTRI 19 NELLA COSTELLAZIONE
DEL SERPENTARIO UN DATO DI FATTO REGISTRATO NEL BELL’OROLOGIO SOLARE
DI CERAMICA INSTALLATO NELLA SCUOLA MEDIA DI GRAMMICHELE, IN SICILIA,
IN BASE AL REALE PERCORSO DELL’ECLITTICA
Ha riscosso consensi la dura reazione che l’Unione Astrofili Italiani
ha opposto alla dilagante diffusione dell’astrologia in tv e nei
giornali: e andrebbero messe nel mazzo anche altre credenze irrazionali,
alimentate oggi soprattutto dalla televisione, in cerca di più
alti indici di ascolto. Un costume che ridonda a vantaggio della
schiera crescente dei maghi e dei ciarlatani, favoriti più
che mai nell’impatto con il pubblico da un supporto così
massiccio e insidioso come quello dato dal più potente mezzo
di comunicazione di massa. Ma fermiamoci per adesso a chi vuole
leggere nelle stelle arcani destini umani, anche qui sfruttando
la diffusa credulità di una parte del pubblico. Inutile,
ma resta ugualmente significativo, che «Scienza e Paranormale»,
la pubblicazione del Cicap in perpetuo conflitto con i banditori
dell’irrazionale, pubblichi ad ogni fine d’anno i pronostici rilasciati
365 giorni prima, nessuno dei quali realizzatosi, anzi talvolta
in clamorosa controtendenza con ciò che si è effettivamente
verificato.
Qui, evitando contestazioni di principio, d’altronde facilissime,
vorremmo invece segnalare una contestazione spicciola, ma proprio
per questo più divertente. Quella che si ricava dal bell’orologio
solare installato qualche mese fa alla media «Galilei»
di Grammichele (Catania) per opera dei fratelli Franco e Ignazio
Grosso che vi insegnano, cultori appassionati di astronomia e bravi
ceramisti.
Nella realizzazione i Grosso si sono giovati del sostegno entusiastico
dei loro allievi e dei consigli del geometra Trobia, distinto gnomonista.
L’orologio solare della «Galilei», in cui uno stilo
a vela segna le ore gettando l’ombra del sole su un quadrante che
reca incise le ore nonché la retta equinoziale e le due «coniche»
del solstizio estivo
e di quello invernale, reca attorno al quadrante marmoreo tredici
segni zodiacali e non i dodici tradizionali, partendo dalla constatazione
che la traiettoria celeste del Sole e dei pianeti, l’eclittica,
che ne fissa il cammino fra le stelle, attraversa in realtà
tredici costellazioni e non le dodici messe a partito dagli oroscopi.
Questo fatto, fra parentesi, è l’ennesimo colpo alle previsioni
astrologiche basate sui «segni», che non ne tengono
alcun conto. In effetti, come si può constatare su qualsiasi
planisfero celeste, sole e pianeti dopo aver attraversato in cinque
giorni una piccola «fetta» dello Scorpione che si protende
verso l’eclittica, solcano per altri 19 giorni la limitrofa costellazione
di Ofiuco, o Serpentario, che nelle figurazioni mitologiche trapiantate
in cielo ricorda Esculapio, dio e protettore della medicina, raffigurato
mentre regge un serpente. Appunto ad Esculapio si ispira il simbolo
attribuito alla tredicesima costellazione zodiacale, così
legittimamente ricordata.
Un orologio analogo, con 13 petali e 13 simboli, si può ammirare
nel giardino dei due insegnanti.