5. Einstein - La teoria della relatività generale
Albert Einstein (1879-1955), fisico tedesco, sviluppò, nei primi anni del XX secolo, la teoria della relatività speciale e, successivamente, la teoria della relatività generale. Nel 1905, Einstein pubblicò tre importanti articoli scientifici: uno sulla teoria della relatività speciale, uno sull'effetto fotoelettrico, per il quale sarà insignito più tardi del Premio Nobel nel 1922, e uno sul moto browniano delle particelle. L'importanza della teoria della relatività speciale non fu apprezzata fino a quando la stessa teoria venne spiegata nel quadro più generale della geometria dello spaziotempo quadridimensionale grazie a Hermann Minkowski nel 1908. Nel 1913, Einstein si era trasferito a Berlino dove completò la teoria della relatività generale. La conferma delle predizioni della sua teoria del mondo fisico a opera delle osservazioni di Sir Arthur Eddington, in occasione dell'eclissi solare del 1919, gli diede fama mondiale. Attualmente, la descrizione dell'Universo, almeno su scale macroscopiche, si basa sostanzialmente sulla teoria della relatività generale. Verso la metà degli anni Venti, Einstein tentò di unificare la teoria della relatività generale con la teoria quantistica, che descrive il mondo delle particelle elementari, senza però avere successo.



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